Registrazione del comodato: la scadenza è a gennaio

La legge di stabilità 2016 ha introdotto il dimezzamento della base imponibile dell'Imu per le case concesse in comodato d'uso ai figli. I proprietari che possiedono i requisiti per ottenere la riduzione dovranno necessariamente registrare i contratti entro il 20 gennaio.


L'obbligo deriva dall'incrocio di due norme.

Da una parte la norma che prevede che la riduzione sia concessa ai contratti registrati all'Agenzia delle Entrate, e le regole dell'imposta di registro, che impongono la registrazione entro 20 giorni dalla data dell'atto.


In cosa consiste il comodato d'uso.
La norma della nuova finanziaria prevede la riduzione del 50% della base imponibile alle "unità immobiliari" non di lusso concesse in comodato a parenti che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato, il proprietario possieda un solo immobile in Italia o un altro adibito ad abitazione principale e risieda anagraficamente e dimori abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato.


Comodato, i dubbi.
I dubbi per chi voglia richiedere la riduzione, nascono intorno al concetto di "altro immobile", il cui possesso comporta l'esclusione dal beneficio. Ai fini dell'Imu per immobile si intendono i fabbricati, i terreni agricoli e le aree fabbricabili. Un'interpretazione letterale della normativa comporterebbe allora un'esclusione dal beneficio nei casi in cui il comodante possieda un negozio, un ufficio, un'area fabbricabile, un terreno agricolo.


Ma non solo. Facendo rientrare nella definizione di immobili anche le pertinenze, non ci sarebbero sconti anche nel caso in cui il proprietario sia possessore, oltre che della casa data in comodato, anche di un'abitazione con due garage, di cui il secondo potrebbe essere considerato proprio come "altro immobile". 


In casi estremi si potrebbe essere esclusi dalla riduzione anche nel caso di aver ereditato una porzione, anche minima, di terreno agricolo.
Un altro problema riguarda anche la possibilità di cumulare la riduzione del 50% per i fabbricati storici dati in comodato. Un caso analogo a quello degli immobili storici inagibili.


Fonte articolo: Idealista.it



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