Studenti e affitti: dove si paga di più

 


Posti letto leggermente più cari (+4%) rispetto al 2014 per gli studenti universitari, che quest’anno spenderanno una media di 243 euro al mese, con punte medie di 311 euro per le stanze singole, più costose del 25% e del 27% rispetto alle doppie (233 euro) e alle triple (226 euro).


A dirlo è una ricerca di Solo Affitti che ha incoronato Milano la città con i posti letto più cari d’Italia (397 euro al mese). 

 

 

Secondo la ricerca condotta nelle principali città universitarie, gli studenti sono disposti a sostenere questi maggiori costi pur di avere un appartamento arredato con mobili moderni. A questa richiesta, indicata come prioritaria nel 41% dei casi, si associa anche la preferenza per la stanza singola (37%).


Un requisito essenziale, indicato da quasi tutti gli studenti, è la vicinanza della casa ai mezzi pubblici (78%) o alla facoltà (67%) mentre non è un fattore importante che nell’appartamento vivano persone tutte dello stesso sesso: solo uno studente su cinque (19%) ha fatto questa richiesta.


Le città universitarie più care.
Milano è la città con i posti letto più cari d’Italia (397 euro al mese). Gli studenti degli atenei meneghini pagano tra i 400 euro e i 500 euro per una stanza singola e tra i 300 e i 400 euro per un poso letto in camera doppia. Più convenienti gli affitti per gli studenti universitari nella Capitale, con una media di 338 euro al mese e i prezzi delle stanze singole che variano dai 350 a 400 euro e quelli delle doppie da 225 a 300 euro. Il costo dei posti letto è più alto della media nazionale a Venezia (300 euro al mese), Firenze (283 euro), Napoli (275 euro) e Bologna (260 euro), mentre a Siena e Trento si pagano 7 euro in più della media.


E le più economiche.
Palermo è la città universitaria meno cara d’Italia (143 euro al mese a posto letto). Nel capoluogo siciliano il costo di una stanza singola si aggira attorno ai 200 euro mensili, mentre non supera i 150 euro l’esborso per una doppia. Prezzi competitivi sono stati rilevati anche in città del Centro-Nord come Genova (175 euro), Torino (176 euro) e Perugia (178 euro), mentre al Sud i prezzi sono più alti a Catanzaro (200 euro mensili), Bari (215 euro) e Pescara (230 euro).


Tipologia contrattuale più diffusa.
Nelle locazioni per studenti, è il contratto per studenti fuori sede a canone concordato (60%) il più diffuso, che grazie agli accordi territoriali tra le associazioni di inquilini e proprietari prevede canoni calmierati rispetto alle medie di mercato a favore dei locatari e vantaggi fiscali per i padroni di casa (per esempio l’aliquota della cedolare secca ridotta al 10%, contro il 21% previsto negli altri casi).


Questa tipologia di contratto è la più diffusa a Trieste (100%), Pescara (100%) e Genova (99%), così come sopra la media sono Firenze (80%), Roma (79%), Torino (76%) e Bologna (72%). Più bassa la diffusione del canone concordato a Bari (40%), Perugia (35%) e Palermo (10%), probabilmente perché gli accordi territoriali sono datati e i “canoni calmierati” troppo lontani dai prezzi di mercato.


Quasi nullo l’impiego del canone concordato a Milano e Napoli, anche perché in queste città gli accordi sono stati aggiornati, dopo quindici anni, soltanto lo scorso mese di luglio. Il contratto transitorio è applicato in un caso su cinque (21%), mentre in un caso su 10 si applica la formula tradizionale del “4+4”. Seppur residuale (9%) esiste anche la possibilità di utilizzare il contratto a posto letto, un contratto completamente libero che può essere stipulato per una porzione dell’immobile in cui il proprietario abita direttamente.


Fonte articolo: http://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2015/10/06/117858-vita-da-studenti-le-citta-dove-affittare-un-posto-letto-costa-caro-e-quelle-piu



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