Quanto risparmieremmo se la Tasi venisse abolita?

L’annunciato taglio delle tasse sull’abitazione principale potrebbe far risparmiare in media 204 euro all’anno. È questo, a conti fatti, l’impatto che la misura annunciata dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, potrebbe avere su ognuno dei circa 19 milioni di proprietari di prime case. 
Quello che il pacchetto taglia-tasse conterrà non è ancora chiaro: di sicuro c’è solo l’abolizione della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili la cui aliquota è stabilita dai singoli Comuni. Comuni che, quindi, potrebbero perdere una nuova entrata, dopo aver già dovuto rinunciare all’Imu sulla prima casa.
Il condizionale è d’obbligo perché in realtà il Governo dovrà garantire una compensazione a beneficio dei Comuni, sui quali non dovrebbe quindi pesare il taglio della Tasi. Da un lato, quindi, i Comuni potrebbero ottenere una compensazione per il gettito Tasi perso; dall’altro le famiglie potrebbero avere un consistente risparmio in termini di minori tasse.

Facendo qualche esempio, a Milano una famiglia composta da due adulti e un figlio di 10 anni, con reddito di 35mila euro, un Isee (indicatore della situazione economica equivalente) di 28mila euro e una prima casa la cui rendita è pari a quella media del Comune, risparmierà all’anno 308 euro.
Il vantaggio maggiore lo avranno gli abitanti di Bari, che - secondo i parametri sopra descritti - non pagherebbero i 440 euro di Tasi sborsati nel 2014. Anche a Roma i conti delle famiglie troverebbero giovamento: la Tasi nella Capitale vale 411 euro. 


L’impatto nelle città in cui la tassa sui servizi indivisibili era più bassa sarà - ovviamente - minore: a Potenza, per esempio, la famiglia-tipo presa in esame ha pagato nel 2014 solo 15 euro di Tasi, e quindi tale sarebbe il suo risparmio se davvero dovesse andare in porto la «rivoluzione copernicana» annunciata da Renzi. Attenzione, però: il risultato finale dipende dalle modalità con cui sarà effettuata l’abolizione, e soprattutto se questa sarà totale. All’indomani dell’annuncio di Renzi, infatti, sono cominciate a circolare ipotesi di un intervento più parziale, per escludere dall’area no-tax le case di alto valore anche se non considerate «di lusso» dal Catasto: fra le ipotesi ci potrebbe essere un intervento selettivo sulle abitazioni di categoria A/2, oppure l’introduzione di una maxi-detrazione in grado di cancellare il pagamento per molti ma non per tutti. La macchina, comunque, è appena partita, e solo in autunno produrrà proposte più “fondate”.


La rivoluzione fiscale in programma, in verità, non riguarda solo la casa: nel triennio 2016-2018 il presidente del Consiglio vuole anche abolire l’Imu agricola e la tassa sui macchinari fissi delle imprese (i cosiddetti «imbullonati»). 
Non è previsto alcun taglio, invece per la Tari, il tributo sui rifiuti che dal 2014 ha sostituito la Tares: lo scorso anno la Tari è costata in media 290 euro a ogni famiglia italiana. A spendere di più per i rifiuti sono stati i cittadini dei Comuni della Campania, che piazza ben tre capoluogi di provincia nella top ten dei Comuni con la Tari più alta: a Salerno una famiglia-tipo composta da tre persone, con un reddito lordo complessivo di 44.200 euro e una casa di proprietà di 100 metri quadri ha sborsato 473; a Napoli la stessa famiglia-tipo ha pagato 463 euro e a Benevento ne ha pagati 409. Il record, però, spetta a Cagliari dove la tassa sui rifiuti costa alla famiglia-tipo 533 euro. Tra i Comuni meno cari, invece ci sono Cremona (137 euro), Isernia (152 euro) e Udine (161 euro). 


L’abolizione della Tasi vale in totale 3,4 miliardi. Il precedente taglio delle imposte sull’abitazione principale - l’Imu - era valso 3,9 miliardi. E a proposito di Imu, proprio ieri il Comune di Torino ha approvato la delibera con cui si è stabilito di lasciare invariata l’aliquota dell’imposta municipale unica per il 2015. L’aliquota massima, pari al 10,60 per mille, viene adottata come regime ordinario dell’imposta e sarà applicata alle unità abitative non adibite ad abitazione principale. 


Fonte articolo: ilsole24ore, quotidiano web



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