La proposta "shock" per la ripresa del residenziale

 

Secondo l'Ance (Associazione nazionale costruttori) ci sono tutte le condizioni per agganciare una solida e duratura ripresa delle compravendite di case, dopo il dimezzamento degli scambi tra il 2006 e il 2013: tassi di interesse al minimo storico (2,86%), compravendite in lieve ripresa già nel 2014 (+3,6%), ripresa confermata anche nel primo trimestre 2015 (+0,8% tendenziale) al netto dell'"effetto fiscale" di inizio 2014 (abbassamento delle imposte di registro per le case usate), ripresa anche nei nuovi mutui erogati dalle banche (+13,4% dopo il crollo a un terzo del valore ante-crisi), propensione all'acquisto di singoli e famiglie più che raddoppiata, la domanda di mutui cresciuta del 72%.

Ma la ripartenza degli scambi immobiliari - che secondo i costruttori potrebbe essere una delle spinte per la ripresa economica, come in altri paesi europei - per ora non è ancora "vera", per renderla solida e consistente bisogna abbassare le tasse sulla casa, cresciute del 27% dal 2011 al 2014 e in particolare del 144% nella tassa sul possesso (Imu, Tasi, ecc..).


L'Ance propone allora un pacchetto "shock" (così è stato definito) di sconti fiscali per rilanciare l'immobiliare e l'edilizia residenziale: 
1) parziale detassazione – fino al 2018 - degli acquisti di abitazioni nuove in classe energetica A e B (riduzione dal 4 al 2% dell'Iva, esenzione triennale da Imu, Tasi o futura Local Tax;
2) incentivi che favoriscano la permuta tra abitazioni usate e quelle nuove ad alta prestazione energetica (per favorire gli scambi e anche la riqualificazione dei vecchi immobili da parte dei costruttori che acquistano;
3) stabilizzazione all'attuale livello massimo (invece della scadenza al 31/12/2015) delle detrazioni fiscali al recupero (50%) e alla riqualificazione energetica degli edifici (65%);
4) stabilizzazione per almeno tre anni, senza modifiche, della Local Tax che dovrebbe debuttare dal 2016 al posto di Imu e Tasi, esentando l'invenduto delle imprese edili.


"Anche nei più giovani – sostiene il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti – è tornata la voglia di casa, lo dicono i dati sulla propensione all'acquisto. E ci sono sul mercato fattori incredibilmente positivi: tassi di interesse ai minimi, mutui tornati da parte delle banche, propensione all'acquisto più che raddoppiata. Ma c'è ancora incertezza sulla ripresa e una tassazione che spaventa. Per questo proponiamo al governo misure di incentivo da mettere in campo subito. Le stesse che hanno da tempo messo in campo Francia, Regno Unito, Spagna".


Fonte articolo: http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com//art/real-estate/2015-06-09/ance-ripresa-lenta-residenziale-130728.php?uuid=AbqVEdDM



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