Cosa comporta la mancata Riforma del Catasto?

Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, definisce senza mezzi termini la mancata Riforma del Catasto "un'occasione persa. Si tratta di un'operazione importante, non è detto sia accantonata. Abbiamo lavorato e il lavoro non è perduto, perché c'è stato un riallineamento delle banche dati".


Di certo c'è stato un rallentamento nonostante le pressioni arrivate da Bruxelles e così la Riforma del Catasto, inserita nella legge delega di riforma fiscale, è stata rimandanta a data da destinarsi. "Abbiamo fatto due anni di lavori preparatori che comunque saranno utili - ha sottolineato Orlandi - perché ci hanno permesso la bonifica e il riallineamento di tutti i dati. Noi eravamo pronti, avevamo presentato dei progetti. Avevamo preparato tutti gli elementi perché il legislatore potesse prendere le sue decisioni" ha aggiunto "ma per il momento c'è stato questo accantonamento, la delega è scaduta e non sappiamo se il Parlamento o il governo presenteranno una iniziativa legislativa che ne permetta la ripresa". 

 

L'attività di controllo sui fabbricati sconosciuti al Catasto ha fatto emergere, su più di 2,2 milioni di particelle del Catasto Terreni, oltre 1,2 milioni di unità immobiliari urbane non censite nella base-dati catastale. Di queste unità immobiliari, alla data del 30 novembre 2012, quasi 769mila hanno trovato una rendita catastale definitiva, mentre è stata attribuita una rendita presunta a circa 492mila fabbricati.
“L’Agenzia, per riattivare il processo di identificazione e regolarizzazione dei fabbricati non dichiarati al Catasto, ha previsto un nuovo ciclo di indagini periodiche sull’intero territorio nazionale, da sviluppare a partire dal prossimo triennio”, ha spiegato Orlandi.


Cosa dice l'Ass dei Geometri Fiscalisti sulla mancata Riforma.
Nel giugno scorso il Presidente dell’Associazione dei Geometri Fiscalisti, Mirco Mion, aveva stigmatizzato la sospensione della riforma del catasto – decisa dal Governo in vista dell'intervento organico di revisione della tassazione immobiliare – come “una sconfitta ai danni dei cittadini appartenenti a fasce medio-basse, ovvero dei possessori di immobili di basso valore con rendite alte rispetto a possessori di immobili di pregio con rendite molto basse”. Infatti la Riforma del Catasto “ha l'obiettivo di rendere più equa la tassazione immobiliare, facendo pagare quanto dovuto a coloro che possiedono immobili di pregio, ponendo rimedio a una situazione di privilegio e disuguaglianza che non è più accettabile”, aveva sottolineato il presidente di Agefis. 


Cosa dice l'ANCE sulla mancata Riforma.
L’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili entra a gamba tesa sulla discussione che va avanti ormai da anni circa la revisione dei valori catastali italiani. Secondo l’Ance una revisione che si traduca in una rivalutazione verso l’alto delle rendite si tradurrebbe in un vero e proprio sfacelo per il mercato. Aumentare i valori catastali in modo incontrollato, sostiene l’associazione, non potrebbe che equivalere ad un altrettanto incontrollato aumento della pressione fiscale e tutto ciò avrebbe degli effetti devastanti.


È assolutamente indispensabile che venga applicato il principio dell’invarianza di gettito
o il mercato immobiliare sprofonderebbe nuovamente nella crisi da cui, faticosamente, sta provando a rialzarsi dopo anni che verranno a lungo ricordati come i più difficili mai vissuti in epoche recenti. Per fate questo si dovrà necessariamente procedere ad un abbassamento delle aliquote di imposta che dovranno essere allineate ai reali valori di mercato degli immobili.
La tassazione sul possesso degli immobili è passata dai 9,8 miliardi di euro del 2011, quando era in vigore l'Ici, ai 23,9 miliardi della combinazione Imu-Tasi del 2014, "determinando un incremento della pressione fiscale sul possesso del 143,5% in soli tre anni".


"È un incremento pazzesco",
ha sottolineato il vicepresidente dell'associazione dei costruttori edili, Giuliano Campana, nel corso di un'audizione ieri presso la Commissione Finanze della alla Camera. La raccomandazione dell'Europa ad abbassare il costo del lavoro spostandolo sull'imposizione immobiliare, "evidentemente non è rivolta all'Italia, visto che oggi siamo al terzo posto in Europa per imposizione sulla proprietà immobiliare dopo Francia e Gran Bretagna. Con la differenza che in Francia e Inghilterra i proprietari di abitazioni sono molto inferiori al tasso di proprietari di case dell'80% che c'è in Italia. Quindi possiamo anche dire che abbiamo una medaglia d'oro su questo". 


Quanto alle misure per incentivare il mercato, i costruttori dell'Ance propongono di orientare gli incentivi verso l'acquisto di abitazioni ad alte prestazioni energetiche. "Proponiamo uno sgravio del 50% dell'Iva sull'acquisto di case in classe A e B, per tre anni, con la possibilità di recuperarlo nel corso di cinque anni - ha detto Campana - cui aggiungere l'esenzione triennale di Imu e Tasi".
L'altra proposta è quella di una vera e propria rottamazione. "Chiediamo di poter prendere in carico le vecchie case di chi acquista una nuova casa ad alta efficienza energetica. - spiega Campana - Sulla vecchia abitazione chiediamo di pagare una tassa di registro fissa. Noi ci impegniamo a riqualificarla rendendola più efficiente. Questo sistema porterebbe uno stimolo al mercato ma anche un miglioramento della qualità edilizia". 


Fonti articolo: LaRepubblica http://www.repubblica.it/economia/2015/10/07/news/orlandi_catasto_voluntary-124525343/

Casa&Clima http://www.casaeclima.com/ar_24451__riforma-catasto-slittata-orlandi-agenzia-entrate-banche-dati-riallineate.html

Edilizia&Territorio http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/casa-fisco-immobiliare/2015-10-07/tasse-casa-incremento-pazzesco-143percento-tre-anni-italia-terzo-posto-europa-152503.php?uuid=ACimyjBB&refresh_ce=1

Immobiliare.it http://news.immobiliare.it/ance-un-disastro-aumentare-i-valori-catastali-24276

La proposta "shock" per la ripresa del residenziale

 

Secondo l'Ance (Associazione nazionale costruttori) ci sono tutte le condizioni per agganciare una solida e duratura ripresa delle compravendite di case, dopo il dimezzamento degli scambi tra il 2006 e il 2013: tassi di interesse al minimo storico (2,86%), compravendite in lieve ripresa già nel 2014 (+3,6%), ripresa confermata anche nel primo trimestre 2015 (+0,8% tendenziale) al netto dell'"effetto fiscale" di inizio 2014 (abbassamento delle imposte di registro per le case usate), ripresa anche nei nuovi mutui erogati dalle banche (+13,4% dopo il crollo a un terzo del valore ante-crisi), propensione all'acquisto di singoli e famiglie più che raddoppiata, la domanda di mutui cresciuta del 72%.

Ma la ripartenza degli scambi immobiliari - che secondo i costruttori potrebbe essere una delle spinte per la ripresa economica, come in altri paesi europei - per ora non è ancora "vera", per renderla solida e consistente bisogna abbassare le tasse sulla casa, cresciute del 27% dal 2011 al 2014 e in particolare del 144% nella tassa sul possesso (Imu, Tasi, ecc..).


L'Ance propone allora un pacchetto "shock" (così è stato definito) di sconti fiscali per rilanciare l'immobiliare e l'edilizia residenziale: 
1) parziale detassazione – fino al 2018 - degli acquisti di abitazioni nuove in classe energetica A e B (riduzione dal 4 al 2% dell'Iva, esenzione triennale da Imu, Tasi o futura Local Tax;
2) incentivi che favoriscano la permuta tra abitazioni usate e quelle nuove ad alta prestazione energetica (per favorire gli scambi e anche la riqualificazione dei vecchi immobili da parte dei costruttori che acquistano;
3) stabilizzazione all'attuale livello massimo (invece della scadenza al 31/12/2015) delle detrazioni fiscali al recupero (50%) e alla riqualificazione energetica degli edifici (65%);
4) stabilizzazione per almeno tre anni, senza modifiche, della Local Tax che dovrebbe debuttare dal 2016 al posto di Imu e Tasi, esentando l'invenduto delle imprese edili.


"Anche nei più giovani – sostiene il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti – è tornata la voglia di casa, lo dicono i dati sulla propensione all'acquisto. E ci sono sul mercato fattori incredibilmente positivi: tassi di interesse ai minimi, mutui tornati da parte delle banche, propensione all'acquisto più che raddoppiata. Ma c'è ancora incertezza sulla ripresa e una tassazione che spaventa. Per questo proponiamo al governo misure di incentivo da mettere in campo subito. Le stesse che hanno da tempo messo in campo Francia, Regno Unito, Spagna".


Fonte articolo: http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com//art/real-estate/2015-06-09/ance-ripresa-lenta-residenziale-130728.php?uuid=AbqVEdDM

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