Previsioni di crescita per tutto il real estate italiano

Il colore dominante nei prossimi mesi per il real estate nostrano sarà il grigio chiaro. Il rapporto 2015 di Scenari Immobiliari afferma che dopo un accenno di ripartenza lo scorso anno (+1,8%), ci sono le fondate premesse per un ulteriore miglioramento sia per l’abitativo sia per il non residenziale. Il giro d’affari complessivo del real estate italiano è previsto in crescita del 3,7% quest’anno, per arrivare a 112 miliardi. Altro aumento, del 7%, nel 2016, quando il mercato, con 120 miliardi, sarà comunque sotto ancora rispetto al 2010; bene quindi, ma il boom è destinato a rimanere un ricordo.

 

Per quanto riguarda la casa, il 2014 si è chiuso con un fatturato di 81 miliardi di euro, con un aumento dell’1,2% su base annua; la lieve discesa dei prezzi, attorno al 2%, è stata infatti compensata da un aumento delle transazioni di pari entità e riguardante acquisti di maggior valore unitario. Con la crisi i valori hanno comunque lasciato sul campo nei capoluoghi tra il 15% nelle zone centrali e il 27% delle periferie. Per il 2015 sono previste 450mila compravendite, destinate a salire a mezzo milione l’anno prossimo. Il fatturato è stimato in crescita a 84 miliardi quest’anno per balzare a 91, anche grazie alla moderata ripartenza dei prezzi, nel 2016.

Uffici, crisi alle spalle. Per quanto riguarda il non residenziale, la buona notizia, soprattutto per i fondi immobiliari che in Italia hanno un portafoglio molto sbilanciato sugli uffici, è che per il mercato del terziario la fase peggiore è alle spalle. Rimane alto lo sfitto, a Milano più che a Roma, ma nei business district la situazione è in miglioramento. Le previsioni per il comparto sono di un giro d’affari di 6,2 miliardi di euro, con un incremento del 3,3% rispetto allo scorso anno; un ulteriore aumento del 4,8% dovrebbe portare nel 2016 il fatturato complessivo a 6,5 miliardi.

Scenari immobiliari concorda con l’analisi di altri osservatori, già riportate daCorriere Economia, secondo le quali le migliori perfomance nel 2014 sono state registrate dal commerciale. Il mercato dei negozi nelle strade ad alto afflusso di pubblico e degli shopping center ha ripreso quota presso gli investitori istituzionali non solo perché i rendimenti offerti sono elevati (uno-due punti più degli uffici) ma anche perché la crisi ha dimostrato che i retailer di richiamo della moda (gli inquilini ideali per le proprietà) non corrono rischi quando cadono i consumi: negli ultimi anni nonostante la recessione in Italia i bilanci delle insegne più trendy sono sempre saliti. Il giro d’affari immobiliare del comparto nel 2014 ha registrato un incremento del 10,4 per cento, sfiorando gli otto miliardi. Le previsioni sono di una crescita quest’anno e il prossimo al medesimo ritmo.

Più logistica. Per quanto riguarda la logistica, Scenari computa il giro d’affari 2014 in poco meno di 4 miliardi, con prospettive di incremento limitato nel biennio. I rendimenti sono ottimi (fino al dieci per cento) ma è in corso un processo di accorpamento dei magazzini più piccoli in strutture più grandi, con il rischio che sul mercato vengano immessi immobili usati di scarso interesse per gli utilizzatori.

Infine, per l’alberghiero il rapporto vede ottime prospettive: il settore ha tenuto bene negli anni della crisi e per i prossimi mesi può contare su un’accoppiata eccezionale: Expo e Giubileo. Se il sistema turistico riuscirà a «fidelizzare» almeno una parte dei milioni di turisti in arrivo per i due eventi non ci guadagneranno solo i proprietari degli hotel e i gestori delle strutture, ma tutto il sistema Paese.

Fonte articolo: http://www.corriere.it/economia/confronta_e_risparmia/mutui/15_aprile_03/mercato-cinquanta-sfumature-ripresa-e1ab629e-d7a4-11e4-82ff-02a5d56630ca.shtml

 



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