Giancarlo Quassia

Spese: gli Italiani investono sulla casa

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Casa dolce casa, per gli italiani non è solamente un popolare modo di dire ma una vera e propria filosofia di vita. Secondo l’elaborazione dei dati Istat resi noti solamente qualche giorno fa dall’Adnkronos, la casa rimane una delle principali voci di spesa dei nostri connazionali che non rinunciano a curare ogni singolo aspetto sul piano domestico.

Che si tratti di ristrutturazione di immobili o progetti collegati al rinnovamento del look della propria abitazione, grazie anche ai numerosi consigli di arredo degli esperti, il budget che le famiglie del nostro paese scelgono di destinare a questi scopi sta registrando una progressiva crescita.

Momento d’oro per la casa

Numeri alla mano dunque: se, come evidenzia l’Istituto di statistica e riportato anche da un articolo de La Repubblica qualche settimana fa, nel corso degli ultimi anni la spesa che gli italiani dedicavano a scarpe e vestiti, o più in generale all’abbigliamento, si è sensibilmente contratta (-24,8%) in favore delle iniziative relative alla casa che, di contro, hanno evidenziato incrementi invidiabili (+19,3%).

Si tratta di dati importanti, che testimoniano un vero e proprio cambio di rotta sul fronte degli interessi delle famiglie; questi trend sono stati infatti messi in luce confrontando la lista degli acquisti di dieci anni fa con quella odierna, con un saldo disponibile in linea di massima sempre uguale.

Una dinamica positiva, quella della casa, che non sembra accennare alcuna battuta d’arresto: analizzando anche i dati di altri specifici Osservatori di settore, come ad esempio quello di Findomestic, le intenzioni di spesa per la propria abitazione continueranno nei prossimi mesi a polarizzare un buon numero di risorse.

Fonte: Immobiliare.it https://www.immobiliare.it/news/spese-gli-italiani-investono-sulla-casa-34825/

 

Fondo garanzia prima casa, dove trovare l'elenco delle banche aderenti

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Chi è interessato ad accedere al Fondo di garanzia per i mutui per la prima casa e non sa a quale istituto di credito rivolgersi non deve far altro che controllare l’elenco delle banche aderenti. Trovarlo è semplice, basta consultare il sito di Consap.

L’elenco è in continuo aggiornamento e permette di individuare le banche aderenti in grado di venire incontro al richiedente. Una volta individuato l’istituto di credito aderente all’iniziativa occorre presentare la domanda di accesso al Fondo, utilizzando l’apposita modulistica.

Il Fondo di garanzia per i mutui per la prima casa è stato istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze con la legge di Stabilità 2014. Si tratta di uno strumento volto a favorire l’accesso al credito da parte delle famiglie per l’acquisto e l’efficientamento energetico della casa di abitazione.

Si ricorda che il richiedente, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non deve essere proprietario di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquistati per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.

L’immobile ad uso abitativo deve essere sito nel territorio nazionale inoltre, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei Lavori pubblici in data 2 agosto 1969, n. 1072.

Il mutuo ipotecario deve essere di importo non superiore a 250.000 euro, concesso dalla banca o intermediario finanziario che ha aderito all’iniziativa in base al Protocollo di intesa sottoscritto l’8 ottobre 2014 tra Ministero dell’Economia e delle Finanze e Abi.

E’ previsto un tasso calmierato del finanziamento (tasso effettivo globale - TEG non superiore al tasso effettivo globale medio - TEGM (pubblicato trimestralmente sul sito del MEF per le seguenti categorie:

  • giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni);
  • nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
  • giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico;
  • conduttori di alloggi di proprietà degli IACP, comunque denominati.

Fonte: Idealista.it https://www.iconacasa.com/administrator/index.php?option=com_k2&view=item

Mutui accessibili e mercato in ripresa, ma prezzi fermi seconda bankitalia

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Sono state più di 1.500 le agenzie immobiliari che la Banca d’Italia ha interpellato nel suo consueto sondaggio congiunturale. E il responso è stato unanime: con oltre l’83% delle imprese che hanno venduto almeno un’abitazione, nel quartro trimestre del 2017 la domanda sul mercato in Italia è migliorata. Tuttavia, l’aumento dei prezzi che molti economisti auspicano sembra ancora piuttosto lontano.

Mutui più accessibili

Tra i fattori responsabili della ripresa, sicuramente ci sono i mutui: che oltre ad avere toccato i minimi storici per quanto riguarda i tassi di interesse, vengono anche concessi più facilmente alle famiglie. Sono infatti appena il 15% circa gli agenti che hanno dichiarato di avere perso un mandato perché il potenziale acquirente non è riuscito a ottenere il prestito desiderato dalla propria banca. Può sembrare una percentuale ancora piuttosto alta, e invece è quella più bassa da quando è stato introdotto questo tipo di rilevazione, ovvero dal 2009.

I prezzi rimangono inchiodati

Sebbene i giudizi sulla stabilità dei prezzi siano prevalenti, molti agenti hanno segnalato alla Banca d’Italia una pressione sul ribasso. Il numero di operatori che hanno notato una crescita positiva è infatti diminuito rispetto a quelli che hanno indicato una diminuzione, soprattutto nelle aree del Centro Italia (con un saldo negativo tra i primi e i secondi che è passato dal -21,9% della fine del terzo trimestre al -23,8% del quarto). Nelle regioni del Nord Ovest così come nel Sud del Paese, invece, la tendenza sembrerebbe più favorevole.

Fonte: immobiliare.it https://www.immobiliare.it/news/mutui-accessibili-mercato-ripresa-prezzi-fermi-secondo-bankitalia-34817/

 

La casa è pronta in poche ore (e poi si può smontare)

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Nascono come sfide alla contemporaneità. Sono progettate a moduli. Si montano e si smontano. Addirittura si piegano e si portano via. Sono flessibili, antisismiche e si costruiscono, in certi casi, in poche ore. Sono capaci di adattarsi al contesto e autosufficienti (almeno per l’energia elettrica vivono staccate dalla rete). In certi casi, sono persino senza fondamenta. Al punto che c’è chi ha scelto di installarle al centro di una piazza affollata.

Sono però veri e propri edifici. Case residenziali ma non solo. Prototipi innovativi che, nell’idea progettuale, hanno l’obiettivo di durare nel tempo, anche per sempre. Villette “da costruire in un giorno”, che rappresentano l’avanguardia di una nuova generazione di edilizia. Dove la prefabbricazione, l'autonomia, il riciclo e il risparmio di suolo sono i parametri del confronto.

Le esperienze sono cresciute anche in Italia, ad opera di architetti e ingegneri che hanno colto una scommessa. Partiamo da una collaborazione Nord-Sud. Madi (Modulo Abitativo Dispiegabile) è una casa pieghevole made in Italy, sviluppata dall’architetto Renato Vidal con il sostegno dell’azienda abruzzese AreaLegno (che l’ha brevettata e messa in commercio). Si avvolge – letteralmente – su se stessa, quasi come una tenda da campeggio, ma una volta aperta è un’abitazione vera e propria, dotata di tutti i comfort e le tecnologie; è antisismica e certificata sotto l’aspetto del consumo di energia. Il materiale di base è il legno: il modulo si può costruire in appena sei ore con l’ausilio di tre persone e il costo parte da 28mila euro per la versione più piccola, di 27 metri quadrati. Ma è già progettata per metrature ben più ampie. Il vero vantaggio è che Madi può essere appoggiata (almeno per installazioni temporanee) anche senza fondamenta, può essere in alternativa ancorata a una struttura semi-permanente e può essere off-grid, completamente autosufficiente, grazie all’integrazione di pannelli solari, fotovoltaici, sistemi di acque grigie e illuminazione a Led. Il pensiero è diventato impresa.

Autonoma, in legno e pensata anche per raggiungere metrature sopra i 130 metri quadrati è anche LeapHome, idea dell’azienda torinese Leapfactory, che ha fatto dell’esperienza in realizzazioni ad alta quota la base di partenza per sviluppare una villetta “libera dalla rete”. La costruzione è integrabile con ogni tecnologia. Leaphome fa parte di una serie di strutture progettate anche nella versione di allestimento temporaneo (LeapNest) o per un posizionamento in contesti difficili, come un rifugio alpino, dove le prestazioni richieste sono di altissimo livello (LeapHut).

Diverso ancora il caso di Tikku: in occasione della Helsinki Design Week 2017, l’architetto Marco Casagrande ha progettato e installato nel centro della capitale finlandese un modulo abitativo che occupa il suolo di un posto auto. Un micro alloggio – di appena 2,5 metri per 5 – in legno e modulare: si costruisce in una notte e al suo interno funziona come un qualsiasi appartamento. Completo, in omaggio agli scandinavi, anche di sauna.

Molte le esperienze 4.0 che si stanno sviluppando anche all’estero. In Francia, la startup che commercializza l’innovativo sistema di mattone di legno a incastro Brikawood ha ideato un formato (160 mm) che si può impiegare in autocostruzione. Il risultato è un edificio di piccola metratura, che si può realizzare anche senza permesso di costruire ed è completamente ecologico, visto che non richiede l'utilizzo di chiodi o colle: ciascun mattone si incastra come fosse un Lego.

Ingegnerizzata e ipertecnologica è la casa progettata dallo studio inglese Ten Fold Engineering di Oxfordshire, prodotta già in diverse versioni. La struttura si trasporta a bordo di un camion e ha la forma iniziale di un container: una volta individuato il terreno cui è destinata, si dischiude (quasi come fosse un robot dei cartoni animati) e dà forma agli spazi. Camere da letto, cucine, verande, soggiorni: la composizione finale si ottiene anche in dieci minuti.

Provocatoria, infine, l’iniziativa dell’azienda internazionale Apis Cor (con sede in Siberia, Russia e a San Francisco). Lo scorso anno l’impresa ha realizzato (e filmato) la prima casa costruita interamente in situ senza il bisogno dei materiali tradizionalmente usati in ambito edilizio. L’edificio, stampato in 3D, può prendere vita in appena un giorno. In cantiere, Apis Cor ha progetti innovativi: prossimo obiettivo è sbarcare su Marte.

Fonte: il sole 24 ore http://www.ilsole24ore.com/art/casa/2018-02-21/la-casa-e-pronta-poche-ore-e-poi-si-puo-smontare-180950.shtml?uuid=AEgqbuwD

 

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