Visure catastali: cosa cambia per la Tari


L’inserimento della superficie catastale nelle visure dei fabbricati "ordinari" non influisce sul prelievo del Fisco. A sottolinearlo l’Anci, che intervenendo a tal proposito ha precisato: "La pubblicazione delle superfici nei dati catastali accessibili a tutti i cittadini è certamente un utile elemento di trasparenza e di miglioramento della significatività degli archivi catastali, a lungo perseguito, che ha però un’influenza pressoché nulla sui prelievi fiscali".

 

Rendite catastali invariate.
L’Associazione nazionale dei Comuni italiani ha poi fatto sapere: "Per ciò che più direttamente riguarda le tasse comunali la generale revisione delle rendite catastali e il superamento delle attuali disparità di trattamento fiscale ai fini dell’Imu e della Tasi (oltre che dell’imposta di registro) necessita dell’attuazione della Riforma del Catasto, prevista dalla Delega fiscale, ma non attivata dal Governo. Le rendite catastali restano quindi invariate e sempre riferite ‘vano’ e non alla superficie degli immobili come previsto dalla riforma".

 

Il prelievo Tari.
L’Anci ha quindi spiegato: "D’altra parte, l’utilizzo generalizzato ai fini del prelievo sui rifiuti (Tari) delle superfici catastali, che potrebbe essere attivato nel prossimo futuro sulla base di leggi già vigenti, determinerebbe il passaggio dalla "superficie calpestabile", attualmente adottata in base alle dichiarazioni dei contribuenti, alla nuova superficie catastale "a fini Tari", con modestissimi effetti redistributivi".

Concludendo: "Va ricordato infatti che l’ammontare complessivo del prelievo Tari è strettamente legato al costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti sostenuto da ciascun Comune e che già da oltre un decennio (in base alla legge n.311/2004) i Comuni utilizzano le superfici elaborate sulla base delle planimetrie catastali come riferimento per l’effettuazione dei controlli sulla correttezza delle dichiarazioni".


La superficie catastale nelle visure.
Ricordiamo che, come reso noto dall’Agenzia delle Entrate, è ora disponibile la superficie catastale nelle visure delle unità immobiliari censite in categorie dei Gruppi A, B e C. Ad essere interessati 57 milioni di immobili. Fino a qualche giorno fa il dato era visibile solo nelle applicazioni degli uffici.

Di fatto cosa è cambiato? Oltre ai dati identificativi dell’immobile (Comune, sezione urbana, foglio, particella, subalterno), e ai dati di classamento (zona censuaria, categoria  catastale, classe, consistenza, rendita), viene ora riportata direttamente in visura anche la superficie catastale, calcolata come stabilito dal Dpr n. 138/1998. Per gli stessi immobili è, inoltre, riportata la superficie ai fini Tari che, per le sole destinazioni abitative, non tiene conto di balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza.


Fonti articolo: http://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2015/11/11/118211-dati-catastali-anci-la-pubblicazione-della-superficie-non-influisce-sul-prelievo



La invitiamo a lasciare il suo numero di telefono per essere ricontattato.

Cliccando invia dichiari di aver letto ed accettato l'informativa sulla privacy