Reddito delle famiglie e crediti deteriorati pesano sul rilancio dell'immobiliare

I prezzi del mattone vanno verso la stabilità ma nel 2017 la crescita delle compravendite è più contenuta.


A pesare sono le limitate disponibilità delle famiglie italiane e l’arrivo sul mercato di nuovi immobili legati agli Npl (crediti deteriorati): è quanto emerge dall’ultimo Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma.  

 

Gli eccessi del passato sono – per Nomisma – il principale ostacolo all’innesco di spinte inflattive. Tra i fattori contenitivi c’è una domanda che tradisce "una diffusa debolezza reddituale": quasi il 40% delle famiglie che intende chiedere un mutuo presenta un reddito familiare netto inferiore a 1.800 euro al mese. Ne viene, per Nomisma, "l’impossibilità di concretizzazione di una quota significativa del mercato potenziale". 


Nomisma ricorda inoltre come i crediti deteriorati rappresentino un elemento di criticità nella tenuta complessiva del Paese. Il processo di dismissione degli Npl non sarà privo di conseguenze rispetto alla percezione di ricchezza dei proprietari. Infatti l’arrivo sul mercato al dettaglio di un’ingente mole di cespiti rivenenti da contenzioso deprimerebbe le prospettive di risalita dei valori immobiliari.

Sul fronte del mercato della proprietà, nel 2016 si è registrata un’impennata delle transazioni del 18,8%, che va così a rafforzare la crescita dei due anni precedenti (+5,9% nel 2015 e +3,5% nel 2014); nel 2016 le compravendite sono state 516.294 per le abitazioni (escluse le pertinenze) e 51.919 per gli immobili destinati alle attività terziarie, commerciali e produttive.
Se si osservano le performance delle sole compravendite residenziali, i mercati urbani più dinamici, a consuntivo del 2016 e del successivo primo trimestre dell’anno in corso, sono Genova e Milano. Sul fronte commerciale si conferma la vivacità di Genova e Milano mentre Bologna manifesta una "lenta ripresa". 


A seguito di un’indagine condotta da Nomisma su un campione rappresentativo di famiglie italiane, si evidenzia un sostanziale livellamento delle intenzioni d’acquisto di abitazioni ai numeri dello scorso anno. L’Istituto bolognese stima per il 2017 un tasso di crescita delle compravendite del +6,2%.


Fonte articolo: LaStampa.it



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