Reddito delle famiglie e crediti deteriorati pesano sul rilancio dell'immobiliare
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I prezzi del mattone vanno verso la stabilità ma nel 2017 la crescita delle compravendite è più contenuta.
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Gli eccessi del passato sono – per Nomisma – il principale ostacolo all’innesco di spinte inflattive. Tra i fattori contenitivi c’è una domanda che tradisce "una diffusa debolezza reddituale": quasi il 40% delle famiglie che intende chiedere un mutuo presenta un reddito familiare netto inferiore a 1.800 euro al mese. Ne viene, per Nomisma, "l’impossibilità di concretizzazione di una quota significativa del mercato potenziale".
Sul fronte del mercato della proprietà, nel 2016 si è registrata un’impennata delle transazioni del 18,8%, che va così a rafforzare la crescita dei due anni precedenti (+5,9% nel 2015 e +3,5% nel 2014); nel 2016 le compravendite sono state 516.294 per le abitazioni (escluse le pertinenze) e 51.919 per gli immobili destinati alle attività terziarie, commerciali e produttive.
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