Compravendita di case vacanza a due cifre anche nel 2017

Il mercato immobiliare turistico ha il vento in poppa. Nel 2016 le compravendite di case per vacanze è aumentato del 20,2%. 


Lo rivela uno studio realizzato dall'Osservatorio di Fimaa (la Federazione italiana mediatori agenti d'affari aderente a Confcommercio) in collaborazione con Nomisma, secondo cui le transazioni sono cresciute in particolare nelle località montane (+23,5%), seguite da quelle marine (+19,9%) e lacuali (+15,2%).

L'accelerazione, hanno spiegato l'Ad di Nomisma Luca Dondi dall'Orologio, e il Presidente di Fimaa Santino Taverna nel corso di una conferenza stampa, è proseguita nel primo semestre dell'anno in corso (+8,6%) e per il 2017 le previsioni sono di una ulteriore crescita a due cifre, su livelli simili al 2016.


A favorire la risalita del mercato, ha affermato l'esperto di turismo immobiliare della Fimaa, Fabrizio Savorani, contribuiscono una serie di fattori, che vanno dalla timida ripresa economica alla diminuzione dei prezzi; ma hanno inciso anche le crisi bancarie, che hanno spinto i risparmiatori verso il settore immobiliare considerato bene rifugio.


Infine, i timori di attentati terroristici hanno portato i turisti italiani e stranieri a riscoprire la penisola. "Nel 2017", ha spiegato Taverna, "l'81% degli italiani sceglierà l'Italia come meta di vacanze, con un aumento del 2%, pari a 600 mila presenze in più, rispetto al 2016. In aumento del 2,5% gli stranieri: la clientela tedesca, svizzera, inglese e olandese mostra un forte interesse ad acquistare case in località italiane di lago o di montagna".

I PREZZI DELLE CASE VACANZA 

Nel 2017, il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione turistica si attesta a 2.229 euro al metro quadrato, in flessione annuale del 2,5%, "a conferma della difficoltà dei mercati di raggiungere un nuovo equilibrio". La ricerca ha analizzato compravendite e locazioni di 203 località di mare e 112 di montagna e lago. 


Alcune località sono però in controtendenza: Amalfi (Sa) nell’ultimo anno ha fatto infatti registrare un aumento delle quotazioni del 3,6%, Diano Marina (Im) del 2,4%, Milazzo (Me) del 2,3%, Arma di Taggia (Im) dell’1,5%, Anacapri (Na) dell’1,2%, Positano (Sa) dell’1% e Riva Ligure (Im) dello 0,5%. 
Santa Margherita Ligure si conferma ancora una volta la più cara con prezzi massimi di 13.600 euro/mq. Seguono Forte dei Marmi con 13.100 euro/mq e Capri con 13mila. Quotazioni appena inferiori in montagna a Madonna di Campiglio, Courmayeur e Cortina d'Ampezzo. Più abbordabili Corvara e Sirmione (8.300-8.400 euro al mq), ma anche Porto Rotondo (8.700 euro).


Sul fronte affitti, i prezzi sono più stabili ed omogenei: il dato medio, sintesi dei canoni richiesti in giugno, luglio e agosto nelle singole località turistiche monitorate, segna un +0,4% su base annua, con un campo di oscillazione compreso tra -0,6% e +1,5%.

Fonti articolo: 1. Milanofinanza.it, 2. IlSole24ore.com



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