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La casa del futuro è "intelligente di natura"



Ristrutturare la casa in proprietà si conferma un investimento per le famiglie italiane: una strada spinta dai bonus fiscali, confermati anche per il 2017.


Lo dimostra la crescita dei prestiti erogati per rifare il look a immobili esistenti: secondo le proiezioni dell’ultima edizione dell'Osservatorio di PrestitiOnline.it, il 35% dei finanziamenti erogati agli italiani riguarda proprio lavori di riqualificazione di unità immobiliari (a seguire, le domande per l’acquisto di un’autovettura e per l’arredamento di casa). 

 

Si tratta, in genere, di prestiti di una durata che va di 60 o di 48 mesi, per un importo medio di poco superiori agli 11mila euro e che vengono sottoscritti soprattuto al Nord. Uno spaccato che è confermato anche dalle indagini dell’Osservatorio sul credito al consumo di Prestiti.it e Facile.it: dall’analisi, condotta su oltre 30 mila domande di prestito emerge che le cifre medie richieste sono cresciute dell’1,2% in sei mesi e del 9% in un anno.


Dati che arrivano alla vigilia di Restructura, la 29esima edizione dell’appuntamento annuale dedicato alla riqualificazione, recupero e ristrutturazione, che parte oggi a Torino, organizzato da GL events Italia-Lingotto Fiere, e proseguirà fino a domenica 27 novembre. In tutto, circa 300 espositori e oltre cento convegni e workshop per un pubblico di circa 28mila visitatori attesi. Tanti i prodotti in esposizione: dalle più innovative tecnologie per la climatizzazione geotermica alle tecnologie in radiofrequenza, particolarmente indicata per il completamento o per le modifiche di impianti elettrici esistenti in immobili storici; dalle novità sui sistemi di isolamento termico e acustico fino ai sistemi di aspirapolvere centralizzati, che permettono anche di far convergere tutto lo sporco all’esterno di un’abitazione.


LA CASA DEL FUTURO

Due i temi portanti che, quest’anno, contraddistinguono l’appuntamento: l’attenzione all’edificio intelligente, cioè a tutti i nuovi sistemi tecnologici che migliorano la flessibilità di gestione degli ambienti, il comfort, i consumi e la qualità dell’abitare e del lavorare; l’accreditamento, sempre più marcato, del legno come materiale alternativo per costruire in modo efficiente ed ecocompatibile. Tesi alla base dell’evento è, infatti, che non basta più investire su risparmio energetico e taglio della bolletta: la casa del futuro deve essere “intelligente di natura” (come spiega il titolo di uno dei seminari, in programma venerdì 25 novembre alle 10 e organizzato da Be-Eco, spin-off del Politecnico di Torino in collaborazione con l'Ordine e la Fondazione degli Architetti e quello degli Ingegneri). Deve cioè comprendere i bisogni dei suoi abitanti in termini di comfort e benessere e soddisfarli attraverso le tecnologie installate al suo interno.


Come già nelle passate edizioni di Restructura, la parte teorica sarà supportata da quella pratica. Tra le novità di quest’anno gli incontri B2B, brevi speech di 60 secondi, in cui le aziende presenti in esposizione possono presentarsi. Tornano, inoltre, gli incontri con gli esperti, appuntamenti gratuiti di 30 minuti su prenotazione (sul sito, oppure presentandosi direttamente agli stand) e i Restructour, tour tecnici per raccontare l’edilizia “sul campo”. Quattro gli itinerari proposti: la visita al Villino Raby nel quartiere Cit Turin e al Villaggio operaio Leumann al tour guidato (domani) al sistema abitativo ECO-home, caratterizzato da una forte attenzione all’innovazione del sistema casa attraverso l’utilizzo di componenti edilizi ad alta efficienza e di origine naturale. Fino alle visite culturali al Palazzo del Lavoro, architettura di Nervi, e agli spazi laterali segreti della Mole Antonelliana e a Casa Scaccabarozzi, altro simbolo dell’architettura antonelliana.


Fonti articolo: IlSole24Ore

Nomisma: mercato immobiliare 2016 chiuderà con +12,3% compravendite

Una seconda parte del 2016 sempre positiva ma più debole rispetto all’exploit dei primi due trimestri (oltre il 20% di crescita certificata dall’agenzia delle Entrate) porterà il bilancio delle compravendite immobiliari a fine anno a segnare un +12,3%, con i prezzi che scontano ancora lievi cali e continueranno il periodo di sostanziale stagnazione.


Sono le previsioni dell’Osservatorio Nomisma sulle grandi città.

"In un contesto fattosi nuovamente incerto – spiega una nota – il mercato immobiliare italiano prosegue il suo percorso di faticosa risalita. Ad alimentare le ambizioni di rilancio è, in particolare, il ritorno di interesse della domanda per l’investimento immobiliare diretto che, nonostante la precarietà delle prospettive e le fragilità reddituali, nel nostro Paese rimane un pilastro dell’allocazione familiare".


Il report sottolinea la sempre maggior dipendenza delle transazioni residenziali dalle erogazioni dei mutui: sono legate alle banche il 59,8% degli acquisti contro il 44% del 2014. "Il legame che si è stabilito nell’ultimo decennio tra scelte bancarie e mercato immobiliare – spiega la nota – appare di gran lunga più stretto di quanto si sarebbe portati a pensare (...). Tale relazione, che nell’ultimo biennio è stata fattore propulsivo della ripresa, espone inevitabilmente il settore alle fluttuazioni tipiche dei contesti più finanziarizzati, riducendone di fatto il potenziale anticiclico". Si tratta di un fattore cruciale per il mercato italiano, "in ragione della precarietà della prospettiva economica generale, oltre che dell'esposizione del sistema bancario in fatto di crediti deterioratI".


Al rilancio dell’attività transattiva non ha fatto eco un’inversione di tendenza dei prezzi, che hanno proseguito la loro dinamica recessiva, seppure con un'intensità progressivamente decrescente. Su base semestrale l'ultima variazione dei prezzi è contenuta in un range minimo che va da -1,1% a -0,6%, confermando per il terzo anno consecutivo la progressiva riduzione dell'intensità del calo dei valori immobiliari.
Da alcuni semestri secondo Nomimsa si assiste a una riduzione contenuta, ma costante, di tempi e sconti che descrive una migliorata condizione di liquidità degli immobili, che, a sua volta, si traduce in un aumento delle compravendite.


A livello territoriale, sono i mercati metropolitani del Centro-Nord (Bologna, Firenze e Milano e a seguire Venezia) ad avere una posizione di vantaggio sulla via del rilancio, mentre tra quelli che manifestano tuttora un ritardo si segnalano i mercati del Sud, Roma, Padova e soprattutto Genova.


I valori di locazione hanno fatto registrare negli ultimi sette anni variazioni più contenute rispetto a quelle relative ai prezzi e ciò è avvenuto anche nell'ultimo semestre dell'anno, con canoni di locazione diminuiti su base annua in un range compreso tra il -1,6% dei negozi e il -0,8% delle abitazioni. Il rendimento lordo annuo da locazione, in media, negli ultimi tre anni si è attestato al 5% per le abitazioni e gli uffici e del 7% per i negozi.


Fonte articolo: Il Sole24Ore

Lavori in condominio: nessuna ritenuta del 4% fino ai 12.500 euro

La ritenuta di acconto del 4% per gli appalti dei condomini dovrà essere effettuata solo quando vale almeno 500 euro.


È una delle prime modifiche di interesse per le costruzioni in arrivo dalla commissione Bilancio della Camera, che domenica ha iniziato a votare gli emendamenti alla manovra, saltando per la verità (almeno per ora) alcuni passaggi particolarmente delicati, come l'articolo 2, che contiene tutto il pacchetto sulle detrazioni fiscali. 

Arriva così, con un emendamento del Partito democratico, una novità che semplifica gli adempimenti dei condomini e restituisce un po' di liquidità alle imprese. In pratica, dal prossimo anno tutti i lavori di piccolo importo, fino a una soglia di 12.500 euro, non ricadranno più sotto l'ombrello degli obblighi di ritenuta, scattati nel 2007.


La norma interviene, per l'appunto, sulle regole stabilite dalla Finanziaria del 2007, nel passaggio che regolava le ritenute sui corrispettivi dovuti dal condominio all'appaltatore. Quella legge dava al condominio il ruolo di sostituto di imposta. In fase di pagamento dei lavori, da quel momento, l'amministratore deve trattenere dal saldo una ritenuta pari al 4% del totale, "a titolo di acconto – spiega la legge - dell'imposta sul reddito dovuta dal percipiente, con obbligo di rivalsa, sui corrispettivi dovuti per prestazioni relative a contratti di appalto di opere o servizi, anche se rese a terzi o nell'interesse di terzi, effettuate nell'esercizio di impresa". Quindi, si tratta della classica ritenuta d'acconto che, di fatto, drenava liquidità delle imprese, facendogli accumulare crediti di imposta.


Adesso, a quella norma viene introdotta un'importante eccezione, sulla base di un emendamento del democratico Mino Taricco. Il versamento della ritenuta, dal momento di entrata in vigore della legge di Bilancio (primo gennaio 2017), non dovrà essere effettuato sempre. Il condominio, che in questa situazione resta comunque qualificato come sostituto di imposta, dovrà trattenere il 4% soltanto "al raggiungimento della soglia minima di 500 euro dell'ammontare della ritenuta medesima". A conti fatti, quindi, la ritenuta del 4% scatta soltanto per pagamenti di importo superiore a 12.500 euro. Sotto questo limite le imprese potranno incassare tutto. Anche se resta fermo, a carico del condominio, l'obbligo di versamento entro il 30 giugno ed entro il 20 dicembre di ogni anno.


Fonti articolo: Quotidiano dell'Edilizia IlSole24Ore, vetrina web

Sondaggio Agenti FIMAA: momento favorevole per comprare casa

Per il 64% degli agenti immobiliari aderenti a Fimaa-Confcommercio la domanda di acquisto di abitazioni nelle grandi città italiane è in aumento: gli ultimi sei mesi del 2016, rispetto alla prima parte dell’anno, la maggioranza degli operatori rileva segnali positivi, che riguardano anche una nuova spinta alla messa in vendita degli immobili.


Secondo il 71% degli agenti intervistati, infatti, sono in aumento le abitazioni sul mercato, perlomeno per ciò che riguarda le grandi città e continuerà anche la fase di crescita dell’offerta immobiliare.

 

Per l’Ufficio Studi Fimaa Italia, che ha elaborato l’indagine, ci troviamo in una congiuntura decisamente vantaggiosa per chi intende comprare casa (per sé o per investire). E non è un caso che la percezione della domanda salga, soprattutto a Cagliari e Firenze, mentre l’ottimismo sulle compravendite è sentito maggiormente in città più grandi come Roma (64%), Milano (62%) e Torino (58% di giudizi positivi).

QUALI SONO GLI APPARTAMENTI PIU' COMPRAVENDUTI?

Solo 16 appartamenti venduti su 100 sono nuovi. Il numero delle compravendite di appartamenti nuovi costituisce il 16% di quelli scambiati. Per quelli recenti il dato è pari al 31%, mentre per quelli vecchi tocca quota 53%.
I bilocali e i trilocali costituiscono gli appartamenti più richiesti. Poco compravenduti i monolocali, i pentalocali e oltre.
Per la città di Bari le tipologie maggiormente compravendute risultano monolocali e bilocali, per Firenze, Milano, Roma e Torino oltre ai bilocali permane una discreta richiesta anche dei trilocali. 

PERCHE' COMPRARE CASA?

Tra le motivazioni che guidano la compravendita della casa, la maggioranza degli Agenti immobiliari Fimaa sostiene che derivino dal primo acquisto, mentre l’indice relativo alla domanda di sostituzione tocca in media il 29% delle transazioni con le sole eccezioni, tra le città monitorate, di Bari (67%) e Firenze (75%) dove il mercato di sostituzione supera quello della “prima casa”. 
L’acquisto immobiliare per investimento ha ottenuto la quota residuale rispetto alle due modalità evidenziate, ad eccezione di Bologna, Cagliari, Firenze e Milano.


E’ il mutuo la modalità di finanziamento più impiegata per acquistare un immobile, nell’80% dei casi, merito dell’incremento delle erogazioni da parte delle banche. I risparmi privati sono utilizzati in media per il 16% del costo di un immobile, mentre la permuta viene segnalata con una percentuale del 4% dei casi.

MERCATO AFFITTI

Per quanto riguarda il mercato dell’affitto, il sentiment ha rilevato un ulteriore incremento della domanda per il 75% degli operatori interpellati, l’offerta di locazione risulta in ulteriore aumento (per il 58% degli intervistati) con canoni in riduzione per il 56% degli operatori Fimaa. Una tendenza alla stabilizzazione viene indicata nelle città di Milano, Firenze, Bari, Bologna e Cagliari.

PREVISIONI FUTURE FIMAA

Commentando l’indagine, il presidente nazionale Fimaa, Santino Taverna, ha sottolineato: "I dati del primo sentiment del mercato immobiliare residenziale sulle città metropolitane italiane realizzato da Fimaa evidenziano un settore in leggera crescita che lascia presagire una ripresa anche verso altre città ed altri territori. Gli acquisti degli immobili residenziali stanno aumentando, soprattutto nelle grandi città, mentre i prezzi, tranne qualche rara eccezione, si stanno stabilizzando. All’incremento della domanda continua a far da contraltare la numerosa offerta".


Il Presidente nazionale Fimaa ha quindi spiegato che "l’attuale ripresa del settore immobiliare è in una fase da consolidare. Se i segnali di ripresa non saranno supportati da un’attenta politica di detassazione per il comparto, oltre che per imprese e famiglie, che faticano ad arrivare alla fine del mese e pertanto si trovano in difficoltà per pagare la rata di un mutuo, sarà comunque difficile vedere la fine del tunnel".


Taverna ha poi concluso affermando: "Per i prossimi mesi il mercato immobiliare dovrebbe continuare a mostrare un trend di positività con compravendite in leggero aumento e una stabilizzazione dei prezzi. E’ indubbiamente un buon momento per chi ha la necessità di acquistare una propria abitazione, ma anche per chi intende investire nel mattone a fronte delle quotazioni più vantaggiose registrate negli ultimi dieci anni". 


Fonte articolo: Immobiliare.itIdealista.it

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