Ottimismo ancora in crescita per gli operatori del settore immobiliare

Dopo una prima parte dell’anno in cui si è registrata una lieve flessione, l’Indice Fiups, che riflette il Sentiment degli operatori immobiliari, è tornato a crescere.


Si passa dal 19,14 del secondo quadrimestre del 2016 a 19,62 del terzo.

I risultati della ricerca “Sentiment del mercato immobiliare”, elaborata dal Dipartimento di Economia dell’Università di Parma in collaborazione con Sorgente Group, rivelano aspettative ottimistiche per l’andamento del mercato nel 2017.

L’indagine si basa su interviste rivolte a una platea di circa duecento operatori del mercato immobiliare, appartenenti ai settori del trading, development, property,facility, progettazione, valutazione, consulenza e finanza. Nata da un’idea di Valter Mainetti, amministratore delegato di Sorgente Group, la ricerca è condotta da Claudio Cacciamani, docente dell’Università di Parma.


Il 60% degli intervistati indica una previsione di miglioramento dell’economia per i mesi a venire, mentre si annulla la quota di chi prevede peggioramenti. Secondo il 53% del panel il settore immobiliare andrà a crescere.
Per la prima volta, il 9% di professionisti vede aumentare la propria attività e quasi il 58% si dichiara positivo per l’immediato futuro. Il 12,4% di intervistati ha in mente di assumere nuovo personale e il 40,3% di sviluppare nuove linee di business.


Sul fronte delle case, il 17,3% degli intervistati prevede una decisa crescita nei prezzi, contro una tendenza di maggiore cautela per gli immobili commerciali e per gli uffici, dove metà del campione intervistato prevede tendenza alla stabilità. Segnali positivi per il mercato vengono anche dalla contrazione dei tempi di vendita e dalla riduzione dello sconto medio praticato.


Gli intervistati individuano a Roma e Milano opportunità interessanti nel residenziale, a conferma che proprio le case rappresentano il volano di crescita del settore. Nella periferia di Roma migliorano le opportunità sui negozi, probabilmente grazie alle buone performance dei centri commerciali, mentre il centro di Milano, grazie alle nuove operazioni di sviluppo, è particolarmente apprezzato per gli uffici di alto profilo.


Rispetto al passato, sale l’interesse verso il comparto alberghiero nei centri storici di entrambe le due città. Timidi segnali di recupero anche sull’industriale. Tra le destinazioni interessanti si segnala anche Firenze, città diventata attrattiva quanto Milano per l’alberghiero, e che si colloca al terzo posto per gli altri settori immobiliari. Bari, a sorpresa, è l’unica città del Mezzogiorno a salire sul podio come meta di investimento negli uffici, dopo Milano e Roma.


Continua, da parte degli operatori immobiliari, l’interesse negli strumenti che investono su Non Performing Loans (crediti deteriorati). Per il 51% circa degli intervistati, infatti, potrebbero arrivare nuovi stimoli al settore dal salvataggio delle banche reso possibile dal Fondo nazionale di risoluzione, che prevede la cessione delle sofferenze. Quasi il 52% del campione intervistato ritiene infatti che la cartolarizzazione di queste potrà avere effetti positivi per l’erogazione del credito e per una ripresa del settore immobiliare.

Fonte articolo: Monitorimmobiliare.it

Immobiliare 2016: record di oltre 1 milione di transazioni

Terzo anno consecutivo in positivo per il mercato italiano del mattone che fa registrare una crescita a doppia cifra, superando il milione di immobili compravenduti: un risultato che non veniva raggiunto dal 2011.


Con un incremento del 16,4% degli scambi nell'ultimo trimestre dell'anno, il 2016 chiude infatti con un +18,4%, cioè oltre 1 milione transazioni (1,141 milioni).

 

Nell'anno appena trascorso, l'incremento piu' alto ha interessato il settore produttivo (+22,1%), seguito dalle pertinenze (+19,2%), dal residenziale (+18,9%), dal commerciale (+16,6%) e dal terziario (+12,5%). 


Tra le grandi citta' il mercato delle abitazioni e' stato particolarmente vivace a Torino, che incrementa le compravendite del 26,4% rispetto al 2015, a Bologna (+23,7%), Genova (+22,9%) e Milano (+21,9%).
E' il quadro che emerge dalla Nota dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate pubblicata oggi, che fornisce un'analisi dell'andamento del mattone nel IV trimestre del 2016 e fornisce una sintesi dell'intero anno appena trascorso.  


Per quanto riguarda i prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato, tra le città metropolitane registrano il segno positivo solo Milano (+2,6%) e Bologna (+1,7%), soffrono invece Napoli, Firenze, Genova e in modo più contenuto, Roma e Palermo.


Sul fronte della domanda (+7,7% a livello nazionale), nei primi due mesi dell'anno cresce in tutti i capoluoghi di provincia.
Con riferimento alle sole città metropolitane, sempre nei primi due mesi, la più "dinamica" risulta Milano (+8,3%). Seguono Bologna (+7,5%), Napoli (+6,6%), Roma (+6,5%), Torino (+5,5%), Firenze (+5,5%), Genova (+5,4%) e Palermo (+5,2%).


Fonte articolo: Repubblica.it

Sondaggio fra Agenti Immobiliari: migliorano gli incarichi e le prospettive

Gli agenti immobiliari attendono ancora flessioni dei prezzi, dopo che anche la fine del 2106 è stata all'insegna di un lieve ma costante ridimensionamento delle quotazioni.


La domanda di case rimane comunque in aumento mentre diminuisce la differenza tra il prezzo richiesto e quello effettivamente pagato alla fine della trattativa.

 

Di conseguenza è in aumento la quota di operatori ottimisti sulle prospettive del settore, che in termini di transazioni sta già dando buoni riscontri come dimostra l'ultimo dato ufficiale sulle compravendite nel terzo trimestre 2016 fornito dall'agenzia delle Entrate (+17,4%), che mercoledì 1° marzo diffonderà i dati relativi all'intero anno.


I MUTUI

Ripresa del mercato per cui è fondamentale il ruolo dei mutui, che sostengono quasi l'80% degli acquisti effettuati tramite agenzia. Sono le principali evidenze del sondaggio congiunturale della Banca d'Italia sul mercato delle abitazioni in Italia, condotto tra il 27 dicembre 2016 e il 27 gennaio 2017 presso 1.507 agenzie immobiliari.
La quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario è intorno all'80 per cento, mentre il rapporto tra ammontare del prestito e valore dell'immobile si è attestato al 75,5%.


I PREZZI DI VENDITA

Più nel dettaglio, relativamente ai prezzi, la nota Bankitalia sottolinea come "il saldo fra le percentuali di risposte che indicano prezzi di vendita in aumento e quelle che li indicano in diminuzione è rimasto negativo, ma ha continuato a ridursi, soprattutto a seguito della contrazione della quota di agenti che segnala una flessione. Questa tendenza, in atto dall'inizio del 2015, ha riflesso la dinamica delle aree non urbane – in particolare del Nord e del Mezzogiorno – e non metropolitane".


Il margine medio di sconto sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore si è ridotto dal 13% all'11,6%, "riflettendo in particolare il calo registrato nelle regioni settentrionali; rispetto a un anno fa, la flessione è pari a 2,6 punti". I tempi di vendita si sono ridotti di circa un mese "senza apprezzabili distinzioni territoriali".


IL LAVORO DEGLI AGENTI IMMOBILIARI

Sono in generale miglioramento gli indicatori che misurano lo stato di salute del lavoro degli intermediari: la quota di agenzie che ha venduto almeno un'abitazione è aumentata per il secondo trimestre consecutivo (dal 72,9% all'80,6%), e di conseguenza il saldo tra le percentuali di risposte che indicano aumento e diminuzione delle giacenze di incarichi a vendere è diventato negativo per la prima volta dal 2009, anno d'inizio della rilevazione (-4 da 0,7 punti percentuali). 

Anche il saldo delle risposte relative ai nuovi mandati è migliorato, "quasi esclusivamente – nota Bankitalia –per la minore incidenza di agenzie che segnalano una riduzione" (soprattutto nelle aree urbane e metropolitane).


Le aspettative degli agenti restano orientate all'ottimismo. Secondo il sondaggio, infatti, "le prospettive sull'evoluzione a breve del mercato immobiliare nazionale sono nettamente migliorate rispetto allo scorso trimestre: lo scostamento tra la quota che attende un miglioramento e quella che prevede un peggioramento è più che raddoppiato (17,0 da 8,1 punti percentuali), riflettendo il maggiore ottimismo degli agenti operanti nelle regioni settentrionali. In un orizzonte di medio termine, le prospettive di miglioramento continuano a prevalere su quelle di peggioramento".


Fonte articolo: IlSole24Ore

Appello Fiaip pro emendamento restrittivo nel "salva banche"

La Fiaip, Federazione italiana agenti immobiliari professionali, ha rivolto un appello al presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, a fare proprio l’emendamento 7.0.1 al Decreto salva-banche, depositato e firmato da 56 senatori.

Tra i 56 aderenti compaiono i nomi del Sen. Paolo Romani (FI), del Sen. Stefano Candiani (LEGA NORD), della  Sen. Erika Stefani (LEGA NORD), della Sen. Maria Spillabotte (PD), del Sen. Stefano Esposito (PD), della Sen. Camilla Fabbri (PD), del Sen. Piero Aiello (NCD – Cpi), del Sen. Gaetano Quagliariello (GAL), del Sen. Luigi Compagna (CoR), del Sen. Luis Alberto Orellana (AUT), Antonio Milo (ALA), della Sen. Serenella Fucksia (Gruppo Misto), del Sen. Gabriele Albertini (AP), e del Vice presidente del Senato Sen. Maurizio Gasparri (FI).

 

IL TESTO DELL'APPELLO FIAIP

Ill.mi  Senatori della Repubblica Italiana,

Nei prossimi giorni sarete chiamati a votare il ”Decreto Salva-Banche”, mettendo così a disposizione del sistema bancario 20 miliardi di euro. Somma che sarà pagata da noi cittadini e imprenditori.
Oramai da qualche anno alcune banche hanno inteso allargare il loro giro di affari, proponendo ai loro clienti l’acquisto di generi di largo consumo quali telefoni, prodotti per la casa e aprendo agenzie immobiliari, facendo così concorrenza e tentando di sostituirsi a quelle imprese e a quei professionisti che invece dovrebbero finanziare.


Nel 2009 per cercare di frenare gli effetti della più grande crisi economica mai registratasi a livello mondiale, causata dalla eccessiva finanziarizzazione del mercato immobiliare da parte degli istituti di credito, il Congresso Americano ha emanato una legge firmata dal Presidente Barack Obama, che tra i tanti provvedimenti, vietò alle banche, la possibilità di aprire agenzie immobiliari.


Per tentare di salvare le banche in difficoltà, questo Governo e quello precedente, hanno emanato leggi a ripetizione in loro favore,  pensiamo tra le tante all’approvazione del bail-in e all’introduzione del patto marciano con cui le banche diventano direttamente proprietarie della case di chi non ha pagato alcune rate del mutuo, fatto questo,  da sempre vietato dall’ articolo 2744 del Codice Civile.


Cinquantasei Senatori della Repubblica, trasversalmente a quasi tutti i partiti, hanno sottoscritto un emendamento a firma Gibiino-D’Alì, che vieta alle banche di essere proprietarie di agenzie immobiliari, mutuandolo proprio dall’atto del Congresso Americano e proprio per evitare che la commistione Immobiliare-Finanza, possa causare in futuro quanto già accaduto nel 2008. Commistione peraltro già vietata dal D.Lgs. 141/2010, ma che a mio parere viene puntualmente disapplicata proprio dai comportamenti di alcune banche italiane.


Si aggiunga a questo che noi imprenditori e professionisti italiani siamo sottoposti ad una pressione fiscale complessiva ormai vicina al 65% e che svolgiamo le nostre attività combattendo ogni giorno senza che nessuno pensi di fare un decreto “Salva-Imprenditori”.
Pur rispettosi delle fondamenta dell’economia, che vedono nella libera concorrenza il vero volano della crescita, non riusciamo a comprendere come le banche che ricevono aiuti di Stato possano svolgere la nostra stessa professione, senza appunto, violare i più elementari canoni della libera concorrenza.


La proprietà immobiliare e la trasparenza delle transazioni immobiliari sono alla base della pace sociale e del benessere delle famiglie, per cui, illustrissimo Presidente del Consiglio, illustrissimi Senatori, non consegnate questi valori fondamentali per la nostra economia alla cattiva finanza, con l’ennesimo favore concesso ad alcune banche.

Vi sono nel nostro Paese grandi e piccole banche che ogni giorno fanno il loro lavoro con un occhio sempre attento alle esigenze dei cittadini e delle imprese, questi istituti svolgono la loro attività meritoria pensando esclusivamente a fare bene il loro lavoro, senza minimamente pensare di sostituirsi a coloro i quali dovrebbero finanziare.


Per i motivi sopra esposti chiedo al Presidente del Consiglio dei Ministri di fare proprio l’emendamento 7.0.1 depositato e firmato da 56 Senatori della Repubblica e altresì mi appello a tutti i Senatori della Repubblica Italiana affinché possano votare unitariamente per la tutela del mercato immobiliare e per far rispettare le più basilari regole concorrenziali.


Fonti articolo: Monitorimmobiliare.itSimplybiz.eu

 

Affittare casa con l'Agenzia: i vantaggi e le regole

Nel caso in cui si decida di prendere o dare in affitto un immobile rivolgendosi ad un’Agenzia immobiliare è necessario tenere presenti alcune regole fondamentali, in più bisogna essere consapevoli che l’Agenzia ci chiederà di sottoscrivere un contratto di mediazione che prevede, come tale, un compenso per l’attività professionale svolta per il quale deve essere rilasciata apposita ricevuta con indicata la natura del versamento fatto.


Il vantaggio è di poter contare sull’esperienza, la consulenza e l’aiuto di un professionista esperto nel settore, ma anche di ridurre tempi e fatica necessari per trovare l’immobile da affittare, da parte del locatario, o l’inquilino al quale affittarlo, da parte del locatore.

Per questo è importante assicurarsi che i moduli utilizzati siano depositati alla Camera di Commercio sia per la definizione dell’incarico, sia per la definizione di una proposta. Per non avere sorprese dell’ultimo momento è utile definire tutti i dettagli degli accordi per iscritto, dall’entità delle provvigioni, ai servizi in essa compresi/esclusi, alle modalità di pagamento. La provvigione, è utile ricordarlo, solitamente viene chiesta sia al locatario che al locatore.

Tra gli altri dettagli ai quali prestare attenzione anche la durata dell’incarico che deve essere possibilmente non eccessivamente lunga, ad esempio tre mesi, nonché il periodo di validità della proposta, solitamente non più di 15 giorni.

Tra le regole da ricordare:

  • - in caso di conferimento di incarico in esclusiva ad un’Agenzia immobiliare, non è possibile concludere la vendita in proprio o incaricare della vendita un altro agente immobiliare, pena l’applicazione di penali;
  • - la provvigione va pagata solo conclusione della trattativa, ovvero della comunicazione dell’avvenuta accettazione della proposta da parte dell’acquirente.
  • - eventuali caparre devono essere intestate al venditore (con assegno non trasferibile).

In fase di registrazione del contratto di affitto, gli agenti immobiliari sono obbligati alla registrazione telematica.


Fonte articolo: Leonardo.it-Economia

Detrazione fiscale anche sulla provvigione dovuta all'Agenzia?

In caso di acquisto di un'abitazione per il tramite di agenzia immobiliare è possibile fruire di detrazioni fiscali per la provvigione riconosciuta all'agenzia?


Se sì, qual è la misura della detrazione alla quale si è ammessi a godere?

La risposta ai quesiti va ricercata nel così detto TUIR, testo unico delle imposte sui redditi, altrimenti noto come d.p.r. n. 917 del 1986.
Prima di entrare nel merito della questione è utile rammentare che cosa s'intende per detrazione.

LA DETRAZIONE FISCALE

Siamo abituati a sentire parlare, ad esempio con riferimento alle ristrutturazioni edilizie, di detrazioni fiscali. Ma che cosa vuol dire, esattamente, detrazione?
La detrazione fiscale è quella somma che il contribuente ha diritto a scorporare dall'imposta lorda dovuta allo Stato.


Esempio: Tizio deve allo Stato, a titolo di Irpef, un'imposta lorda pari ad € 1.000,00, considerate varie spese effettuate, tuttavia, egli avrà diritto di detrarre da quella imposta la somma di € 180,00. Di conseguenza l'imposta netta che Tizio è tenuto a versare sarà pari ad € 820,00 (€ 1000,00 - € 180,00).

La misura delle detrazioni è stabilita dalla legge e può essere prevista:

a) in misura secca (es. detrazione fino ad € 100,00);

b) in percentuale sulla spesa sostenuta (es. detrazione del 19% della spesa);

c) in misura percentuale con un tetto (es. 50% fino ad un massimo di € 96.000,00, così come indicato per le detrazioni riguardanti ristrutturazioni).

La detrazione, poi, può essere fruita in un'unica soluzione oppure in più annualità (si vedano detrazioni fiscali per interventi edilizi).

DETRAZIONI PER PROVVIGIONI DEGLI AGENTI IMMOBILIARI

Rispetto ai compensi (provvigioni) corrisposte agli agenti immobiliari in ragione dell'acquisto di un immobile, l'art. 15 del d.p.r. n. 917 del 1986 stabilisce che:

"Dall'imposta lorda si detrae un importo pari al 19 per cento dei seguenti oneri sostenuti dal contribuente, se non deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo:

b-bis) dal 1° gennaio 2007 i compensi comunque denominati pagati a soggetti di intermediazione immobiliare in dipendenza dell'acquisto dell'unità immobiliare da adibire ad abitazione principale per un importo non superiore ad euro 1.000 per ciascuna annualità” (art. 15, primo comma lett. b-bis, d.p.r. n. 917/86).


Nella propria guida su acquisto e vendita della casa l'Agenzia delle Entrate specifica che “la detrazione spetta a condizione che l‘acquisto dell'immobile sia effettivamente concluso. In caso di stipula del contratto preliminare, per poter usufruire della detrazione è necessario aver regolarmente registrato il compromesso” (Fonte: Guida Agenzia entrate).


Lo stesso Ente, nel medesimo documento, specifica che se l'appartamento è acquistato da più persone, della detrazione beneficiano tutti i comproprietari che hanno concorso alla spesa sul massimo detraibile (cioè € 1000,00) e nella misura della rispettiva quota di comproprietà.


Fonte articolo: Condominioweb.com

Fiaip: innovare significa competere e mettere al centro il cliente

Mettere al centro il cliente, offrire un buon servizio e fare Rete.


Queste sono alcune delle priorità oggi dell’agente immobiliare secondo il presidente nazionale Fiaip, Paolo Righi, intervenuto all’edizione 2016 del Real Estate Innovation Forum.



coMPETERE SUL MERCATO

Paolo Righi ha parlato di assonanze tra il lavoro dell’agente immobiliare e quello dell’amministratore di condominio, due professioni che hanno molti punti di contatto e che saranno influenzate dall’andamento dell’economia. "La domanda che ci dobbiamo fare – ha detto Righi – è se siamo pronti a competere sul mercato".


METTERE AL CENTRO IL CLIENTE

Il Presidente della Fiaip ha sottolineato la necessità di mettere al centro il cliente, perché questo è ciò che viene richiesto. Righi ha spiegato che il servizio è fondamentale ed è importante cercare di capire come si evolverà il mercato delle professioni. "Il mercato immobiliare italiano è vecchio, è da ristrutturare”, ha evidenziato il Presidente nazionale Fiaip. In questa ottica, è di primaria importanza offrire un buon servizio al cliente e fare Rete, ossia condividere i servizi.


IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA

Nel tempo ha preso sempre più piede la tecnologia, ma essa non è da considerare nemica. "La tecnologia è uno strumento per lavorare di più e meglio" ha detto Righi, aggiungendo: "Sono le persone che fanno l’attività. C’è sempre l’uomo al centro, che però deve adattarsi all’innovazione al servizio del cliente".


Fonte articolo: Idealista.it

Fimaa: momento del mercato da sfruttare; l'agente immobiliare è un valore aggiunto


Riflettori accesi sugli atti di trasferimento di beni immobili. Questo il cuore attorno al quale professionisti esperti hanno approfondito alcune tematiche inerenti il mercato immobiliare e le principali novità normative che lo riguardano.


L'occasione è stata il Convegno d’autunno organizzato da Fimaa Roma e durante il quale è stata sottolineata l'importanza del dialogo tra i mediatori e le altre categorie professionali.



Al centro del dibattito successioni e donazioni del patrimonio immobiliare, edilizia convenzionata e nuove forme di trasferimento, regolarità urbanistica, analisi delle procedure per gli immobili vincolati o in dubbio di vincolo.


Aprendo il convegno, il Presidente nazionale Fimaa, Santino Taverna, ha posto l’accento sull’assunzione di responsabilità e sulla credibililità che gli operatori devono avere e raggiungere, giorno dopo giorno, grazie al consenso dei consumatori. Il Vicepresidente nazionale Fimaa e presidente Fimaa Roma e Lazio, Maurizio Pezzetta, ha poi sottolineato come questo sia un momento del mercato da sfruttare, perché nel tempo un investimento immobiliare è un buon investimento.


Il notaio Filippo Cammarano ha parlato di successioni e donazioni, spiegando come il problema di ogni famiglia sia la sistemazione patrimoniale. Cammarano ha messo sotto la lente di ingrandimento le questioni relative alle successioni e donazioni, evidenziando le questioni più delicate attorno alle quali è necessaria estrema attenzione. Spiegando, anche, quanto sia importante un dialogo aperto tra mediatore e notaio.


Il notaio Chiara Manzo ha poi parlato di edilizia convenzionata, nuove forme di trasferimento, concessione in sanatoria, agibilità; mentre l’architetto Massimo Filice è intervenuto sul tema della regolarità urbanistica, concentrandosi sull’art.19 della legge 122 del 2010, conformità stato dei luoghi, redazione e relazione tecnica per gli atti.


Argomento delicato e importante è stato affrontato dal’avvocato Alessandro Adotti, che ha parlato di antiriciclaggio, nello specifico della pretesa di collaborazione attiva in capo ai destinatari delle norme antiriciclaggio, con riferimento al decreto legislativo n. 231/2007. 
A chiudere le relazioni, l’intervento dell’architetto Ruggero Pentrella, già Direttore regionale del Ministero per i beni e le attività culturali, che ha parlato dell’analisi e della tempistica delle procedure per gli immobili vincolati o in dubbio di vincolo.


Tanti e importanti i temi tecnici trattati nel corso del convegno. Un utile confronto tra esperti e operatori del settore, con l’obiettivo di dare gli strumenti e le indicazioni adeguate per svolgere l’attività con sempre maggiore responsabilità e professionalità, così da fornire al consumatore il miglior servizio possibile e accrescere la propria credibilità e competenza.

L'INTERVISTA AL VICEPRESIDENTE NAZIONALE FIMAA Maurizio Pezzetta

L’attuale situazione del mercato immobiliare, le prospettive per il futuro, il ruolo e la responsabilità degli agenti, ciò che serve al settore.


Qual è la situazione attuale del mercato immobiliare?

“Iniziamo dicendo che siamo partiti nel 2006 con 845mila transazioni nel settore residenziale in Italia, l’annus horribilis è stato il 2013 con 403mila transazioni, sono seguiti il 2014 con 417mila e il 2015 con 445mila. Le previsioni per il 2016 parlano di circa 500mila trasazioni. Ci troviamo nella fase di mercato in cui le transazioni sono già cominciate ad aumentare e, secondo i maggiori istituti di monitoraggio immobiliare, tra il primo e il secondo semestre del 2017 si dovrebbe verificare anche un lieve aumento dei prezzi con un trend che dovrebbe durare 9/10 anni. Attenzione però, non parliamo di aumenti che dovrebbero portare il mercato immobiliare ai livelli di un tempo, quando i prezzi aumentavano a vista d’occhio. Questo perché c’è una situazione completamente diversa e la pressione fiscale sull’immobiliare è completamente differente, in alcuni casi è addirittura triplicata. Se non intervengono normative che riportino l’utente e gli investitori ad avere un sentiment positivo verso il mercato, questo processo potrebbe essere un po’ più lungo. Però la tendenza è quella di un ritorno di fiducia verso il mercato immobiliare”.


Cosa servirebbe oggi al settore?

Togliere l’Imu o la Tasi sulla prima casa o inserire le agevolazioni fiscali sui contratti di locazione ha sicuramente dato una spinta al mercato, insieme alla maggiore facilità di accesso al credito e ai tassi bassi. Ma sono necessarie norme anche in altri ambiti. Oggi il mercato immobiliare avrebbe bisogno di una legge quadro, che vada a riguardare la complessa situazione fiscale, che renda più facile anche l’interpretazione del costo a cui si va incontro. Ad esempio, gli investitori stranieri hanno molteplici incertezze sul nostro mercato: incertezze urbanistiche, ma anche fiscali. Il mercato che si muove è l’economia che si muove. Tutti gli altri settori si mettono in moto con l’immobiliare. Forse nel momento in cui vengono fatte le norme relative al comparto dovremmo essere ascoltati un po’ di più come esperti del settore, come coloro che registrano il sentiment di quello che accade quotidianamente sul mercato”.


In quest’ottica, come deve cambiare il ruolo dei professionisti dell'immobiliare?
 
“Gli agenti immobiliari devono stare vicino al cliente dandogli assistenza con la massima professionalità. Il ruolo dell’agente immobiliare è molto importante. L’agente immobiliare non è più solo colui che mette in contatto le parti. Chi pensa di avere solo questa funzione sbaglia, perché poi c’è la legge, ci sono le sentenze della Corte di Cassazione che ci danno responsabilità. Attraverso la formazione e l’aggiornamento continuo si crea il professionista del quale l’utente non può fare a meno. Svolgendo la nostra attività in maniera veramente professionale, l’utente non considera più l’agente come un costo, ma come un valore aggiunto”.


Tra gli aspetti che un professionista del settore deve tenere in considerazione ci sono quindi l’aggiornamento e la formazione...
 
“Come federezione di categorie nazionali rappresentative nell’ambito della consulta abbiamo chiesto già due anni fa, quando sembrava che in quindici giorni avrebbero quasi cancellato la nostra professione, un aumento delle ore del corso di formazione per diventare agente immobiliare, il mantenimento dell’esame e l’aggiunta del praticantato. Abbiamo chiesto anche di introdurre un certo numero di ore annue per l’aggiornamento continuo. La categoria ha chiesto di essere riconosciuta sempre di più come categoria di professionisti nell’interesse del cittadino, del cliente, che ha diritto di avere a che fare con professionisti seri, ben identificabili, che abbiano seguito un percorso formativo di aggiornamento continuo. Da una parte siamo responsabili di tante cose, dall’altra siamo meno riconosciuti. Non ci spaventa la concorrenza, ma deve essere concorrenza preparata, deve essere concorrenza di colleghi che non ci danneggiano, ma che sono valore aggiunto per ognuno di noi in quelle sinergie che si vanno a creare”.


Quanto è importante il dialogo con le altre categorie professionali?
 
Vogliamo da sempre un dialogo continuo con le altre categorie professionali. Io sogno un mondo dove ci sia un check up immobiliare che attesti lo stato dell’immobile, per avere alla fine un’abitazione da mettere in vendita senza rischi. Un mondo dove un proprietario si renda conto che per evitare problemi è opportuno fare prima le verifiche. Noi auspichiamo la massima collaborazione con le altre categorie professionali. Siamo più che d’accordo a creare delle sinergie. Nel contempo, come federazione, abbiamo chiesto ad esempio al catasto di poter accedere alle planimetrie catastali, perché farci accedere direttamente alle planimetrie per noi sarebbe più semplice e direi più costruttivo. Noi sappiamo quali sono le nostre responsabilità, vorremmo magari avere anche qualche riconoscimento in più”.


Fonti articolo: 1. Idealista.it, 2. Idealista.it

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