Tutte le tasse sulla casa

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L'elenco completo di tutte le imposte che pesano sui proprietari: dall'Imu alla cedolare secca all'Irpef, dalle imposte di scopo alla tassa di registro sul contratto di locazione, oltre a tutte quelle che si pagano al momento dell'acquisto, Iva compresa

Cedolare secca: La cedolare secca è l'imposta sulle locazioni che, dal 2011, ha sostituito l'Irpef sui redditi da locazione, l'imposta di registro e l'imposta di bollo. Il suo importo è del 21 per cento sui redditi da locazione con canone libero e 15 per cento con canone concordato. È facoltativo adottarla.

IMU: l'Imposta Municipale Unica si paga su tutti gli immobili, ad eccezione di quelli utilizzati come abitazione principale, ed ha sostituito sia l'Ici, sia l'Irpef. Per calcolare l'importo, si parte dalla rendita catastale rivalutata (del 5 per cento) aumentata ulteriormente del 60 per cento, alla quale viene applicata l'aliquota stabilita da ciascun Comune. 

Service tax: è l'imposta che ha sostituito la Tares e serve a finanziare i servizi dei Comuni. È costituita da due componenti: gestione dei rifiuti urbani (Tari) - dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani - e la copertura dei "servizi indivisibili" (Tasi)gestiti dall'Amministrazione comunale, a carico di chi occupa fabbricati. 

Tassa di Scopo: nota anche come Iscop, l'imposta di scopo consente ai singoli Comuni di richiedere ai propri cittadini un contributo per scopi specifici, come ad esempio la realizzazione di un'opera pubblica. L'Iscop si basa sull'applicazione dell'aliquota Imu agli immobili, per una durata massima di 10 anni. Se entro i primi 2 anni l'opera prevista non è stata ancora iniziata, ilComune deve restituire ai contribuenti quanto incassato fino a quel momento.

Tefa: Il "tributo per l'esercizio delle funzioni ambientali" (Tefa) è un'addizionale sulla Tares destinata alle Province (anche se è riscosso da Comuni), che si applica in percentuale (dall'1 al 5 per cento) sull'importo della componente rifiuti della Tares.

Tassa di registro sul contratto di locazione: Quando si stipula un contratto di affitto, occorre registrarlo all'Ufficio del Registro e pagare la tassa e i bolli (a meno che non si scelga la Cedolare secca). L'imposta per i fabbricati ad uso abitativo è pari al 2 per cento del canone annuo, con un minimo di 67 euro. Chi sceglie di pagare per l’intera durata del contratto ha diritto a uno sconto, che consiste in una detrazione dall’imposta dovuta pari alla metà del tasso di interesse legale (attualmente 2,5%) moltiplicato per il numero delle annualità.

IRPEF: I redditi derivanti da locazione di immobili (affitto) sono soggetti a tassazione Irpef. Lo Stato riconosce una deduzione forfettaria, nella misura del 5 per cento (dal 1 gennaio 2013). Tale decuzione rappresenta un riconoscimento a forfait delle spese da sostenere per l'unità immobiliare. Per alcune tipologie di fabbricati e per alcune località sono previste percentuali più elevate.

IMPOSTA DI REGISTRO: L'imposta di registro si paga allo Stato al momento dell'acquisto dell'immobile ed è proporzionale al valore dell'immobile, secondo certi coefficienti stabiliti dallo Stato. Esistono varie aliquote variabili, a seconda che si acquisti da imprese o da privati e se l'immobile è prima o seconda casa. Se non ci sono agevolazioni, corrisponde al 7 per cento del valore catastale dell'immobile.

Imposta ipotecaria e catastale: È una tassa che si paga allo Stato in seguito a volture catastali e trascrizioniiscrizioni e variazioni nei pubblici registri immobiliari, in proporzione ad aliquote stabilite dallo Stato. Se si acquista da un privato, entrambe le imposte corrispondono a 168 euro, se si puo’ godere delle agevolazioni, per la prima casa. Non avendo le agevolazioni l’imposta ipotecaria corrisponde al 2 per cento del valore catastale, mentre quella di registro corrisponde al 7 per cento.

Iva: L'Iva si paga allo Stato se si acquista l'immobile da una impresa,. Esistono varie aliquote, a seconda che si acquisti come prima o seconda casa. L’aliquota a carico dell'acquirente è del 4 per cento per la prima casa, del 10 per cento per le altre abitazioni non di lusso e del 21 per cento per quelle di lusso.

Tassa sui passi carrabili: Tassa che si paga al Comune per accedere dalla proprietà privata alla strada comunale con l'automobile.

Tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche: Tributi locali che vengono applicati nelle città (esempio: ponteggi per eseguire lavori di ristrutturazione nei condomini).

Invim: L'Invim è una tassa sull'incremento di valore dell'immobile in caso di vendita. È stata soppressa dal 1 gennaio 2002.

Ivie, Imposta sul valore degli immobili all'estero: Chi possiede un immobile all'estero deve pagare ogni anno una tassa corrispondente allo 0,76 per cento del suo valore, in concomitanza col saldo dell'Irpef ed usando il modello Unico per dichiararla.

 

TRATTO DA: http://www.intrage.it/Casa/tutte_le_tasse_sulla_casa



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