Com'è fatto un impianto idraulico?

idraulico
Se ti parlo di rifacimento dell’impianto idraulico di casa tua sai di preciso di cosa stiamo parlando?

L’impianto idraulico è composto da tutti quegli elementi che gestiscono la fornitura e lo smaltimento dell’acqua all’interno di un edificio. L’acqua viene usata nei bagni, nella cucina, nella lavatrice, nella lavastoviglie…ma anche nei termosifoni. Quindi quando parliamo di rifacimento dell’impianto idraulico dobbiamo mettere prima in chiaro a quale parte dell’impianto di gestione dell’acqua ci stiamo riferendo e per farlo devi conoscere, almeno in modo indicativo, quali sono gli elementi principali di un impianto idraulico all’interno di un appartamento.

COM’È FATTO UN IMPIANTO IDRAULICO?

Il punto da cui parte il tuo impianto idraulico è chiaramente il contatore. Nei condomini, fino a qualche anno fa (in realtà fino a parecchi anni fa…), i contatori delle varie utenze venivano installati all’interno dei singoli appartamenti: nelle case potevi trovare una o più nicchie con il contatore dell’Enel, il contatore del gas e il contatore dell’acqua. Casa mia, che si trova in un condominio realizzato tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, è fatta proprio così. Ora invece i fornitori dei servizi richiedono che tutti i contatori vengano raggruppati in appositi “vani contatore” che affacciano direttamente in strada: questo serve per facilitare la manutenzione e il monitoraggio dei consumi.

Quindi il tuo contatore dell’acqua potrebbe essere sia all’interno di casa tua sia insieme a tutti gli altri direttametne sulla strada, dipende da quanto è vecchio l’immobile o se sono state fatte delle modifiche nel tempo. Tutto ciò che è a monte del contatore è di proprietà e competenza del gestore dei servizi idrici del tuo Comune, tutto ciò che è a valle è di proprietà e competenza tua.

 

L’impianto idraulico all’interno di casa tua

Una volta che entra dentro il tuo appartamento l’impianto idraulico è formato da una precisa serie di elementi. Vediamo quali sono i principali che compongono un impianto basilare. Chiaramente a seconda della dimensione del tuo appartamento e della quantità di apparecchi terminali allacciati (sanitari ma non solo…) potrebbe variare.

 

  • Il tubo di adduzione dell’acqua che arriva direttamente dal contatore
  • Una chiave di arresto, o rubinetto generale, che serve per chiudere completamente l’impianto in caso di guasti (gravi)
  • Dal rubinetto solitamente l’impianto si divide in due: un tubo va verso la caldaia per essere scaldata, un secondo tubo va direttamente verso i terminali
  • Dalla caldaia partono generalmente altri due tubi separati: uno del circuito del riscaldamento (che solitamente è chiuso: cioè l’acqua esce calda dalla caldaia e, dopo aver rilasciato il calore nei termosifoni o nei terminali che hai installato in casa, rientra nella caldaia fredda per essere scaldata nuovamente); un secondo tubo invece porta acqua calda diretta verso i terminali
  • L’impianto a questo punto può essere di due tipi: a collettore (attualmente il più diffuso) o a derivazione.
    Negli impianti a collettore ogni singolo apparecchio è collegato ad un collettore che smista l’acqua fredda e calda (ce ne possono essere più di uno in casa…) e, a seconda del tipo di terminale, riceve acqua fredda e calda (per esempio il lavabo riceve entrambe mentre il wc riceve solo la fredda).
    Negli impianti a derivazione i tubi dell’acqua calda e fredda corrono parallelamente sotto il massetto, lungo tutta la casa, a formare una sorta di circuito e man mano che lungo la strada trovano i sanitari vengono fatte delle “derivazioni” per fargli arrivare l’acqua
  • I rubinetti, da cui esce l’acqua, e i sanitari (lavabo, bidet, doccia, etc) che hanno lo scopo di raccogliere l’acqua e convogliarla verso gli scarichi
  • La rete di scarico che convoglia le acque sporche verso i punti di raccolta condominiali

 

Puoi immaginare gli impianti idraulici come delle lunghissime sequenze di tubi e diramazioni il cui unico scopo è renderti disponibile l’acqua per quei pochi centimetri che separano il rubinetto dallo scarico del sanitario. Solitamente nella rete pubblica l’acqua è a una pressione di circa 5-6 bar, mentre all’interno degli appartamenti la pressione dovrebbe essere tra i 3-3,5 bar per evitare scoppi di tubature e rumori.

  • Nonostante questa pressione di partenza superiore a quella ideale, agli ultimi piani di condomini abbastanza alti l’acqua potrebbe arrivare con potenza inferiore. In questo caso, come impianti condominiali, vengono installate delle autoclavi (una o più a seconda del numero di piani), che hanno lo scopo di garantire la stessa pressione a tutti i piani.
    Allo stesso modo non è raro, specialmente nei piani bassi, che la pressione sia eccessiva. In questi casi viene installato, dopo il contatore o il rubinetto generale, un riduttore di pressione che serve proprio a riportare la pressione dell’acqua ai valori ideali.
  • La velocità dell’acqua all’interno dei tubi, strettamente legata alla pressione, dovrebbe essere tra 0,7 e 2,0 metri al secondo. In ogni caso, per non avere rumori spiacevoli, è consigliato non superare mai gli 1,5 metri al secondo.
  • I diametri dei tubi che compongono le reti idrauliche sono misurati in pollici: 1 pollice equivale a 2,54cm.
    I diametri maggiormente utilizzati sono 1/2 pollice, 1 pollice, 2 pollici.
  • I materiali delle tubazioni possono essere di vario tipo.
    – Acciaio zincato: molto resistente ma ormai scarsamente utilizzato
    – Rame: anch’esso molto resistente, di facile e veloce posa anche se necessita di saldatura, ottime prestazioni antibatteriche
    – Materie plastiche (PE, PVC, PP): di veloce posa, leggeri, maneggievoli, garantiscono minori perdite di carico (negli appartamenti sono usati per le reti di scarico)
    – Multistrato: combinano le prestazioni di tutti i precedenti, sono ormai quelli più diffusi per gli impianti idraulici all’interno delle residenze.

 

TRATTO DA: ristrutturazionepratica.it  https://www.ristrutturazionepratica.it/guida-rifacimento-impianto-idraulico/

 

 



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