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Al momento di stipulare un contratto di locazione, proprietario e inquilino stabiliscono di comune accordo la durata dello stesso, che dovrà essere rispettata da entrambe le parti.

Al momento di stipulare un contratto di locazione, proprietario e inquilino stabiliscono di comune accordo la durata dello stesso, che dovrà essere rispettata da entrambe le parti. Durante il corso del rapporto però possono insorgere delle cause che spingano una delle parti a disdire il contratto prima della scadenza. Ecco tutto quello che è necessario sapere.

Inquilino:

1) per legge solo l'inquilino ha la facoltà di recedere  in qualsiasi momento dal contratto di locazione, e tale possibilità viene definita recesso legale del conduttore. Il recesso può essere richiesto in merito a: locazioni di tipo abitativo, locazioni di tipo commerciale e locazioni regolate da contratti di natura transitoria.

 

2) Il recesso deve essere richiesto dal conduttore sei mesi prima della data in cui si vorrebbe lasciare l'immobile, anche nel caso di contratti di natura transitoria.

3) Il conduttore dovrà inviare la richiesta di recesso per iscritto con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. La richiesta di recesso dovrà riportare: i dati anagrafici del conduttore, richiesta di soluzione anticipata, motivazione della richiesta e tempistiche di rilascio dell'immobile.

4) l'inquilino è tenuto a corrispondere i canoni di locazione fino all'effettivo rilascio dell'immobile e a tale scopo non può essere usata la cauzione versata, che dovrà essere restituita solo nel momento della risoluzione del contratto.

5) Per recedere un contratto d'affitto anticipatamente è necessario il pagamento di una tassa pari a circa 67 euro all'agenzia delle entrate. Generalmente questa spesa si ripartisce tra conduttore e locatore, ma è opportuno fare riferimento a ciò che stabilisce il contratto.

Proprietario:

1) La legge 431/98 stabilisce che il proprietario deve comunque aspettare la prima scadenza del contratto (nel caso di un contratto 4+4, i primi quattro anni) e solo allora potrà inviare con un preavviso di sei mesi dalla scadenza una lettera raccomandata. Il proprietario è tenuto a restituire la caparra, mentre l'affitto va pagato fino all'ultimo mese in cui si rimane in casa. Nel caso in cui l'inquilino rimanga in casa senza pagare l'affitto, la caparra si sconterà dal canone dovuto al proprietario.

2) La disdetta anticipata è possibile solo nei seguenti casi: se l'immobile deve essere destinato ad uso privato per se stesso, un figlio o un coniuge; se l'immobile deve essere venduto a terzi; se l'immobile per gravi problemi strutturali deve essere ristrutturato e se il conduttore non usufruisce dell'immobile senza giustificato motivo.

Fonte articolo: http://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2014/07/18/110189-come-disdire-un-contratto-daffitto-prima-della-scadenza

Scenari immobiliari: il mattone europeo fuori dalla crisi, migliore performance all'Italia

Il mercato immobiliare europeo lascia alle spalle la recessione, e chiude il primo trimestre del 2014 con un incremento del fatturato del 3%. miglior performance all’Italia con un aumento del 4%, rispetto a un 2013 particolarmente negativo. è questo il dato che emerge da uno studio di scenari immobiliari, che ha analizzato il trend di quotazioni e fatturato nei cinque maggiori paesi europei.

In occasione della presentazione del 22esimo forum di santa margherita ligure, scenari immobiliari ha segnalato che per la prima volta dopo diversi anni la tendenza in crescita  dei volumi ha coinvolto tutti i paesi, la tendenza in crescita dei volumi coinvolge tutti i paesi, compresa la Spagna. Il secondo semestre del 2014 dovrebbe chiudersi con una crescita inferiore rispetto all'andamento della prima parte dell'anno, si parla dell'1,5% nei cinque principali paesi, con un dato positivo in Italia, Francia e Spagna.

Quotazione residenziale
il settore residenziale ha conosciuto una generalizzata stabilizzazione dei prezzi, con una crescita dei valori nominali di circa l'1% a livello europeo negli ultimi sei mesi, a crescere soprattutto Germania e Inghilterra. il nostro paese è ancora in territorio negativo (-1,6% per cento in un anno). Anche nel secondo semestre 2014 qualche lieve aggiustamento verso il basso sarà ancora possibile nei paesi dell’Europa del sud con riferimento agli immobili secondati, mentre nei paesi caratterizzati da una ripresa economica più decisa, come la Germania e i paesi del nord Europa, i valori sono destinati a crescere.

Fonte articolo http://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2014/07/17/110163-scenari-immobiliari-il-mattone-europeo-fuori-dalla-crisi-migliore-performance


 

 

 

Spremere il mattone: come costruire una rendita sulla casa

Quanto mattone c'è nei patrimoni degli italiani? Quanto rende? Davvero ce n'è bisogno in queste quantità?
Plus24, il settimanale di finanza del sabato del Sole 24 Ore - www.ilsole24ore.com/plus24 - da sempre mette in guardia dai falsi miti finanziari, come quelli secondo i quali "il mattone rende sempre", "il mattone è il migliore investimento", "il mattone non tradisce mai". Calo dei prezzi immobiliari, rallentamento delle compravendite, spese di manutenzione e gestione, aumento della fiscalità sulla prima (revisione degli estimi, aumento delle tasse) e soprattutto sulle seconde case stanno colpendo l'antica passione degli italiani per gli immobili. Spesso il mattone è presente in modo eccessivo nel patrimonio di famiglie a basso reddito, come quelle degli anziani, che hanno invece bisogno di aumentare la rendita per sostenere spese impreviste o uscite necessarie a sé e ai figli. Da qui l'esigenza di "smobilizzare gli immobili": spesso i proprietari o i loro eredi vorrebbero liberarsene ma a condizione di non doverle abbandonare.


Plus24, in edicola sabato 19 luglio, affronterà il tema nell'inchiesta di copertina, analizzando quali sono i contratti a disposizione dei proprietari di case per cedere la proprietà (nuda proprietà, prestito vitalizio ipotecario nella versione pre e post riforma, "viager") mantenendosi l'uso, o per affittarle con un bonus (affitto con riscatto). Il settimanale di finanza e risparmio del Sole 24 Ore indicherà quali sono i pregi e quali i difetti di questi contratti e farà anche il punto sugli strumenti per impiegare al meglio la liquidità ottenuta con questi contratti che risulti in eccesso rispetto alle necessità immediate dei proprietari. Verranno poi indicate le migliori offerte di mutuo del mercato per comprare seconde case o nude proprietà: le caratteristiche, i costi, l'impatto della fiscalità.

Fonte articolo: http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/mercato-immobiliare/2014-07-18/spremere-mattone-come-costruire-153244.php?uuid=AbsEfS4J

 

Mutui dipendenti pubblici, cosa fare per ottenerli.

Cosa devono fare i dipendenti pubblici e statali per ottenere un mutuo? Innanzitutto, è bene ricordare che le regole relative all'erogazione del finanziamento ex Inpdap (ora Inps) sono quelle risalenti al 1° ottobre 2011. ma andiamo a vedere quali sono i requisiti, i tassi e qual è l'importo massimo che può essere richiesto.

Requisiti: la domanda può essere fatta da chi è iscritto alla "gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali" da almeno 3 anni. Non bisogna essere titolari di un'altra abitazione sul territorio nazionale, ciò vale anche per gli altri membri del nucleo familiare, ad eccezione dei genitori proprietari. Qualora il coniuge sia titolare di un immobile, se in separazione di beni, non ci sono ostacoli se l'immobile per il quale si richiede il mutuo Inpdap viene intestato solo al dipendente che non ha nessuna causa ostativa; In regime di comunione, invece, l'intestazione dell'immobile deve essere fatta ad entrambi e il coniuge si presenta come terzo datore di ipoteca.

 Importo massimo: la somma massima erogabile è pari a 300mila euro, si tratta di una cifra che può arrivare a coprire fino al 100% del valore dell'immobile, più una somma a titolo di spese accessorie che non può superare i 5mila euro. Nel calcolare l'importo massimo erogabile bisogna tener conto del limite dell'importo delle rate, che non possono superare la metà dell'imponibile netto del Cud.

Tassi: è possibile scegliere tra tasso fisso e variabile. La durata va da un minimo di 10 anni a un massimo di 30 anni e il pagamento delle rate avviene semestralmente. La perizia è a carico del richiedente e le spese di amministrazione e gestione dell'istruttoria e della pratica sono pari allo 0,50% dell'importo del mutuo richiesto. L'erogazione delle somme avviene solo se il fondo stanziato quadrimestralmente è capiente e in base alla graduatoria.

Altre caratteristiche: Si può avere accesso alle agevolazioni anche per l'acquisto di una abitazione per i figli o genitori. La polizza incendio e scoppio è a carico del richiedente e deve avere come massimale minimo una somma pari a 1 milione di euro per la parte di responsabilità civile verso terzi, il massimale per l'incendio e scoppio è legato al valore del capitale residuo da rimborsare.

Fonte Articolo: http://www.idealista.it/news/finanza-personale/mutui/2014/07/17/110165-mutui-dipendenti-pubblici-cosa-fare-per-ottenerli

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