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L'alienazione per ottenere i benefici prima casa

Approvato l’emendamento alla Legge di Stabilità 2016 che rende più facile la vendita di immobili comprati con le agevolazioni prima casa. Ecco cosa cambia.


La Legge di Stabilità 2016, infatti, così come approvata nella versione definitiva, contiene un emendamento che cambia le regole nell’obiettivo di dare una nuova spinta al mercato immobiliare.

Fino a prima dell’intervento della Legge di Stabilità 2016 in materia, per acquistare una nuova proprietà usufruendo delle agevolazioni prima casa, era obbligatorio vendere la precedente. Ora invece si ammette la possibilità di comprare la prima casa anche quando non si è ancora venduta quella vecchia, a patto di alienarla entro un anno dal nuovo rogito. Ricordiamo che i benefici prima casa consistono nell’imposta di registro al 2% del valore catastale del fabbricato o l’IVA al 4%.


Acquisto prima casa: quella precedente va venduta?
Ai più attenti peraltro non è sfuggito che la Legge di Stabilità parla di “alienazione” e non di “vendita”. Sono ammesse anche alienazioni a titolo gratuito? Per ottenere nuovamente il bonus, in questo caso, sarebbe sufficiente anche donare la prima casa al figlio per esempio.


Piano casa: tutte le novità della Legge di Stabilità 2016.
L’acquisto di una prima casa quando già se ne possiede una, va inserito in una serie di misure volte a spingere la ripresa del mercato immobiliare. In primis l’abolizione della Tasi, oltre che dell’Imu, sulle abitazioni principali.

Per quanto riguarda nello specifico le nuove regole della vendita di prima casa, restano fermi tutti gli altri requisiti per avere diritto alle agevolazioni. In particolare l’acquirente:


- non deve essere proprietario (anche in comunione) di altri immobili siti nel comune in cui è ubicato l'immobile per il quale si richiedono le agevolazioni;

- deve avere residenza nel Comu­ne in cui si trova l'immobile da acquistare o im­pegnarsi a spostarla entro 18 mesi dalla data di stipula dell'atto.


Per quanto riguarda i requisiti dell’immobile prima casa invece restano escluse le abitazioni di lusso, ovvero quelle di categoria catastale A1, A8 e A9.


Fonte articolo: http://www.investireoggi.it/fisco/vendita-prima-casa-le-nuove-regole-dal-2016-per-non-perdere-le-agevolazioni/

Soddisfazione Fiaip per la Legge di Stabilità

Soddisfazione da parte della Fiaip per le norme sulla casa contenute nella Legge di Stabilità approvata dal Senato in via definitiva.


A tal proposito, il Presidente nazionale Fiaip, Paolo Righi, ha parlato "di un primo passo in avanti per la politica economia del Governo che scommette, per la prima volta, in varie modalità sull’immobiliare per rilanciare la crescita e la ripresa economica".

 

Righi ha poi sottolineato che "con la nota di aggiornamento al Def e la legge di Stabilità per il 2016 è stata mantenuta la promessa di eliminare l'Imu e la Tasi sulla prima abitazione, così come sono state introdotte importanti decontribuzioni, agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, l'acquisto di mobili ed ecoincentivi, portando avanti così nuove misure espansive finalizzate ad accelerare la crescita". E ha aggiunto: "Si tratta di un alleggerimento della pressione fiscale sulla casa annunciato già da quest'estate, per consolidare la ripresa, in attesa del via libera di Bruxelles a tutte le clausole di flessibilità di bilancio previste dall'esecutivo per consentire il maggior disavanzo del nostro Paese".


"La legge di Stabilità segna un'importante inversione di rotta".
Secondo la Fiaip, però, la legge di Stabilità approvata dal Senato non rappresenta una strategia complessiva per il rilancio del settore immobiliare e delle costruzioni, ma segna un'importante inversione di rotta. A tal proposito, Righi ha affermato: "Un cambiamento che per essere consolidato ha bisogno nel 2016 di una riforma radicale delle norme sulle locazioni e le permute immobiliari. E' necessario rivedere la normativa vigente sulle locazione, sia in termini di tassazione, che di durata dei contratti: 'liberalizzare' e incentivare il mercato delle locazioni significa non solo soddisfare un'esigenza sociale, ma anche ripristinare le condizioni per rilanciare l'investimento immobiliare da sempre bene-rifugio per gli italiani".


Stabilità, le novità per l'immobiliare.
Nella manovra da oltre 35 miliardi di euro sono infatti svariate le novità per il settore che potrebbero consentire il risveglio degli investimenti immobiliari nel 2016, in un ritrovato clima di fiducia delle famiglie: l’esenzione totale delle tasse sulla prima casa, così come sui terreni agricoli e sugli imbullonati, il leasing immobiliare sulla "prima casa", le detrazioni Irpef con la proroga del bonus per le ristrutturazioni edilizie e gli interventi di riqualificazione energetica e, infine, il bonus mobili per le giovani coppie.


La Tasi viene abolita anche per gli inquilini che detengono un immobile adibito a prima casa e la scomparsa della tassazione locale sull’abitazione principale aiuta per la prima volta i padri o le madri separate e viene estesa  alle abitazioni concesse in comodato gratuito dai genitori ai figli. In questo caso, si prevede un importante sconto del 50%, applicabile anche quando il comodante possieda un altro immobile adibito ad abitazione principale nello stesso Comune.


Inoltre, con le nuove opportunità offerte dal leasing immobiliare viene introdotta una detrazione fino al 2020 a favore dei giovani, dimezzata per gli over 35. Le banche potranno finanziare l’acquisto o la realizzazione dell’abitazione principale, che alla fine del pagamento potrà essere riscattata o lasciata all’istituto di credito.


Per le ristrutturazioni edilizie invece lo sconto sale dal 36% al 50%, e viene confermato l'ecobonus al 65%, per le spese di riqualificazione energetica, e l’agevolazione, già prevista nel 2015, per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici per le giovani coppie.


Tra i provvedimenti approvati c’è inoltre un emendamento che consente ai liberi professionisti e alle partite Iva di accedere ai bandi che stanziano fondi strutturali dell’Unione Europea. Un'opportunità senz'altro positiva per  migliaia di piccole e medie imprese e numerosi professionisti dell’immobiliare. 


Fonte articolo: http://www.idealista.it/news/finanza-personale/fisco/2015/12/23/118602-stabilita-fiaip-bene-le-norme-sulla-casa-nel-2016-ci-sia-riforma-per-locazioni-e

Agevolazioni prima casa estesi a 12 mesi

Con la nuova Legge di Stabilità le agevolazioni fiscali della “prima casa” potranno essere essere applicate, in certi casi, anche laddove si sia proprietari di un immobile che già gode di tali agevolazioni, a patto che esso venga venduto entro un anno dal nuovo acquisto agevolato


Tale regola, entrata in vigore a partire dal 1 gennaio va a sostituire il precedente iter giuridico, che condizionava le agevolazioni alla dismissione dell’immobile “prima casa” entro il momento di stipula del nuovo contratto.

La Legge di Stabilità per il 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208) ha introdotto un nuovo presupposto applicativo dell'agevolazione “prima casa”: infatti, l'articolo 1, comma 55, aggiungendo il nuovo comma 4-bis alla nota II-bis, tariffa, parte prima, allegata al Dpr 26 aprile 1986, numero 131 (il testo unico dell'imposta di registro), in certi casi permette ora al contribuente che intenda nuovamente beneficiare dell'agevolazione “prima casa”, ma che abbia la titolarità di un diritto impediente l'avvalimento dell'agevolazione stessa, di non dover più dismettere (come accadeva fino al 31 dicembre 2015) detta titolarità entro il momento di stipula del nuovo acquisto agevolato, ma di poter effettuare detta dismissione entro un anno dalla data del nuovo acquisto agevolato. 


Addentrandosi più nello specifico, i presupposti necessari per avvalersi delle agevolazioni “prima casa” sono i seguenti:

  1. L’acquirente non deve essere “titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con le agevolazioni”;


  2. L’acquirente non deve essere “titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile da acquistare”.

 

Quelle sopra menzionate sono dunque le situazioni di “prepossidenza” tali da impedire le agevolazioni “prima casa” in un nuovo acquisto immobiliare: una situazione che può essere sbloccata dalla dismissione entro un anno nei casi in cui tale “prepossidenza” sia stata provocata da un acquisto effettuato con le agevolazioni.


Non sarà possibile, invece, godere di questo anno di tempo (successivo al nuovo acquisto) disponibile per dismettere la prepossidenza nei casi in cui essa non derivi dall’acquisto effettuato con le agevolazioni (ad esempio se si tratta di un acquisto per successione ereditaria o un acquisto mediante un contratto di compravendita non agevolato).


Fonti articolo: IlSole24Ore.com e Wallstreetitalia.com

Il boom delle surroghe nel 2015


Crif, Prometeia ed Assofin, nel loro ultimo Osservatorio sul Credito al Dettaglio parlano molto chiaro: i segnali di ripresa che erano stati evidenziati nell’ultimo scorcio del 2014 sono stati più che confermati dai primi nove mesi dell’anno che si sta per concludere e se i mutui hanno fatto registrare una crescita del 21%, a lasciare di stucco è la vera e propria impennata delle surroghe, cresciute, certamente in virtù dei tassi di interesse ai minimi storici, addirittura del 780%.



Ad alimentare positivamente il fuoco delle richieste di finanziamenti per l’acquisto presentati dalle famiglie sono stati, senza dubbio, la politica monetaria messa in atto dalla Banca Centrale Europea guidata da Mario Draghi, ma anche la riduzione dei prezzi medi rilevati nel mercato immobiliare italiano e l’aumento del redditto disponibile per ciascun nucleo familiare.


Gli investimenti nel settore delle case erano stati rimandati dagli italiani, ma ora le stelle sembrano essere nuovamente allineate in modo positivo tanto che Crif, Prometeia ed Assofin si sbilanciano con previsioni positive anche per il prossimo biennio. Andando ad analizzare nello specifico i numeri dell’osservatorio, emerge chiaramente come se il numero complessivo delle erogazioni cresce (21.3% per l’acquisto delle abitazioni e 187.1% per gli “altri mutui”), si riduce invece l’importo erogato.


Non ci si deve, però, far spaventare da questo elemento dato che, a ben guardare, è in realtà piuttosto semplice da capire; i costi delle case si sono ridotti e gli italiani hanno cominciato a riparametrare meglio le loro richieste, presentando domande di valore inferiore rispetto al passato; il 32% delle richieste totali, ancora una volta anche in virtù della grande quantità di surroghe, si trova nella fascia con importo inferiore ai 100.000 euro.


Fonte articolo: http://news.immobiliare.it/crif-nel-2015-surroghe-a-780-25001

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