Leonardo Lo Cascio

Cos'è Euribor? Perché è importante?

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L’Euribor, acronimo di EURo Inter Bank Offered Rate, è un tasso di interesse cui sono ancorati molti prodotti di origine bancaria, come i mutui. Il fixing del tasso, alle diverse scadenze, viene battuto giornalmente dall’European Money Markets Institute, un’associazione di diritto belga non profit nata nel 1999 insieme al lancio dell’Euro e domiciliata a Bruxelles. I suoi membri sono le associazioni bancarie nazionali degli stati membri dell'Unione europea. 

A che cosa serve Euribor? Viene utilizzato come tasso medio applicato da primari istituti di credito per operazioni a termine effettuate sul mercato interbancario (con controparte altri primari istituti di credito) con scadenza una, due e tre settimane, e da uno a dodici mesi. L’Euribor varia solamente in funzione della durata del prestito e non dipende dall’ammontare del capitale.

L’Euribor, quindi, è il principale tasso del mercato monetario per calcolare le rate di un mutuo variabile o di un finanziamento. Un tasso che interessa quasi tre quarti delle famiglie italiani, impegnate nella restituzione di un mutuo variabile, e oltre il 90% delle aziende che hanno chiesto un finanziamento. Cifre molto elevate, che presuppongono un flusso di denaro altrettanto importante: dall’Euribor dipendono in Europa qualcosa come 180mila miliardi di euro, mille miliardi dei quali riconducibili ai mutui.

L’Euribor, però, è anche il principale parametro di riferimento per le obbligazioni a cedola variabile su cui hanno investito gli italiani. Parliamo di bond bancari, di Cct, di Bot.

Le intenzioni dell’Emmi, nel 2017 erano quelle di dare un nuovo volto all’Euribor, per renderlo pienamente operativo entro la fine del 2019. Nell’arco di questi due anni c'è una fase sperimentale e un’altra di consultazione per poi avere il via libero definitivo dalle autorità di garanzia competenti e dare il tempo necessario alle banche per adattarsi alla nuova formula.

Che cosa può cambiare per gli investitori?

Se la riforma dell’Euribor sarà portata a termine come nelle intenzioni dell’Emmi, questo tasso non verrà più deciso dalla volontà di una cerchia ristretta di banche ma si baserà su prezzi reali di mercato, cioè sulle transazioni che davvero sono state eseguite, sul denaro dato in prestito a famiglie o ad aziende. Questo avrà delle conseguenze sui mutui ma anche sul mercato dei derivati e, a cascata, sul funzionamento delle tesorerie delle banche. Positive o negative? Il tempo lo dirà.

Tratto da: laleggepertutti.it https://www.laleggepertutti.it/172793_euribor-che-cose-e-come-sta-cambiando

 

Errori più comuni quando si compra casa

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Acquistare casa è una delle decisioni più importanti e probabilmente il principale investimento nella vita della maggior parte degli italiani e, ciononostante, si commettono con molta frequenza gli stessi errori. Comprare casa significa fare un grande sforzo economico e a volte, ci si impegna per buona parte della vita.

Per evitare errori micidiali:

1. In genere non si fanno bene i conti. In Italia, secondo vari studi internazionali, non abbiamo cultura finanziaria. L'acquisto di una casa è l'investimento più grande per molti italiani, eppure non abbiamo preparazione finanziaria adeguata per affrontarla.

2. Molti dimenticano che al prezzo dell'immobile bisogna aggiungere circa un 10% per le spese. Oltre all'iva (se la casa è nuova) o l'imposta di registro (se la casa è di seconda mano) ci sono le imposte catastali. Senza dimenticare l'eventuale caparra, che, sebbene si recuperi (non scendiamo qui nei problemi che si creano quando non si recupera), è pur sempre un esborso non di poco conto.

 

3. Non si fanno i conti sul mutuo, che comporta anche spese e imposte. L'imposta ipotecaria vale in genere il 2% dell'importo del mutuo, senza dimenticare che molte banche vogliono un'assicurazione sul mutuo, che serve per cautelarsi contro i rischi come la perdita del posto di lavoro o il decesso del contraente. È utile, ma costa, e non poco.

 4. Imposte e spese extra. L'acquirente dimentica che essere proprietari di una casa significa pagare delle spese condominiali tutti i mesi ed altri extra che possono far lievitare notevolmente il prezzo. Le case hanno bisogno di manutenzione, per non parlare delle spese comuni (facciata, antenna, ascensore, ecc.). Nel caso poi di una casa indipendente le spese sono ancora più elevate.

5. Soldi per mobili e imprevisti. Quando si fa (o si dovrebbe fare...) un bilancio preventivo, non si aggiungono le spese per i mobili e non si calcola un fondo extra per gli imprevisti che non hanno direttamente a che vedere con la casa, ma che possono mandare in crisi un bilancio familiare (come la rottura della macchina due mesi dopo aver comprato casa).

6. Non richiedere un rapporto sulla tassazione dell'immobile. Il 99% delle persone che compra casa non si informa in anticipo sulle tasse da pagare.

7. Non fare i conti con l'Euribor nei casi di un'ipoteca a tasso variabile. Se l'Euribor è ai minimi, bisogna farsi i conti anche per quando sarà ai massimi. 

8. Chiedere un mutuo con lunghe scadenze. Oltre i 25 anni non conviene comprare: calcolando tutti gli interessi la casa diventa troppo cara.

9. Fare debiti al di sopra del 30% delle proprie entrate. La Banca d'Italia consiglia che la quota del mutuo, sommata al resto dei debiti (la rata della macchina, carta di credito, prestiti personali) non sfori il 35-40% del reddito dei titolari del mutuo.

10. Chiedere garanzie a genitori, amici o parenti. Chi decide di comprare una casa dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Se la situazione si complica trascinerai altre persone nei tuoi problemi. Se in questo momento non puoi permetterti la casa, non comprartela.

11. Spesso chi compra perde il senso di cosa significa caro o economico. Bisogna cercare informazioni statistiche e confrontare i prezzi di mercato. Si possono reperire informazioni in molti modi, dall'agenzia del territorio ai rapporti della banca d'Italia, ma anche attraverso i portali immobiliari.

12. Molti comprano casa pensando che i prezzi aumentino sempre. Le ultime esperienze ci hanno insegnato che le case non aumentano sempre di valore, ma sembra che non tutti lo vogliano capire.

13. Non dare ascolto alle agenzie. In questo momento si può risparmiare attraverso un'agenzia. Negoziare si può e gli agenti lo sanno bene. Per questo possono avere più margine nel far scendere il prezzo e convincere il venditore a sconti sostanziosi.

14. Non negoziare il prezzo fino in fondo. Molti potenziali acquirenti scartano alcuni immobili perché pensano di non poter trattare sul prezzo. Prepararsi a contrattare e avere sempre a disposizione una controfferta, ma sempre dopo essersi fatti i conti. Un'altro errore è quello di accettare un prezzo a metà trattatvia per paura di perdere la casa. Se il vostro budget sono 180mila euro, per esempio, non vi muovete da lì. Se non bastano, non è la casa per voi.

15. Lasciarsi trasportare a livello emotivo. A volte comprare casa è una decisione più emotiva che razionale e l'acquisto risulta poi sbagliato. Se vi sentite stanchi o demotivati dopo mesi di ricerca, sarà più facile decidere male.
Prendetevi un tempo di riflessione.

16. Pensare che i prezzi non scenderanno e quindi precipitarsi. Non ci sono ancora dati evidenti che parlino di una ripresa dei prezzi generalizzata, ma solo alcuni dati parziali che confermano che certe zone hanno tenuto. Se il centro di Milano o Roma sono aumentati, non è detto che succeda lo stesso in periferia.

17. Speculare sulla casa. La casa dev'essere un bene d'uso. Se la compriamo per viverci è un problema relativo, dato che, per lo meno, risolve il problema dell'abitazione. Ma se la compriamo per speculare e poi le cose vanno male avremo distrutto le nostre finanze per molti anni.

18. Non considerare se vale la pena vivere in affitto. In Italia la cultura della proprietà è molto radicata. Vivere in affitto è invece un'opzione che molti neppure considerano. Fatevi i conti e pensate alle possibilità che dà l'affitto, come una maggiore facilità nel cambiar lavoro e cambiare città. Se la differenza economica tra la proprietà e l'affitto è importante, con i risparmi ci si può fare un fondo pensione.

19. Comprare una casa non è come comprare una macchina. È una decisione che può avere delle ricadute sui prossimi trenta anni, un lasso di tempo in cui può succedere di tutto: nascite, morti, divorzi, opportunità di lavoro in altri stati o in altre città.

20. Non consultare il notaio prima della firma di atti importanti come proposte di acquisto e preliminari di vendita. Per esempio, non tutti sanno che i beni provenienti da donazione sono soggetti all'azione di revoca da parte di eventuali eredi defraudati dei loro diritti. Per questo motivo molte banche non concedono un mutuo per l'acquisto di un immobile proveniente da donazione. In questo come in altri casi il parere di un esperto può prevenire da eventuali brutte sorprese.

Fonte: idealista.it https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2010/04/30/5236-i-20-errori-piu-comuni-quando-si-compra-una-casa

10 Domande che devi assolutamente fare prima di comprare casa

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La compravendita di una casa è una delle scelte più importanti che si può fare nel corso di una vita. Ecco perché prima di avventurarsi nell'acquisto è importante fare (e farsi) 10 imprescindibili domande

1) chi è l'effettivo proprietario dell'immobile? è necessario verificare che il venditore sia l'unico intestatario dell'immobile e che sulla casa non pendano ipoteche o mutui o la casa non sia coinvolta in cause giudiziarie. Anche scoprire perché il proprietario vuole vendere può aiutare nelle trattative

2) tutta la documentazione urbanistica è in regola? è importante accertarsi che tutti i documenti urbanistici siano in regola. In particolare bisogna verificare l'effettiva esistenza del permesso di costruire, che l'immobile sia effettivamente accatastato e che la planimetria catastale rispecchi la situazione di fatto. Inoltre bisogna escludere eventuali abusi edilizi e se esistono piccole difformità sanabili ad occuparsene dovrebbe essere il venditore

3) qual è l'effettiva superficie abitabile? la superficie commerciale è sempre superiore a quella calpestabile. Un appartamento di 170 m2 può avere una superficie commerciale di 150 m2

4) qual è la classe energetica? secondo le nuove regole sull'ape (attestato di prestazione energetica), il venditore è obbligato a fornire la documentazione che attesta la classe energetica dell'immobile

5) tutti gli impianti sono a norma? per gli impianti realizzati dopo il 2008 dovrà essere fornita una certificazione di conformità, per quelli precedenti basta il certificato di rispondenza

6) il venditore ha pagato tutte le spese condominali che gli spettano? nel caso qualcosa sia rimasto in sospeso, il compratore può vedersi addebitare le spese dei due anni precedenti

7) sono previsti interventi di manutenzione straordinaria? interventi di manutenzione straordinaria (come il rifacimento del tetto) possono costituire un'ingente spesa di denaro. Ecco perché è meglio accertarsi sulle spese già deliberate (che spettano a chi vende) o quelle già programmate in futuro

8) oltre al costo dell'immobile, si dovranno sostenere altre spese? se l'acquisto è stato effettuato tramite l'intermediazione di un'agenzia, bisognerà aggiungere anche la commissione dell'agente, ma anche il costo del rogito dal notaio e le tasse di compravendita

9) qual è l'ammontare della caparra? la caparra si versa al momento della firma del preliminare d'acquisto e può corrispondere al 10 o 15% del prezzo pattuito

10) quanto costa la rata del mutuo? per sostenere l'acquisto di un immobile molto spesso si accende un mutuo, per poter essere sostenibile la rata del finanziamento non deve essere superiore al 30% del reddito mensile famigliare

Fonte: idealista.it https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2014/11/26/112749-10-domande-che-devi-assolutamente-fare-prima-di-comprare-casa

Per una famiglia che cresce una casa che cambia forme e caratteristiche

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Buonasera Architetti,

22 anni fa ho comprato la casa in cui attualmente vive la mia famiglia. Da allora sono cambiate le nostre esigenze. All’epoca eravamo una giovane famiglia con 3 figli piccoli a cui volevamo dare più spazio possibile; oggi siamo rimasti solo mia moglie e la nostra figlia più piccola. I due ragazzi lavorano fuori e tornano all’ovile solo nei week end.

Le nostre esigenze ora ci portano a desiderare una zona giorno funzionale e comoda per riunire tutta la famiglia nei fine settimana, meno camere da letto (una per la ragazza e una per i figli “viaggiatori”), un comodo studio per me che porto il lavoro a casa, una lavanderia funzionale e un dispensa; entrambe facilmente raggiungibili dalla cucina, regno e territorio di mia moglie!

Per rendere felice la mia dolce metà, non guasterebbe, se possibile, realizzare un bagno in camera.

Sperando nella vostra creatività, porgo cordiali saluti.

Giovanni – Varese

01 PR partenza

Il progetto realizzato per Giovanni e la sua famiglia di “pendolari” ci ha portato a ripensare completamente gli spazi e la distribuzione delle camere. L’ampia metratura ci è stata di grande aiuto.

02 PR modifica

 

STEP 1- completamente ripensata la zona giorno. Ingresso, ripostiglio e parte della vecchia cucina vengono sostituiti da un ampio salone a vista. Quel che resta della cucina angusta e il bagno principale lasciano il posto allo studio. Allargata anche la cameretta per la massima fruibilità della piccola di casa.

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STEP 2- Anche se di difficile risoluzione, il desiderio della regina della casa viene soddisfatto ripensando completamente lo spazio lasciato dal vecchio salone e dal bagno della zona notte. Un’ampia cucina abitabile che si apre sul salone. Al servizio della cucina anche una comoda dispensa e una funzionale lavanderia. Trova collocazione anche un’ampia cabina armadio con accesso dal corridoio della zona notte. Eliminando la quarta camera da letto, più spazio per il bagno padronale.

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STEP 3 - Il bagno in camera! Ricavato nell’ampia camera da letto. Per la gioia della signora.

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