Crisi alle spalle, compravendite in aumento del 6%



"Il mercato immobiliare italiano si è lasciato alle spalle la pesante crisi degli ultimi sette anni ma la risalita sarà lenta e non priva di insidie". È lo scenario che traccia Nomisma nell'Osservatorio sul mercato immobiliare presentato oggi 25 novembre a Milano in collaborazione con Intesa Sanpaolo Private Banking.


In attesa dei dati ufficiali dell'Agenzia delle Entrate sul terzo trimestre che saranno diffusi la prossima settimana, l'istituto bolognese stima compravendite residenziali in crescita del 6% a fine anno. E prezzi delle case ancora in calo del 2,5% su base annua, ma che dovrebbero fermare la discesa dal 2016. Restano più marcati i cali delle quotazioni (e le prospettive di risalita) sul fronte uffici (-3,4%) e negozi (-2,6%).



Secondo Nomisma, "si rafforzano i segnali di miglioramento del mercato immobiliare, che si erano delineati a partire dalla seconda parte del 2014, anche grazie a un quadro macroeconomico sicuramente più favorevole, seppure non si tratti di dinamiche eclatanti". 


Viene sottolineato come le mutate condizioni congiunturali hanno fatto riemergere una domanda mai sopita ma che ha ancora bisogno di sostegno: circa il 75% delle famiglie italiane che cercano casa potrà infatti procedere all'acquisto solo grazie il sostegno economico da parte delle banche. Le condizioni macroeconomiche "indubbiamente favorevoli" non sono infatti "sufficienti per alimentare un percorso di risalita non assistita". Con la quota di transazioni senza ricorso al credito è scesa nel 2015 al di sotto del 45%.


La risposta del sistema bancario all'impennata delle richieste non è mancata. L'incremento delle erogazioni per l'istituto bolognese è risultato eclatante, "seppur di gran lunga inferiore rispetto ai dati diffusi anche da autorevoli istituzioni nel corso dell'anno".
Più nel dettaglio, "il capitale erogato alle famiglie per i mutui nei primi sei mesi del 2015, al lordo delle iniziative di portabilità, è stato di 17,3 miliardi con un incremento di 53 punti percentuali sul primo semestre del 2014 e di 34 sul semestre precedente. Per la seconda parte dell'anno le previsioni ammontano a 21 miliardi di euro". Con un progressivo consolidamento nei prossimi anni.


Nomisma sottolinea però anche che rimangono alcune incognite soprattutto legate a persistenti situazioni critiche legate al peso dei crediti deteriorati. Ma anche al rischio di "iniziative di dismissione massiva di asset immobiliari a garanzia di crediti pesantemente svalutati accentuino ancora una volta la pressione ribassista dei prezzi".


"Analizzando le 13 città monitorate – comunica Nomisma – la crescita dei livelli di attività è risultata uniforme e diffusa sia per le residenze che per gli immobili ad uso produttivo. La maggiore rigidità dei prezzi nel corso della crisi si riflette nell'andamento anticipatorio delle quantità rispetto ai valori, con un ritardo dei secondi che tende ad ampliarsi nel tempo". In ambito residenziale, "l'offerta continua a crescere nei semicentri e nelle periferie mentre si conferma stabile nelle zone di pregio e nei centri".


Anche il mercato degli affitti si conferma abbastanza uniforme in un confronto delle zone urbane ed è "interessante notare come nelle zone di pregio e nei centri la domanda di acquisto di case che non viene soddisfatta dagli immobili presenti sul mercato sembra orientarsi verso la locazione, in attesa di un miglioramento delle condizioni di accessibilità, oltre che di qualità".
Il rendimento
medio lordo annuo da locazione delle abitazioni si è attestato al 5,1% in linea con quello degli uffici (5%).
Si conferma elevato –7,3% annuo – il rendimento medio rilevato da Nomisma per i negozi.


Sul fronte "Corporate", "l'esposizione verso il sistema bancario induce a ritenere che la ripresa non possa dirsi pienamente consolidata, anche se dai numeri parrebbe robusta. Da parte degli operatori prevale un giudizio stabile rispetto alle quantità immesse nel corso dell'anno sul mercato, mentre la domanda è risultata ancora in calo, anche se non sono mancate indicazioni di assestamento. L'offerta si presenta stabile con l'eccezione dei centri città dove invece è in crescita".


In ultimo, Nomisma evidenzia come negli anni Duemila furono gli strumenti di investimento italiani ad alimentare e dare robustezza alla crescita del comparto; al momento l'Istituto bolognese non vede le condizioni per individuare "chi possa rilevare il testimone dagli operatori opportunistici esteri e dare continuità alla fase espansiva in atto".


Oggi più che mai va segnalata "una forte correlazione tra le dinamiche del settore immobiliare e le scelte allocative delle banche, per cui nel momento in cui ci dovesse essere una conferma della tendenza espansiva dal punto di vista del credito ci saranno segnali di irrobustimento della crescita per quanto riguarda il settore immobiliare". I segnali di miglioramento dati dall'aumento delle compravendite sono però da inquadrare in "una fase di incertezza che si innesta dopo una crisi molto lunga in cui le famiglie hanno pesantemente risentito della doppia ondata recessiva, e quindi la connotazione di questa nuova fase espansiva sarà la fragilità".


Fonti articolo: http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/mercato-immobiliare/2015-11-25/nomisma-crisi-immobiliare-spalle-ma-risalita-sara-lenta-compravendite-rialzo-prezzi-ancora-giu-105942.php?uuid=AC3clzgB&refresh_ce=1

http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/cuoridenari/extra/mattone-italiano-nomisma-crisi-121701-gSLAYmbZRB

 

Approvate le nuove regole a favore dei mutuatari

europa-investimenti

È stata approvata in via definitiva dal Consiglio dei Ministri la legge di delegazione europea per il recepimento di direttive europee, tra cui la n. 2014/17/Ue, la cosiddetta Mcd, Mortage Credit Directive.


Dall’estinzione anticipata del mutuo che diventa a tutti gli effetti diritto per il mutuatario, al cosiddetto periodo di riflessione per chi si accinge a stipulare, il recepimento delle direttive si pone come obiettivo di fissare regole comuni relative ai contratti di finanziamento e criteri di valutazione uniformi degli immobili a tutela di chi acquista casa.Ma vediamo nel dettaglio.


1. Valutazioni immobiliari standard - Per uniformare la determinazione del valore delle abitazioni ai fini della concessione di un mutuo si dovrà introdurre un metodo standard di valutazione immobiliare, uguali per tutti al fine di evitare discrezionalità sulla concessione del mutuo. Sarà compito dell'Osservatorio sul mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate valutare la corretta applicazione di questo metodo. 


2. Periodo di riflessione prima della stipula del contratto - Prima della stipula definitiva del contratto è prevista una pausa di riflessione di sette giorni durante la quale il mutuatario potrà valutare le diverse offerte presenti sul mercato, i diversi aspetti del finanziamento prima di decidere se siglare o meno il contratto di mutuo, al fine di prendersi il tempo che occorre per comparare le offerte sul mercato e valutare con lucidità tutte le implicazioni connesse all’indebitamento.
L’articolo 28 della direttiva Mcd prevede inoltre che le banche concedano un ragionevole termine di tolleranza ai mutuatari in difficoltà nel rimborso del credito prima di procedere alla messa all’incanto degli immobili, con la valutazione della possibilità di fissare dei paletti agli oneri che gravano sul mutuatario moroso.


3. Obblighi consulenti finanziari - I consulenti finanziari non potranno ricevere commissioni per il proprio servizio di consulenza e dovranno informare i consumatori sulla capacità di sostenere il pagamento delle rate nel tempo e sui rischi legati al mutuo e all’eventuale impossibilità a sostenere le rate.


4. Più tolleranza prima dei pignoramenti - Si tratta di uno dei capitoli più interessanti della nuova direttiva. Impone alle banche di esercitare un ragionevole grado di tolleranza prima di dare avvio a pignoramenti ed esecuzioni forzate su immobili su cui grava un'ipoteca. Inoltre viene stabilità l'esdebitazione in seguito della vendita all'asta: se in seguito all'esecuzione forzata dell'immobile rimane una parte del credito in capo alla banca, questo credito può essere cancellato.


5. Passaporto europeo - Consente agli intermediari del credito di operare nei Paesi dell'Unione in virtù di un'abilitazione concessa dall'autorità competente dello Stato di origine. Questo potrebbe portare a una maggiore concorrenza all'interno del mercato dei mutui.


6. Nessuna spesa per l'estinzione anticipata del mutuo - Come già confermato dal Governo, viene stabilita come un diritto del consumatore, perciò la banca non potrà applicare spese, commissioni, indennità o oneri per l'estinzione anticipata del debito. Nessun ripristino dunque delle penali cancellate nel 2007 grazie alla legge Bersani.


Fonti articolo: http://www.mutuionline.it/news/mutuionline-informa/00014744-dall-europa-piu-tutele-per-chi-compra-casa.asp

http://www.idealista.it/news/finanza-personale/mutui/2015/11/17/118267-direttiva-europea-sui-mutui-dalla-pausa-di-riflessione-fino-al-pignoramento-6

Istat: compravendite casa +6,2% e boom mutui

Mercato immobiliare in salute nel II trimestre: i dati diffusi dall'Istat segnalano un ritorno alla crescita delle compravendite e un boom dei mutui, che salgono di oltre il 23%. Nel dettaglio, le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari complessivamente considerate (161.357) riprendono ad aumentare, segnando un +6,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, dopo il calo del 3,6% registrato nel I trimestre.


La ripresa delle compravendite immobiliari, spiega l'istituto di statistica, appare di carattere generale, interessando tutti i comparti immobiliari, le diverse ripartizioni territoriali e tipologie di centri urbani del Paese.

L'incremento rispetto all'anno precedente è pari a +6,6% per i trasferimenti di immobili ad uso abitazione ed accessori e +1,9% per i trasferimenti di proprietà immobiliari ad uso economico.
A livello territoriale la crescita coinvolge tutte le ripartizioni, sia per il complesso delle compravendite delle unità immobiliari che per i trasferimenti ad uso abitativo ed accessori. Per entrambe le tipologie si osservano valori sopra la media nazionale nel Nord-Est (rispettivamente +10,8% e +11,8%) e nelle Isole (+8,0% e +10,0%). Nel settore economico, le variazioni positive si riscontrano solo al Centro (+16,4%) e al Sud (+2,1%); ancora in affanno il Nord-est (-0,9%), Nord-ovest (-1,3%) e soprattutto le Isole (-11,8%).


Un vero e proprio boom segnano le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche: nel II trimestre sono 88.173, con un balzo del +23,1%. In recupero tutte le ripartizioni geografiche, con variazioni sopra la media al Sud (+27,7%), nelle Isole (+27,4%) e nel Nord-Est (+23,3%).


Il I semestre 2015 si conclude, dunque, in positivo per le compravendite, i mutui, i finanziamenti ed altre obbligazioni. Le compravendite crescono per il settore immobiliare (+1,5%), grazie alla performance del settore abitativo (+1,8%) e nonostante la variazione negativa del comparto ad uso economico (-1,8%). I mutui registrano una variazione positiva del 16%, per un totale di 156.334 convenzioni.


Fonte articolo: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-10-19/casa-compravendite-crescita-6percento-e-boom-mutui-23percento-101603.shtml?uuid=ACEjQwIB&refresh_ce=1

Andamento prezzi case e compravendite 2015



L'ISTAT: II trim. 2015 prezzi case in leggero calo e compravendite in aumento.
Nel secondo trimestre 2015, sulla base delle stime preliminari dell’Istat, l'indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie sia per fini abitativi sia per investimento diminuisce dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e del 3% nei confronti dello stesso periodo del 2014. Nel primo trimestre 2015 l’Istat registrava un calo dello 0,7% sul trimestre precedente e del 3,6% a livello annuale.


L’agenzia delle Entrate la settimana scorsa ha registrato per lo stesso periodo 2015 compravendite di case in aumento dell’8,2%.

 

 

Le flessioni congiunturali e tendenziali - spiega l'Istat in una nota - sono dovute alle diminuzioni dei prezzi sia delle abitazioni nuove (-0,3% rispetto al primo trimestre 2015, -2% rispetto allo stesso trimestre del 2014) sia di quelle esistenti (-0,1% su base congiunturale, -3,5% su base annua).
“Pur persistendo un quadro di generale flessione dei prezzi delle abitazioni, continua la progressiva, seppur lenta, riduzione dell'ampiezza delle diminuzioni tendenziali, grazie soprattutto alla minore flessione dei prezzi delle abitazioni esistenti” scrive l’Istituto di statistica.


I Semestre 2015: compravendite residenziale positivo.
Nel primo semestre il settore degli immobili residenziali ha continuato in Italia il trend positivo iniziato lo scorso anno chiudendo con un totale di 211.968 transazioni (+2,9% a/a). 


L’analisi nelle grandi città del mercato immobiliare residenziale nei primi sei mesi del 2015
mette in luce un incremento generalizzato con le sole Genova e Roma caratterizzate dal segno meno (rispettivamente -7,3% e -2,9% rispetto al semestre 2014).
Dalla parte opposta spicca l’andamento di Bari, dove le compravendite sono aumentate del 23,2% e di Palermo,  che segnala un incremento del 13,9%.
Milano conferma
il suo buon andamento, come ormai avviene ormai da otto trimestri a questa parte e fa segnare +5,9%.


Un panorama generale che sembra più sereno, anche se saranno i prossimi sei mesi a decretare l’uscita dalla crisi.
“I valori si portano verso la parità - commenta Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari -. Nei prossimi trimestri potremmo vedere un ritorno in terreno positivo delle quotazioni”.
Secondo l’Istat : “la persistenza delle riduzioni di prezzo si manifesta in un quadro di significativa ripresa del mercato immobiliare residenziale in termini di numero di compravendite. Con le stime preliminari del secondo trimestre 2015 la diminuzione dei prezzi delle abitazioni rispetto al 2010 raggiunge il 14%. Alla riduzione concorrono sia le abitazioni esistenti sia le nuove, i cui prezzi sono scesi rispettivamente del 19% e dell'1,9%”.


Fonti articolo: http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/mercato-immobiliare/2015-10-02/istat-prezzi-case-calo-01percento-aprile-giugno-104258.php?uuid=ACFc1r8&refresh_ce=1

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Immobiliare-continua-ripresa-residenziale-sem-Gabetti/01-10-2015/1-A_020134964.shtml?refresh_ce-cp

http://www.geometri.cc/mercato-immobiliare-residenziale-primo-semestre-2015-con-il-segno-piu.html

 

Ripresa del mercato immobiliare: +6,8% nel secondo trimestre

Riparte il mercato immobiliare nel secondo trimestre dell'anno, che rispetto allo stesso periodo del 2014 guadagna un +6,8%. È quanto emerge dall'Osservatorio dell'Agenzia delle Entrate. Il settore commerciale segna un +10,3%, il residenziale un +8,2% e le pertinenze un +6,1%. Restano col segno meno il comparto produttivo (-8%) e il terziario (-3,8%).


In particolare, nel periodo aprile-giugno 2015 il settore residenziale ha registrato 116.514 transazioni, segnando un +8,2% rispetto alle 107.647 transazioni rilevate nello stesso trimestre dello scorso anno. La migliore performance si osserva al Nord (+10,3%), mentre al Centro e al Sud il rialzo si attesta intorno al 6%. 


Crescita al top a Torino e Palermo.
Le grandi città mostrano tutte significativi risultati di crescita: Torino e Palermo registrano rispettivamente un +16,3% e +16,1%, seguite da Firenze (+11,8%), Milano (+9,2%), Roma (+5%) e Genova (+4,4%); ripresa più modesta, invece, per Bologna (+3,2%) e Napoli (+0,5%).
Nel territorio provinciale, il primato del mercato residenziale spetta a Milano, con un rialzo di oltre il 16%, seguita da Bologna e Genova, che superano abbondantemente quota 13%, e Firenze (+10,3%). 


Ancora statico il mercato non residenziale.
Sul fronte del mercato non residenziale, rispetto allo stesso trimestre del 2014, risulta in positivo solo il settore commerciale, che con 6.719 transazioni registra un incremento del 10,3%.
Ancora in ribasso, invece, le compravendite di immobili nel settore produttivo (-8%) e in quello del terziario (- 3,8%). In particolare, il comparto produttivo risulta sostanzialmente stabile al centro, mentre registra valori negativi al nord (-8,2%) e soprattutto al sud (-16%); sul settore terziario invece pesa la performance negativa del Nord (-7,7%), che da solo muove oltre la metà del mercato, a differenza del Centro che, in controtendenza, fa segnare un deciso rialzo del 16,3%. 


Fonte articolo: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-09-24/entrate-riparte-mercato-immobiliare-68percento-vendite-secondo-trimestre-110925.shtml?uuid=ACFoTm3&refresh_ce=1

Abi e Entrate certificano la ripresa

Anche l’Associazione Bancaria Italiana e l’Agenzia delle Entrate si uniscono al coro degli esperti che, come già ha fatto Immobiliare.it con il suo Osservatorio periodico sul mercatoresidenziale italiano, certificano uno stato di salute decisamente migliore per il mattone italiano.


Secondo quanto si legge nei documenti diffusi alla stampa di settore, nel corso del 2014 le compravendite sono tornate a crescere su tutto il territorio nazionale con solo pochissime eccezioni; se a livello coplessivo l’aumento delle transazioni immobiliari è stao pari al 3,5%,  l’incremento maggiore è stato registrato da Abi e Agenzia delle Entrate a Bologna con un nettissimo + 18,5%; a seguire Genova (+15%), Roma (+13,9%) e Firenze (+13,3%).


Aumentano notevolmente, sia pur mantenendosi all’interno di una crescita percentuale ad una sola cifra, anche le compravendite di Torino e Milano (rispettivamente +5,4% e +5%) e Palermo (+4%). Fra i grandi centri, l’unico che ha visto scendere il valore percentuale è Napoli. Nel capoluogo campano l’Agenzia delle Entrate e l’Abi hanno registato un -3,7%.


La notizia ha una valenza enorme visto che, con 421.000 unità immobiliari compravendute nel corso del 2014, si inverte una tendenza al netto ribasso ormai in atto fin dal 2007. Ad influire positivamente, chiarisce ancora la nota, è stata l’entrata in vigore delle nuove norme in merito alle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Oltre a questo, gli altri fattori che hanno contribuito positivamente sono stati un ritrovato sentimento di fiducia da parte di consumatori, la diminuzione dei prezzi, la riduzione dei tassi di interesse cui sono legati i mutui e, ultimo ma non meno importante, il fatto che si fosse ormai raggiunta una soglia minima di compravendite.

Fonte articolo: http://news.immobiliare.it/abi-ed-agenzia-entrate-immobili-in-ripresa-22456

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