Approvate le nuove regole a favore dei mutuatari

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È stata approvata in via definitiva dal Consiglio dei Ministri la legge di delegazione europea per il recepimento di direttive europee, tra cui la n. 2014/17/Ue, la cosiddetta Mcd, Mortage Credit Directive.


Dall’estinzione anticipata del mutuo che diventa a tutti gli effetti diritto per il mutuatario, al cosiddetto periodo di riflessione per chi si accinge a stipulare, il recepimento delle direttive si pone come obiettivo di fissare regole comuni relative ai contratti di finanziamento e criteri di valutazione uniformi degli immobili a tutela di chi acquista casa.Ma vediamo nel dettaglio.


1. Valutazioni immobiliari standard - Per uniformare la determinazione del valore delle abitazioni ai fini della concessione di un mutuo si dovrà introdurre un metodo standard di valutazione immobiliare, uguali per tutti al fine di evitare discrezionalità sulla concessione del mutuo. Sarà compito dell'Osservatorio sul mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate valutare la corretta applicazione di questo metodo. 


2. Periodo di riflessione prima della stipula del contratto - Prima della stipula definitiva del contratto è prevista una pausa di riflessione di sette giorni durante la quale il mutuatario potrà valutare le diverse offerte presenti sul mercato, i diversi aspetti del finanziamento prima di decidere se siglare o meno il contratto di mutuo, al fine di prendersi il tempo che occorre per comparare le offerte sul mercato e valutare con lucidità tutte le implicazioni connesse all’indebitamento.
L’articolo 28 della direttiva Mcd prevede inoltre che le banche concedano un ragionevole termine di tolleranza ai mutuatari in difficoltà nel rimborso del credito prima di procedere alla messa all’incanto degli immobili, con la valutazione della possibilità di fissare dei paletti agli oneri che gravano sul mutuatario moroso.


3. Obblighi consulenti finanziari - I consulenti finanziari non potranno ricevere commissioni per il proprio servizio di consulenza e dovranno informare i consumatori sulla capacità di sostenere il pagamento delle rate nel tempo e sui rischi legati al mutuo e all’eventuale impossibilità a sostenere le rate.


4. Più tolleranza prima dei pignoramenti - Si tratta di uno dei capitoli più interessanti della nuova direttiva. Impone alle banche di esercitare un ragionevole grado di tolleranza prima di dare avvio a pignoramenti ed esecuzioni forzate su immobili su cui grava un'ipoteca. Inoltre viene stabilità l'esdebitazione in seguito della vendita all'asta: se in seguito all'esecuzione forzata dell'immobile rimane una parte del credito in capo alla banca, questo credito può essere cancellato.


5. Passaporto europeo - Consente agli intermediari del credito di operare nei Paesi dell'Unione in virtù di un'abilitazione concessa dall'autorità competente dello Stato di origine. Questo potrebbe portare a una maggiore concorrenza all'interno del mercato dei mutui.


6. Nessuna spesa per l'estinzione anticipata del mutuo - Come già confermato dal Governo, viene stabilita come un diritto del consumatore, perciò la banca non potrà applicare spese, commissioni, indennità o oneri per l'estinzione anticipata del debito. Nessun ripristino dunque delle penali cancellate nel 2007 grazie alla legge Bersani.


Fonti articolo: http://www.mutuionline.it/news/mutuionline-informa/00014744-dall-europa-piu-tutele-per-chi-compra-casa.asp

http://www.idealista.it/news/finanza-personale/mutui/2015/11/17/118267-direttiva-europea-sui-mutui-dalla-pausa-di-riflessione-fino-al-pignoramento-6

Patrimonio immobiliare e prelievo fiscale: Italia ed Europa a confronto

Si parla spesso della pressione fiscale che grava sulle spalle degli italiani proprietari di immobili, ma molto meno di quello che accade al di fuori dei confini nazionali. Qual è la situazione negli altri Paesi europei? In Germania, in Spagna, in Grecia, per esempio.

Una risposta arriva dalla recente pubblicazione Gli immobili in Italia 2015 realizzata dagli esperti dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Sogei, la società ITC del Ministero delle finanze.
Il primo dato che spicca emerge dal confronto tra l’andamento del prelievo sul patrimonio finanziario e immobiliare tra Germania, Italia, Spagna, Francia e Regno Unito negli anni 2000, 2010 e 2012.

 

Se è vero che l’Italia è stata quella che nel biennio 2010-2012 ha subito il maggiore incremento, passando dal 4,8% al 6,2%, occorre dire che, tranne in Germania, il prelievo fiscale era già molto alto nel 2010 in tutti i Paesi considerati: 6,4% in Spagna (ridotto a 6,2% nel 2012), 8,5% in Francia (praticamente immutato nel 2012 con l’8,6%) e nel Regno Unito 12% (ridotto all’11,8% nel 2012).
In tutti i Paesi esaminati l’abitazione principale è esente dall’imposta sui redditi delle persone fisiche e gode di un trattamento preferenziale per l’acquisto che include forme dirette di sussidio, deduzioni/detrazioni fiscali per gli interessi sui mutui e riduzioni di prelievo sui redditi della prima casa.
Questo trattamento fiscale di favore per la proprietà immobiliare (e per la abitazione principale in particolare) è spesso giustificato dalla natura specifica del bene «abitazione» e dalle esternalità positive che possono essere associate alla scelta di dimorare nella casa di residenza da parte del proprietario.

Discorso interessante anche per quanto riguarda la deducibilità fiscale dal valore imponibile degli interessi sui mutui ipotecari contratti per l’acquisto della casa.
Per esempio, Germania, Grecia, Francia e Regno Unito non prevedono, oggi, alcun sistema di agevolazione fiscale sui mutui contratti. In Belgio, interesse e spese possono essere dedotti fino a un tetto massimo di 2.770 euro per i primi 10 anni e di poco più di 2.000 euro in seguito. In Olanda gli interessi sui mutui ipotecari possono essere interamente deducibili in regime di tassazione personale del reddito, mentre l’Estonia, pur consentendo un limite generale per la deducibilità fissato a 1.920 euro, si è verificata una stretta considerando che fino al 2013 l’importo deducibile era molto superiore (circa 3.200 euro).


Fonte articolo: http://www.geometri.cc/il-prelievo-fiscale-sulla-casa-tra-italia-ed-europa-cosa-cambia.html



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