Affitti più facili, ecco come registrare un contratto di locazione online senza fare code

Dal 3 febbraio 2014 è stato introdotto un nuovo modulo telematico per registrare un contratto di locazione e per richiedere l'opzione o la revoca della cedolare secca: il modello RLI (Registrazione Locazioni Immobili). Da aprile 2014 la procedura ha sostituito il modello 69, che continuerà ad essere usato per la registrazione dei contratti di comodato d'uso. Mentre, un comodato fittizio al pari di un contratto in nero rientra nell'ambito del modello Rli.

Il nuovo modello è scaricabile con le istruzioni per la compilazione dal sito dell'Agenzia delle Entrate. E se il privato deve registrare un contratto di affitto e non vuole recarsi in ufficio può seguire il nuovo video-tutorial delle Entrate, caricato sul canale YouTube dell'Agenzia delle Entrate, che spiega come fare: basta utilizzare il software messo a punto, che consente di registrare online i contratti di locazione e affitto di beni immobili in modo semplice e veloce, direttamente dal proprio computer e senza fare inutili code. Il nuovo modello Rli per la richiesta di registrazione del contratto è stato introdotto nell'ambito del pacchetto semplificazioni del 3 luglio scorso.


 La procedura
Con pochi click, infatti, oggi è possibile registrare un contratto d'affitto di un appartamento. Il software Rli permette di registrare locazioni a uso abitativo, non abitativo, commerciale e i contratti di affitto dei terreni. Per utilizzarlo basta autenticarsi sul sito delle Entrate inserendo le credenziali di accesso ai servizi web, compilare il modello, allegare la copia del contratto e inviarlo. Anche il pagamento delle imposte di registro e di bollo avviene direttamente online, tramite addebito sul conto corrente. Il contratto di locazione dovrà comunque essere conservato, in originale, insieme alla ricevuta di avvenuta registrazione rilasciata dai servizi telematici e a quella di addebito in conto corrente nel caso siano dovute le imposte.
Per usufruire dei servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate, bisogna solamente registrarsi al sito e richiedere il codice Pin che sarà inviato via posta a casa, altrimenti ci si può rivolgere agli intermediari abilitati.

Il modello
Il nuovo Rli è composto dal quadro A per la compilazione dei dati generali come la tipologia del contratto, la data di stipula e la durata della locazione, la sezione dedicata agli adempimenti successivi (proroga, cessione e risoluzione), i dati del richiedente, del rappresentante legale. Il quadro B contiene i soggetti del contratto, locatori e conduttori e tutte le loro coordinate mentre il quadro B e D contengono rispettivamente i dati dell'immobile e il regime fiscale della cedolare secca.

La presentazione
La nuova dichiarazione sarà scaricabile dal sito dell'Agenzia delle Entrate a cura dell'intestatario dell'immobile o da un suo delegato e dovrà contenere in allegato la relativa documentazione (rigorosamente in formato .tif, .tiff e .pdf). Ma in alcuni casi si potrà accedere a un'ulteriore semplificazione inviando il modulo senza allegare il contratto. E ciò nel caso di un numero di locatori e conduttori rispettivamente non superiore a tre; quando si registra la locazione di una sola unità abitativa ed un numero di pertinenze non superiore a tre; quando il contratto contiene esclusivamente la disciplina del rapporto di locazione e senza ulteriori pattuizioni; tutti gli immobili devono essere censiti con attribuzione di rendita; e infine quando il contratto è stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell'esercizio di un'impresa, arte o professione.
Il modello Rli, comunque, può essere consegnato anche su carta con allegato il contratto direttamente a un ufficio dell'Agenzia delle Entrate.

La cedolare secca
Inoltre è possibile indicare l'opzione della cedolare secca nel quadro D del modello Rli, sia se avviene in sede di registrazione del contratto di locazione, sia se avviene successivamente. Con il nuovo modello, infine, il locatore può revocare la cedolare secca per ciascuna annualità contrattuale successiva a quella in cui è stata esercitata l'opzione entro il termine previsto per il pagamento dell'imposta di registro relativa all'annualità di riferimento. La rinuncia alla cedolare secca, infatti, comporta il pagamento dell'imposta di registro per l'annualità di riferimento e per quelle successive.
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Fonte articolo: http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/mercato-immobiliare/2014-07-22/affitti-facili-ecco-come-153152.php?uuid=AbmQ9g5J



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