Timidi segnali di ripresa, mentre resta alto il fabbisogno abitativo.

L'osservatorio ance sul settore delle costruzioni ha dedicato un focus alla casa, protagonista nei primi mesi dell'anno 2014 di una timida ripresa, in termini di compravendite e di mutui. A frenare il rilancio è l'enorme imposizione fiscale, cresciuta in soli tre anni del 200% e preoccupa "la recente decisione della BCE di escludere il settore immobiliare dai potenziali beneficiari del nuovo programma di immissione di liquidità". mentre resta alto il fabbisogno di abitazioni delle famiglie dopo otto trimestri di cali tendenziali, nel primo trimestre dell'anno è aumentato del 4,1% il numero di abitazioni compravendute. Secondo l'agenzia delle entrate, la performance migliore spetta ai comuni capoluogo, cresciuti dell'8,8% rispetto al primo trimestre del 2013

E politiche a sostegno del credito
Le famiglie sono state oggetto di un forte razionamento dell'offerta di mutui che hanno portato ad un crollo di 117 miliardi di finanziamenti dal 2007. Solo nei primi mesi dell'anno in corso si sta assistendo ad una crescita dei finanziamenti, sostenuti da politiche nazionali come il plafond casa e il fondo per l'acquisto dei covered bond (che ha già erogato 855 milioni in quattro mesi) che, secondo l'ance, hanno avuto il merito di riattivare la concorrenza nel mercato dei mutui residenziali alcuni istituti bancari hanno lanciato programmi finalizzati a migliorare la commercializzazione dei asset invenduti delle imprese.

Decisione bce "incomprensibile"
Nel piano generale di sostegno al mercato del credito, non è comprensibile la recente decisione della Bce di escludere il settore immobiliare dai potenziali beneficiari del nuovo programma di immissione di liquidità "appare incomprensibile ed in evidente contrasto con quanto affermato dal governatore della banca d'Italia nel corso dell'assemblea annuale"

Imposizione fiscale
Non aiuta certamente la forte imposizione fiscale che grava sulla casa. Dal gettito ICI del 2011 pari a 9 miliardi si è passati in tre anni a un prelievo di imu e tasi stimato per quest'anno in circa 25 miliardi, con un incremento di quasi il 300% nel triennio.

Fabbisogno abitativo
Nel nostro paese è peraltro ancora elevato il fabbisogno abitativo. La domanda è sostenuta dalla crescita della popolazione e soprattutto dal numero di famiglie. La popolazione, tra il 2004 e il 2011, è cresciuta dell'1,6%. Il ritmo di crescita delle famiglie è stato più sostenuto: nello stesso periodo sono aumentate del 9%, con una crescita media annua di 316.000 unità, a fronte di una messa in cantiere di sole 228.000 nuove abitazioni.

Dal confronto tra abitazioni messe in cantiere e nuove famiglie emerge un indicatore di fabbisogno potenziale complessivo di circa 700.00 abitazioni.

Fonte articolo: http://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2014/07/09/109997-focus-casa-ance-timidi-segnali-di-ripresa-mentre-resta-alto-il-fabbisogno



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