Morosi sfrattati: l’aumento è preoccupante

I sindacati Cgil e Sunia hanno pubblicato il rapporto sugli sfratti riferito all’anno 2013. La situazione e risultati appaiono piuttosto complessi e allarmanti: l’89% del totale è avvenuto, infatti, per morosità. Tradotto in numeri, vuol dire che ben 65.302 procedure di sfratto sono state causate dalla mancanza di pagamento del canone di locazione, una cifra preoccupante se confrontata a quella registrata nel 2012, ossia 60.244.

In moltissime province italiane il tasso di aumento degli sfratti di inquilini morosi supera il 20%: a Catania si è arrivati al 26%, a Napoli al 22% e La Spezia addirittura al 43%.

La provincia che registra il più alto tasso di sfratti per morosità è Roma: nella Capitale le pratiche del 2013 sono state 7.042, vale a dire il 14% in più rispetto al 2012. Seguono i grandi centri di Milano e Napoli.

Su tutto il territorio nazionale, l’anno scorso, sono state portate a termine 73.385 pratiche di sfratto, l’8% in più rispetto all’anno prima.

Ma ad aumentare non sono stati solo gli sfratti per morosità, ma anche le richieste di esecuzione tramite un ufficiale giudiziario, cresciute del 6,70%; ancora di più sono cresciuti quelle effettivamente eseguite con l’ausilio di un ufficiale (+12%).

I sindacati che hanno stilato il rapporto hanno subito lanciato un appello per far sì che si accelerino i tempi per progetti concreti di edilizia sociale e di riqualificazione di aree urbane che potrebbero diventare alloggi popolari. Inoltre, si è richiesta una modifica alla legge che regolamenta gli affitti, con un occhio all’abbassamento dei canoni e all’aumento dell’offerta; ma  si è anche chiesto un fondo statale messo a disposizione degli inquilini in difficoltà con il pagamento dell’affitto.

Fonte articolo: http://news.immobiliare.it/morosi-sfrattati-laumento-e-preoccupante-18841



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