Applicazioni del bambù

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https://www.hypeness.com.br/2014/09/6-tipos-de-construcao-amigas-do-ambiente-que-estao-voltando-a-ser-tendencia/

 

È stato introdotto relativamente da poco ma ormai è conosciuto ed apprezzato per le sue molteplici qualità: elastico, leggero ma resistente, dal portamento raffinato ed elegante, ecologicamente sostenibile e dall’impiego multifunzionale.

Il Bambù (Bambuseae) nome generico di sempreverde arbustivo, comprendente un’ampia (oltre 1250 specie e 68 generi) famiglia appartenente alle Poaceae, viene scelto sempre più frequentemente per la progettazione di eterei giardini ed è utilizzato, oltre che nel paesaggio progettato contemporaneo, per un’infinità di usi: dalla cucina, poiché i germogli sono un alimento ricco di proteine e molti sali minerali, al design, per approdare al mondo delle costruzioni, passando anche per la medicina orientale. 

Culturalmente viene considerato nella tradizione religiosa delle Filippine un elemento legato alla creazione, mentre in Giappone è elemento sacro, secondo solo al pino. La medicina indiana ne fa uso tramite l’estrazione del Tabascir, concrezione silicea all’interno delle canne, che ha proprietà rinvigorenti e antiossidanti, così come la cosmetica lo utilizza estraendone la linfa dalle proprietà emollienti.

La sua versatilità è data soprattutto dalle sue caratteristiche materiche ed organiche; Il suo elevato potere di assorbimento di anidride carbonica, la rapidità di propagazione per rizomi, la sua rusticità ne fanno un ottimo elemento vegetale copri suolo, potenzialmente utilizzabile anche in quelle situazioni di dissesto idrogeologico. Il suo impiego potrebbe infatti anche essere esteso in ambienti inquinati sia atmosfericamente che nel suolo, come versanti di discariche o aree da bonificare, essendo specie robusta, in grado di tollerare anche, per alcune varietà, temperature molto rigide (fino a -30°), così come molto resistente ad attacchi di insetti e funghi.

Nei giardini si deve citare l’imponente Bambouseraie di Prafrance poco distante da Nimes nel sud della Francia, parco tematico esteso su 12 ettari in cui si può osservare varietà e dimensioni differenti di questa erbacea speciale. Forse però l’immagine più conosciuta per una foresta di bambù è quella spettacolare di Sagano a Kyoto, in cui un sentiero si avventura nel fitto delle imponenti canne.

Focalizzando invece l’attenzione sulle realizzazioni architettoniche in giro per il mondo, soprattutto asiatico, a Bali, Indonesia è stato progettato e realizzato dalla Green School, un interessante villaggio ecologico interamente costruito con il bambù: edifici e un ponte dimostrano la sua duttilità.

Il Vietnam è un altro paese in cui poter apprezzare “esperimenti” di architettura con il bambù: due esempi da citare sono sicuramente il Bambu Wing e il Water and Wing Cafè, entrambi realizzati interamente con strutture di bambù e poggiati elegantemente sull’acqua. La cattedrale in bambù costruita in Colombia dall’architetto Simon Velez, realizzata il sole 5 settimane e con un budget di soli $30.000 dimostra infine come questo materiale potrebbe essere fondamentale per architetture di emergenza in paesi in cui si rendano necessari interventi rapidi ed economici.

È infatti nel campo delle costruzioni che dimostrata la sua maggiore resistenza, in trazione e compressione rispetto a quella del legno, maggiore trazione di quella dell’acciaio, maggiore in compressione di quella del calcestruzzo, utilizzato sia come struttura portante per edifici fino a due piani, che per le impalcature, come condotta per le acque, soprattutto per l’irrigazione di orti e risaie, o trasformato in truciolato ed in parquet per interni. Il Wood Plastic Composit, per citarne solo uno, materiale non ancora presente in Europa, assembla il 30% di plastica PE ad un 60% di bambù e relativi additivi, per un prodotto finale molto resistente ed utilizzabile soprattutto in esterni.

 

tratto da https://www.architetturaecosostenibile.it/materiali/bambu/applicazioni-bambu-giardini-324/



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