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Per gli inquilini, il fondo morosità incolpevole sarà immediatamente operativo

Gli inquilini che vivono condizioni di disagio economico e hanno difficoltà a pagare il canone potranno tirare un respiro di sollievo. La corte dei conti ha infatti dato il proprio parere positivo sul fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Lo strumento istituto dal governo sarà quindi immediatamente operativo. A dirlo è stato lo stesso ministro delle infrastrutture maurizio lupi in audizione alla camera.

Rispondendo ad una question time alla camera, Lupi ha infatti affermato che "la corte dei conti ha approvato il decreto relativo al fondo istituto dal governo destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Una volta in gazzetta ufficiale, il decreto sarà immediatamente operativo e la dotazione 2014, pari a circa 100 milioni di euro, sarà disponibile"

Il ministro ha poi spiegato che il provvedimento è destinato agli inquilini che vivono in condizioni di disagio economico, che hanno perso il proprio lavoro a causa della crisi e non sono quindi in condizioni di pagare l'affitto.

Fonte articolo: http://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2014/07/03/109889-lupi-il-fondo-morosita-incolpevole-sara-immediatamente-operativo

Riforma del Catasto, il ruolo strategico dell'Anagrafe Immobiliare Integrata

Mirco Mion, presidente Agefis: l'anagrafe integrata “può essere un utile strumento operativo nella fase di creazione del nuovo catasto fabbricati” e “può rappresentare il mezzo, in possesso degli enti locali, per poter gestire il territorio in modo sempre più efficace”

Nel panorama delle notizie sulla riforma del catasto - con il primo decreto attuativo sulle commissioni censuarie esaminato in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 20 giugno    scorso, si parla poco dell’Anagrafe Immobiliare Integrata, che però potrà essere un tema caldo dei prossimi decreti legislativi.

Sul tema interviene il presidente di Agefis (Associazione dei geometri fiscalisti), Mirco Mion, con un articolo dall'approccio non polemico ma collaborativo e fattivo, pubblicato oggi sul Quotidiano del Fisco del Sole 24 Ore, e che riportiamo.

L'ANAGRAFE IMMOBILIARE INTEGRATA COME ELEMENTO STRATEGICO DELLA RIFORMA.Ora che l'operazione catasto ha preso il via con il primo decreto attuativo sulle commissioni censuarie varato dal Governo, appare assolutamente necessario riconsiderare l'anagrafe immobiliare integrata come elemento strategico di tale riforma.

Il primo testo normativo in cui si fa riferimento alla necessità di costituire un'anagrafe dei beni immobiliari è il Dlgs del 30 luglio 1999, n. 300, in particolare all'articolo 64, interamente dedicato all'agenzia del Territorio. In questo contesto l'anagrafe immobiliare integrata voleva essere un archivio informatizzato dei beni immobili costituito e gestito dal Territorio, che attestava - ai fini fiscali - lo stato di integrazione dei suoi archivi amministrativo-censuari, cartografici, planimetrici e di pubblicità immobiliare.

Passano però più di dieci anni e solo con il Dl del 31 maggio 2010, n. 78 il legislatore torna a occuparsi del tema con l'articolo 19. In questo testo, infatti, viene indicata nel 1° gennaio 2011 la data-obiettivo per l'attivazione, la costituzione e la gestione dell'anagrafe.

La mansione dell'anagrafe immobiliare integrata dovrebbe essere quella di fornire un efficace supporto alla fiscalità immobiliare, per individuare correttamente gli immobili, la relativa base imponibile e il soggetto titolare di diritti reali, in quanto soggetto passivo d'imposta. Inoltre, dovrebbero essere promossi servizi di consultazione integrata, per permettere a istituzioni, professionisti e cittadini di avere a disposizione - in un'unica soluzione – le informazioni catastali (come ubicazione, consistenza, rappresentazione grafica e valore fiscale) e quelle di pubblicità immobiliare (titolarità di diritti reali, ipoteche, eccetera) in modo più immediato di quanto possa avvenire con le distinte modalità di visura. Inoltre, tra i compiti dell'anagrafe dovrebbe esserci quello di attestare, ai fini fiscali, lo stato di integrazione delle banche dati disponibili presso l'Agenzia, per ciascun immobile.

A differenza di quanto prescritto nel Dl 78/2010, l'attivazione dell'anagrafe è poi avvenuta in via sperimentale solamente a partire dal 26 luglio 2012, e presso 117 Comuni individuati sulla base dell'attuale livello di integrazione delle banche dati.

Occorre quindi individuare e potenziare le indicazioni che emergono all'interno della cornice della legge delega per la riforma fiscale (legge 11 marzo 2014, n. 23) in materia di riforma del catasto, e che portano necessariamente a dover rivalutare questo "archivio" nella chiave del decentramento delle funzioni catastali. L'articolo 2, comma 1, lettera a), della delega impone il coinvolgimento dei Comuni - ovvero delle associazioni o unioni di Comuni – nel cui territorio sono collocati gli immobili, assicurando il coordinamento con il processo di attivazione delle funzioni decentrate. Il concetto di decentramento è ulteriormente e fortemente marcato dalla lettera e) e prevede di "valorizzare e stabilizzare le esperienze di decentramento catastale comunale già avviate in via sperimentale, affinché possano costituire modelli gestionali flessibili ed adattabili alla specificità dei diversi territori, nonché semplificare le procedure di esercizio delle funzioni catastali decentrate".

Nella fase di implementazione dell'anagrafe in linea con quanto previsto dalla delega, un contributo decisivo potrà arrivare da quei soggetti esperti che possano coadiuvare gli organi dell'Agenzia e dei Comuni per mappare e alimentare la banca dati. Ciò in qualche modo è già indicato al comma 3, lettera c), dell'articolo 2 dove si menziona la possibilità di «prevedere per l'agenzia delle Entrate la possibilità di impiegare mediante apposite convenzioni, ai fini delle rilevazioni, tecnici indicati dagli ordini professionali…».

L'anagrafe immobiliare integrata, infatti, può caratterizzarsi, in questo contesto di rinnovamento, in maniera duplice. Da un lato può essere un utile strumento operativo nella fase di creazione del nuovo catasto fabbricati, mentre, dall'altro, può rappresentare il mezzo, in possesso degli enti locali, per poter gestire il territorio in modo sempre più efficace, avendo sempre sotto controllo tutti i dati catastali e ipotecari.

Fonte Articolo: http://www.casaeclima.com/ar_18697__ITALIA-Il-parere-di...-catasto-anagrafe-agefis-Riforma-del-Catasto-il-ruolo-strategico-dellAnagrafe-Immobiliare-Integrata-.html

 

Immobiliare: il governo allunga la vita ai fondi in scadenza, proroga alla fine del 2017

 Finalmente le società di gestione immobiliare che hanno fondi quotati in scadenza possono dormire sonni tranquilli ed evitare di dover immettere sul mercato gli immobili dei propri prodotti in un periodo di prezzi in flessione: secondo quanto scrive la Repubblica-Affari&Finanza, l’ultimo decreto Renzi ha varato una norma molto attesa. Potrà infatti essere estesa fino alla fine del 2017 la durata dei fondi immobiliari in scadenza ma soltanto per le società che decideranno di avvalersene e patto che l’assemblea dei soci di ogni singolo fondo ratifichi questa decisione.

Sarebbero circa cinque miliardi di euro gli immobili che andrebbero sul mercato da qui a fine 2016, per un totale di venti fondi in scadenza. Per i sottoscrittori, che si vedrebbero comunque d’autorità (meglio dire per decisione del fondo) prolungato il periodo d’investimento, c’è la presa d’atto dell’impossibilità di rientrare momentaneamente in possesso del proprio capitale. D’altra parte, la decisione del fondo di prolungare la sua durata potrebbe rivelarsi un fatto positivo perché così i sottoscrittori eviterebbero probabilmente di portare a casa una netta minusvalenza sul capitale originario investito. Certo, sono saltate tutte le ottimistiche previsioni sulla crescita dei valori immobiliari fatte nei momenti di boom nella prima metà del primo decennio del secolo.

Ci si è invece ritrovati in Italia con un declino immobiliare che per entità, proporzioni e durata, era del tutto imprevisto. Comunque anche le società di gestione del risparmio si sono dimostrate poco previdenti perché non hanno venduto se non in minima parte asset quando il mercato filava per il verso giusto.

Fonte articolo: http://www.ilghirlandaio.com/top-news/113379/immobiliare-il-governo-allunga-la-vita-ai-fondi-in-scadenza-proroga-alla-fine-del-2017/

Morosi sfrattati: l’aumento è preoccupante

I sindacati Cgil e Sunia hanno pubblicato il rapporto sugli sfratti riferito all’anno 2013. La situazione e risultati appaiono piuttosto complessi e allarmanti: l’89% del totale è avvenuto, infatti, per morosità. Tradotto in numeri, vuol dire che ben 65.302 procedure di sfratto sono state causate dalla mancanza di pagamento del canone di locazione, una cifra preoccupante se confrontata a quella registrata nel 2012, ossia 60.244.

In moltissime province italiane il tasso di aumento degli sfratti di inquilini morosi supera il 20%: a Catania si è arrivati al 26%, a Napoli al 22% e La Spezia addirittura al 43%.

La provincia che registra il più alto tasso di sfratti per morosità è Roma: nella Capitale le pratiche del 2013 sono state 7.042, vale a dire il 14% in più rispetto al 2012. Seguono i grandi centri di Milano e Napoli.

Su tutto il territorio nazionale, l’anno scorso, sono state portate a termine 73.385 pratiche di sfratto, l’8% in più rispetto all’anno prima.

Ma ad aumentare non sono stati solo gli sfratti per morosità, ma anche le richieste di esecuzione tramite un ufficiale giudiziario, cresciute del 6,70%; ancora di più sono cresciuti quelle effettivamente eseguite con l’ausilio di un ufficiale (+12%).

I sindacati che hanno stilato il rapporto hanno subito lanciato un appello per far sì che si accelerino i tempi per progetti concreti di edilizia sociale e di riqualificazione di aree urbane che potrebbero diventare alloggi popolari. Inoltre, si è richiesta una modifica alla legge che regolamenta gli affitti, con un occhio all’abbassamento dei canoni e all’aumento dell’offerta; ma  si è anche chiesto un fondo statale messo a disposizione degli inquilini in difficoltà con il pagamento dell’affitto.

Fonte articolo: http://news.immobiliare.it/morosi-sfrattati-laumento-e-preoccupante-18841

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