Giancarlo Quassia

la luminosità e una posizione comoda sono le caratteristiche di una casa che fa innamorare

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Il processo di ricerca e selezione della casa da acquistare viene spesso associato a un periodo impegnativo e complicato; spesso però la scelta è guidata da veri e propri “colpi di fulmine”. Per questo Immobiliare.it (https://www.immobiliare.it) ha chiesto a un campione di 6 mila proprietari utenti del sito quali fossero gli aspetti che più di tutti li hanno fatti innamorare della propria casa. Al primo posto in assoluto quasi un intervistato su due (49,5%) ha indicato la luminosità degli internicome la caratteristica che lo ha fatto propendere per il sì. Quasi a pari merito gli italiani dichiarano di essersi innamorati del quartiere in cui è inserita l’abitazione (49,3%), anche in virtù della vicinanza con i propri punti di riferimento (42,6%).

Una scelta più di testa che di pancia

Nella storia d’amore con la casa che, si spera, li ospiterà per tutta la vita, gli italiani si lasciano guidare più dagli aspetti razionali che emozionali. Dall’indagine emerge infatti che il 46,6% del campione intervistato è d’accordo col dare maggior peso alle questioni concrete, come il costo, la metratura e la comodità della posizione. Il 45,9% lascia aperto uno spiraglio di emotività, dichiarando di voler sentire “suo” l’immobile, ma non prima di aver effettuato una valutazione economica. Gli eterni romantici rappresentano solo il 7,5% del campione, che dichiara di farsi guidare soprattutto dall’istinto e dalle emozioni. Inaspettatamente, all’interno di questa piccola percentuale, prevalgono i rispondenti uomini (7,7% contro il 6% delle donne).

Quando l’acquisto si fa in coppia

Se scegliere una casa è difficile, farlo in due potrebbe esserlo ancora di più. Eppure secondo gli intervistati la selezione è un processo da affrontare uniti e in cui dividersi parimenti tutte le responsabilità (62,4%). Poco meno di uno su dieci è convinto che, nonostante le valutazioni siano un affare di coppia, sia solo uno dei due a prevalere nella scelta finale (9,9%).

Più si scende a Sud più la scelta della casa da comprare diventa un affare di famiglia…allargata: al Nord solo il 16% crede che nel processo venga richiesta anche l’opinione dei genitori della coppia, al Centro la percentuale sale al 19,4% e supera il 21% al Sud.

Una casa car-friendly

Per gli uomini che hanno comprato casa, l’amore per il proprio immobile non ha fatto loro dimenticare quello per i motori. Mantenendo in comune con le donne le prime quattro caratteristiche più apprezzate della casa (luminosità, quartiere, posizione vicina ai propri punti di riferimento e terrazza), il 22,7% del campione maschile ha indicato l’ampia possibilità di parcheggio come una delle cose che più ama del proprio immobile. Per le donne, invece, il quinto posto è occupato dallo stabile e dagli spazi comuni, che hanno fatto innamorare il 18,7% delle signore. 

La casa ideale per gli italiani e’ un trilocale

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  • La casa ideale: ecco cosa c’è nel cuore degli italiani
  • Casa.it delinea la tipologia di casa preferita dagli italiani: il trilocale con due bagni in vetta alla classifica

In occasione del nostro concorso Vinci la casa dei tuoi sogni con Casa.it, abbiamo analizzato le preferenze dei nostri utenti delineando le caratteristiche della casa dei sogni.

La ricerca è stata condotta sulle scelte degli utenti su immobili di un valore compreso tra i 200.000 e i 300.000 euro e sulle categorie tipiche di un immobile come tipologia, metratura e caratteristiche.

La casa ideale è un trilocale con due bagni.

Sul podio della classifica della tipologia di immobile preferita dagli italiani, svetta l’appartamento con il 55,25% delle scelte. Netta la preferenza per i trilocali che con il 34,38% delle scelte si rivela al top della ricerca. Tra i sogni degli italiani ci sono anche appartamenti più grandi come i quadrilocali, scelti dal 27,62% degli utenti.

Le ville occupano il secondo posto della classifica con il 15,51% delle scelte, mentre le case indipendenti sono al terzo posto con un 7,64% delle scelte.

Per quanto riguarda i metri quadri, gli italiani prediligono metrature più o meno contenute fino a 90 metri quadri (38,53%). Seguono poi tagli più grandi compresi tra 91 mq e 120 mq per il 35,55% delle scelte e tra i 121 e i 150 metri quadri per il 16,88% delle scelte.

Nella casa ideale degli italiani c’è il doppio bagno.

Una delle caratteristiche principali delle ricerche degli utenti di Casa.it è la possibilità di avere una casa con due bagni: se il 41,68% delle scelte è ricaduta sul singolo bagno, il 52,51% ha espresso una preferenza per immobili dotati di doppio bagno.

Fonte: Casa.it http://blog.casa.it/2017/07/21/la-casa-ideale-e-un-trilocale/

 

Mutuo: ecco quanto tempo serve per ottenerlo

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Ecco la ricerca di Facile.it e Mutui.it, che hanno seguito l’iter di un campione di quasi 1.800 pratiche concluse fra il 2016 ed il 2017, dalla prima richiesta di informazioni fino all’effettiva erogazione il sole sorge e tramonta 134 volte, ovvero servono circa 4 mesi e mezzo.

L’analisi ha evidenziato che esistono differenze importanti nei tempi sia in base alla tipologia di mutuo richiesto – si oscilla fra i 115 giorni del finanziamento per liquidità ai 140 di quello legato alla surroga, in assoluto il più lento – sia in base alla regione in cui si presenta la richiesta di mutuo.

Le più veloci e le più lente

Secondo i dati elaborati da Facile.it e Mutui.it, se si osservano le sole pratiche legate all’acquisto della prima casa, la regione in cui gli aspiranti mutuatari devono aspettare più a lungo è l’Umbria con un tempo medio, fra la prima richiesta di informazioni e l’effettiva erogazione, di ben 153 giorni. Appena sotto la soglia dei 5 mesi la Sardegna ed il Piemonte (entrambe 147 giorni); sopra la media italiana anche Calabria (143 giorni), Puglia (139), Campania (138) e Lombardia (135).

Curiosamente, però, la maglia nera in ambito provinciale è conquistata da Pisa che, con ben 204 giorni di media, è il posto in cui è stato necessario il tempo maggiore per arrivare alla conclusione dell’acquisto immobiliare tramite mutuo.

Osservando la classifica in senso opposto, i mutuatari più fortunati sembrano essere quelli residenti nel Friuli Venezia Giulia, “costretti” ad attendere solo 94 giorni prima di entrare nella loro nuova casa.

Alle loro spalle i richiedenti del Trentino Alto Adige (112 giorni), della Liguria (115) e del Veneto (120 giorni).

Il primato del Friuli Venezia Giulia si conferma anche a livello provinciale con Udine e Gorizia ai primi due posti della classifica delle province più rapide (82 ed 83 giorni in media).

Valori richiesti ed LTV

L’analisi dei due portali ha indagato anche le cifre richieste in media per acquistare la prima casa ed il rapporto fra valore dell’immobile ed importo del mutuo erogato.

In base al primo parametro le richieste di importo maggiore sono state presentate inTrentino Alto Adige con valori appena inferiori ai 151.000 euro; a seguire nel Lazio (145.600 euro) e in Lombardia (134.750 euro), ma sono Sicilia e Campania le regioni in cui pare i mutuatari abbiamo maggiore necessità dell’aiuto della banca dal momento che la cifra che si richiede servirà a finanziare, rispettivamente, il 73% ed il 71% del valore dell’immobile.

I cittadini stranieri in Italia

Gli stranieri che richiedono un mutuo per comprare casa nel nostro Paese sono sempre di più e, per questo motivo, Facile.it e Mutui.it hanno indagato anche se ci siano variazioni nei tempi a seconda della nazionalità del richiedente.

Se per un italiano i tempi medi per concludere un acquisto con mutuo prima casa sono pari a 134 giorni, questo valore si abbassa a 117 se il richiedente ha nazionalità di uno stato europeo non aderente alla moneta unica né facente parte dell’Unione e a 104 se la sua nazionalità è extra europea.

Non bisogna, però, farsi prendere da facili moralismi; il dato va considerato alla luce di forti differenze culturali; un cittadino straniero che sceglie di acquistare casa in Italia tenderà a rivolgersi all’Istituto di credito solo dopo aver effettivamente individuato l’immobile e questo, come abbiamo visto, riduce notevolmente i tempi.

Anche per quello che riguarda le cifre richieste, si evidenziano forti differenze; per un italiano in media 130.000 euro, 107.000 per un europeo “non comunitario” e 102.000 per un extra europeo.

Fonte: Casa.it http://blog.casa.it/2017/07/24/mutuo-tempi-di-erogazione/

 

 

Ecobonus 2018: Cinque idee per rendere green il terrazzo e approfittare dei nuovi sgravi fiscali

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È passato al Senato, nella sua versione definitiva, il testo della Legge di Bilancio 2018 in cui è compreso anche il nuovo Ecobonus, l’incentivo statale dedicato a chi effettuerà interventi sul verde privato. Immobiliare.it (https://www.immobiliare.it) ha raccolto 5 idee per rendere più green il terrazzo di casa, che potrebbero godere delle detrazioni fiscali. Stando all’attuale testo della manovra, si potrà dedurre il 36% del costo dei lavori, per spese fino a 5 mila euro: rendere più verde uno spazio esterno diventerà così non solo vantaggioso per la qualità dell’aria in città, ma anche per il proprio portafogli.

1. Tutto in vaso

Il modo più semplice per riempire di verde il proprio terrazzo è quello di sbizzarrirsi con piante e fiori in vaso. In commercio ce ne sono tantissimi, basterà scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze: chi non è (ancora) dotato di pollice verde, può optare per piante sempreverdi come il pino mugo, il ginepro o l’erica ma anche viburni, clematidi, fuxie, ciclamini, e tutte le bulbose da fiore a risveglio primaverile: crochi, tulipani, giacinti, fresie. Della famiglia dei sempreverdi fa parte il rosmarinoche, oltre ad essere una pianta bella da vedere, è anche un valido alleato per la cucina. E sempre per accontentare non solo la vista ma anche il palato, chi abita a Sud e gode di un clima mite e soleggiato, può invece scegliere aranci e limoni ma anche gelsomini, rose o gerani.

 2. Giardini pensili

Realizzare una copertura verde con un giardino pensile, tecnica che affonda le sue radici nell’Antica Babilonia, è di certo più complicato, ma l’Ecobonus 2018 potrebbe essere l’occasione perfetta per decidere di realizzarne una. Per un giardino pensile serve un terrazzo di metratura considerevole e alcune verifiche tecniche prima di dare il via alle opere. La stratificazione prevede una membrana impermeabilizzante, uno strato antiradice, un elemento di protezione meccanica, un elemento drenante e/o di accumulo idrico, un elemento filtrante, un substrato composto generalmente da un miscuglio di materiale inorganico (pomice, agriperlite, argilla espansa) ed organico (torbe, cortecce compostate, fibra di cocco) e per ultimo lo strato di vegetazione con le piante. Sarà necessario accertarsi con un esperto che il proprio terrazzo possa strutturalmente reggere il peso di questo intervento, ma una volta realizzato si potrà dire di avere in casa una miniatura del Bosco Verticale, uno dei grattacieli più ammirati al mondo.

 3. Autoproduzione di frutta e verdura

Un’altra idea è quella di destinare lo spazio esterno all’autoproduzione di frutta e verdura. Si potrebbe così approfittare del Bonus Verde per realizzare un orto sul terrazzo, dove coltivare i propri ortaggi o alberi da frutto preferiti. Questa soluzione permette non solo di risparmiare sull’acquisto dei prodotti dell’orto, ma anche di scegliere consapevolmente fertilizzanti e trattamenti, optando magari per soluzioni biologiche e amiche dell’ambiente. 

 4. Una migliore irrigazione

Un impianto di irrigazione professionale è uno sfizio che grazie all’Ecobonus 2018 ci si potrà concedere più a cuor leggero. In commercio ne esistono di vari prezzi e fatture, a seconda della centralina di irrigazione e dal grado di precisionedell’impianto. I modelli più evoluti si autoregolano a seconda delle condizioni meteo che vengono rilevate e permettono di mantenere le piante del terrazzo in uno stato di rifornimento idrico ottimale.

 5. Sfruttare tutti gli spazi

Se le dimensioni del terrazzo non permettono di avere un orto in orizzontale, questo non vuol dire che si debba rinunciare del tutto all’idea. Una moda recente è quella di creare delle pareti vegetali che permettono di sfruttare al meglio gli spazi in verticale. In attesa dell’approvazione definitiva della legge e dopo le necessarie verifiche sulle effettive possibilità di detrazioni fiscali, un modo per approfittare del Bonus Verde potrebbe essere proprio l’acquisto di apposite strutture a sacche da appendere alle pareti e nelle quali trapiantare, ad esempio, erbe aromatiche, ma anche fragole o piante ornamentali come edere, felci, begonie e surfinie.

Fonte: Immobiliare.it https://www.immobiliare.it/info/ufficio-stampa/2017/ecobonus-2018-cinque-idee-per-rendere-green-il-terrazzo-e-approfittare-dei-nuovi-sgravi-fiscali-1638/

 

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