Gli affari del momento sono i bilocali e i box

Il mercato immobiliare sembra voler rialzare la testa. I dati sul settore sono ancora ambivalenti.


Lo riferisce Nomisma che per l’intero 2016 prevede un solido incremento delle transazioni immobiliari (+12,3%). Sul fronte dei prezzi, la previsione continua però a indicare un trend di recessione (da -1,1% a -0,6%). Il calo delle quotazioni tuttavia è sempre più lieve e prosegue in questa direzione da tre anni ormai. 

Intanto, in tempi di Borse traballanti, il mattone torna di nuovo nei radar degli investitori. La liquidità degli italiani sui conti correnti continua a salire anche perché i titoli di Stato e i listini offrono pochi sbocchi. Molti risparmiatori, per dare valore al patrimonio, tornano a guardare all’immobile da reddito. Permette, oltre alla rivalutazione del capitale, anche di beneficiare di un’entrata mensile con l’affitto (tassazione permettendo). In più protegge da un possibile ritorno dell’inflazione che pare lontano ma comunque a diventare un’ipotesi sempre più concreta. 

DOVE SI GUADAGNA DI PIU'

Il bilocale in affitto arriva a un rendimento del 4,7% lordo annuo. I calcoli li ha fatti Tecnocasa. Le case da reddito non sono tutte uguali però e, soprattutto in questa fase di depressione del mercato immobiliare, è bene fare molta selezione. Il consiglio degli esperti a chi vuole acquistare per mettere a reddito è quello di concentrarsi su città e zone con una domanda vivace in modo da poter liquidare più facilmente l’investimento. Vale poi la regola di guardare a zone con un’alta continuità di locazione, per esempio le aree universitarie o quelle con una grande densità di aziende e uffici che quindi attirano più locatari trasfertisti. Anche i centri delle città d’arte sono particolarmente interessanti con ritorni che, grazie agli affitti a breve, superano il 5%.  


Cosa accadrà nel caso di un rialzo dei tassi d’interesse? Anche questa ipotesi è ancora remota ma dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca si inizia di nuovo a ragionare su un possibile incremento del costo del denaro. I rischi per l’immobiliare non mancano. I mutui, che stanno sostenendo la domanda, potrebbero vedere una frenata e quindi appesantire di nuovo il settore delle case. "Una salita dei tassi d’interesse non creerebbe nel medio periodo grandi scompensi al mercato, potrebbe invece calare il rendimento nel caso che i prezzi di vendita si mettano a correre più dei canoni di locazione – afferma Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi di Casa.it -. Ma questa al momento è un’ipotesi piuttosto lontana". 


Il box auto conviene  

Anche il posto auto torna di nuovo di moda e il ritorno che offre è decisamente più alto di quello da bilocale. "I rendimenti annui lordi dei box sono mediamente più elevati di quelli degli appartamenti – spiega Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Tecnocasa -. Nelle grandi città siamo intorno a 5,9%". Il box può quindi essere un’alternativa al bilocale, in più è più facile da gestire oltre che meno costoso. Anche in questo caso vanno considerate le zone più frequentate ma va valutata con attenzione anche la presenza di parcheggi nell’area e la possibile costruzione di nuovi posti auto e box nel quartiere. "L’effetto della realizzazione di nuovi box sarebbe un’ulteriore riduzione dei canoni di locazione – spiega Fabiana Megliola -. Va tenuto poi in considerazione il fatto che in questi ultimi anni di difficoltà di mercato immobiliare, una delle prime rinunce dei potenziali inquilini e acquirenti è proprio il garage, al fine di tagliare le spese". 


Un aspetto da considerare quando si investe sul mattone, che sia un appartamento o un box, è la rivalutazione degli immobili nel tempo. L’analisi effettuata dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, che parte dal 2001, vede nelle grandi città una maggiore rivalutazione delle abitazioni rispetto ai box: 7,9% contro il 4,8%. 


Fonti articolo: LaStampa.it

Nomisma: mercato immobiliare 2016 chiuderà con +12,3% compravendite

Una seconda parte del 2016 sempre positiva ma più debole rispetto all’exploit dei primi due trimestri (oltre il 20% di crescita certificata dall’agenzia delle Entrate) porterà il bilancio delle compravendite immobiliari a fine anno a segnare un +12,3%, con i prezzi che scontano ancora lievi cali e continueranno il periodo di sostanziale stagnazione.


Sono le previsioni dell’Osservatorio Nomisma sulle grandi città.

"In un contesto fattosi nuovamente incerto – spiega una nota – il mercato immobiliare italiano prosegue il suo percorso di faticosa risalita. Ad alimentare le ambizioni di rilancio è, in particolare, il ritorno di interesse della domanda per l’investimento immobiliare diretto che, nonostante la precarietà delle prospettive e le fragilità reddituali, nel nostro Paese rimane un pilastro dell’allocazione familiare".


Il report sottolinea la sempre maggior dipendenza delle transazioni residenziali dalle erogazioni dei mutui: sono legate alle banche il 59,8% degli acquisti contro il 44% del 2014. "Il legame che si è stabilito nell’ultimo decennio tra scelte bancarie e mercato immobiliare – spiega la nota – appare di gran lunga più stretto di quanto si sarebbe portati a pensare (...). Tale relazione, che nell’ultimo biennio è stata fattore propulsivo della ripresa, espone inevitabilmente il settore alle fluttuazioni tipiche dei contesti più finanziarizzati, riducendone di fatto il potenziale anticiclico". Si tratta di un fattore cruciale per il mercato italiano, "in ragione della precarietà della prospettiva economica generale, oltre che dell'esposizione del sistema bancario in fatto di crediti deterioratI".


Al rilancio dell’attività transattiva non ha fatto eco un’inversione di tendenza dei prezzi, che hanno proseguito la loro dinamica recessiva, seppure con un'intensità progressivamente decrescente. Su base semestrale l'ultima variazione dei prezzi è contenuta in un range minimo che va da -1,1% a -0,6%, confermando per il terzo anno consecutivo la progressiva riduzione dell'intensità del calo dei valori immobiliari.
Da alcuni semestri secondo Nomimsa si assiste a una riduzione contenuta, ma costante, di tempi e sconti che descrive una migliorata condizione di liquidità degli immobili, che, a sua volta, si traduce in un aumento delle compravendite.


A livello territoriale, sono i mercati metropolitani del Centro-Nord (Bologna, Firenze e Milano e a seguire Venezia) ad avere una posizione di vantaggio sulla via del rilancio, mentre tra quelli che manifestano tuttora un ritardo si segnalano i mercati del Sud, Roma, Padova e soprattutto Genova.


I valori di locazione hanno fatto registrare negli ultimi sette anni variazioni più contenute rispetto a quelle relative ai prezzi e ciò è avvenuto anche nell'ultimo semestre dell'anno, con canoni di locazione diminuiti su base annua in un range compreso tra il -1,6% dei negozi e il -0,8% delle abitazioni. Il rendimento lordo annuo da locazione, in media, negli ultimi tre anni si è attestato al 5% per le abitazioni e gli uffici e del 7% per i negozi.


Fonte articolo: Il Sole24Ore

Sondaggio Agenti FIMAA: momento favorevole per comprare casa

Per il 64% degli agenti immobiliari aderenti a Fimaa-Confcommercio la domanda di acquisto di abitazioni nelle grandi città italiane è in aumento: gli ultimi sei mesi del 2016, rispetto alla prima parte dell’anno, la maggioranza degli operatori rileva segnali positivi, che riguardano anche una nuova spinta alla messa in vendita degli immobili.


Secondo il 71% degli agenti intervistati, infatti, sono in aumento le abitazioni sul mercato, perlomeno per ciò che riguarda le grandi città e continuerà anche la fase di crescita dell’offerta immobiliare.

 

Per l’Ufficio Studi Fimaa Italia, che ha elaborato l’indagine, ci troviamo in una congiuntura decisamente vantaggiosa per chi intende comprare casa (per sé o per investire). E non è un caso che la percezione della domanda salga, soprattutto a Cagliari e Firenze, mentre l’ottimismo sulle compravendite è sentito maggiormente in città più grandi come Roma (64%), Milano (62%) e Torino (58% di giudizi positivi).

QUALI SONO GLI APPARTAMENTI PIU' COMPRAVENDUTI?

Solo 16 appartamenti venduti su 100 sono nuovi. Il numero delle compravendite di appartamenti nuovi costituisce il 16% di quelli scambiati. Per quelli recenti il dato è pari al 31%, mentre per quelli vecchi tocca quota 53%.
I bilocali e i trilocali costituiscono gli appartamenti più richiesti. Poco compravenduti i monolocali, i pentalocali e oltre.
Per la città di Bari le tipologie maggiormente compravendute risultano monolocali e bilocali, per Firenze, Milano, Roma e Torino oltre ai bilocali permane una discreta richiesta anche dei trilocali. 

PERCHE' COMPRARE CASA?

Tra le motivazioni che guidano la compravendita della casa, la maggioranza degli Agenti immobiliari Fimaa sostiene che derivino dal primo acquisto, mentre l’indice relativo alla domanda di sostituzione tocca in media il 29% delle transazioni con le sole eccezioni, tra le città monitorate, di Bari (67%) e Firenze (75%) dove il mercato di sostituzione supera quello della “prima casa”. 
L’acquisto immobiliare per investimento ha ottenuto la quota residuale rispetto alle due modalità evidenziate, ad eccezione di Bologna, Cagliari, Firenze e Milano.


E’ il mutuo la modalità di finanziamento più impiegata per acquistare un immobile, nell’80% dei casi, merito dell’incremento delle erogazioni da parte delle banche. I risparmi privati sono utilizzati in media per il 16% del costo di un immobile, mentre la permuta viene segnalata con una percentuale del 4% dei casi.

MERCATO AFFITTI

Per quanto riguarda il mercato dell’affitto, il sentiment ha rilevato un ulteriore incremento della domanda per il 75% degli operatori interpellati, l’offerta di locazione risulta in ulteriore aumento (per il 58% degli intervistati) con canoni in riduzione per il 56% degli operatori Fimaa. Una tendenza alla stabilizzazione viene indicata nelle città di Milano, Firenze, Bari, Bologna e Cagliari.

PREVISIONI FUTURE FIMAA

Commentando l’indagine, il presidente nazionale Fimaa, Santino Taverna, ha sottolineato: "I dati del primo sentiment del mercato immobiliare residenziale sulle città metropolitane italiane realizzato da Fimaa evidenziano un settore in leggera crescita che lascia presagire una ripresa anche verso altre città ed altri territori. Gli acquisti degli immobili residenziali stanno aumentando, soprattutto nelle grandi città, mentre i prezzi, tranne qualche rara eccezione, si stanno stabilizzando. All’incremento della domanda continua a far da contraltare la numerosa offerta".


Il Presidente nazionale Fimaa ha quindi spiegato che "l’attuale ripresa del settore immobiliare è in una fase da consolidare. Se i segnali di ripresa non saranno supportati da un’attenta politica di detassazione per il comparto, oltre che per imprese e famiglie, che faticano ad arrivare alla fine del mese e pertanto si trovano in difficoltà per pagare la rata di un mutuo, sarà comunque difficile vedere la fine del tunnel".


Taverna ha poi concluso affermando: "Per i prossimi mesi il mercato immobiliare dovrebbe continuare a mostrare un trend di positività con compravendite in leggero aumento e una stabilizzazione dei prezzi. E’ indubbiamente un buon momento per chi ha la necessità di acquistare una propria abitazione, ma anche per chi intende investire nel mattone a fronte delle quotazioni più vantaggiose registrate negli ultimi dieci anni". 


Fonte articolo: Immobiliare.itIdealista.it

Cresce l'interesse per la nuda proprietà

Secondo Casa.it a livello nazionale resta molto alto l’interesse per l’acquisto di abitazioni con la formula della nuda proprietà, con la domanda cresciuta negli ultimi tre anni in media del +35%, con il Veneto (+45%), la Liguria (+44%) e la Toscana (+38%) ai primi posti per tasso di crescita.


Stabile il numero di proprietari che decidono di mettere in vendita l’abitazione con la nuda proprietà: le Regioni con la crescita maggiore dell’offerta sono la Liguria (+8% negli ultimi tre anni), il Piemonte (+7%), l’Emilia Romagna (+6,4%) e il Veneto (+5,2%).

Nel 2015, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate-OMI, le compravendite di abitazioni in nuda proprietà sono state quasi 21.600 (+1,9% rispetto al 2014). 
Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi di Casa.it: "le motivazioni che spingono ad utilizzare questa formula sono diverse e toccano sia la sfera socio-economica che quella personale. Chi decide di mettere in vendita la sua casa con la formula della nuda proprietà, nel 70% dei casi lo fa perché, trovandosi in difficoltà economica, ha la possibilità di avere liquidità immediata per mantenere un certo tenore di vita, nel 22% dei casi per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età o per sostenere i figli nell’acquisto della casa, e l’8% dei casi, non avendo eredi, decide di regalarsi una sorta di “pensione integrativa” per migliorare la qualità della propria vita".


Chi mette in vendita il proprio immobile con questa modalità è prevalentemente uomo (60%), ha in media un’età vicina ai 70 anni, vive nelle grandi città, è nel 60% dei casi solo (celibe/nubile - separato/divorziato- vedovo) e offre un’abitazione fra gli 80 e i 100 mq, soprattutto localizzata nelle aree centrali e semicentrali.


Il valore di un immobile in nuda proprietà cambia in rapporto all’età del venditore. Se il venditore appartiene alla prima fascia di età (45-50 anni), lo sconto percentuale rispetto al valore di mercato sarà circa del 75%, mentre se il venditore appartiene alle ultime fasce di età lo sconto per il compratore si riduce tra il 25% e il 10% se il proprietario ha oltre 80 anni. 


Fonti articolo: Monitorimmobiliare.it

Mercato affitti in Italia: le ultime tendenze

Buone notizie sul fronte degli affitti. Il mercato ha registrato una lieve ripresa. Nel primo semestre del 2016 sono aumentati i canoni di locazione delle grandi città.


A rilevarlo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa. Dall’indagine è emerso che l’incremento è stato dello 0,7% per i monolocali e i bilocali e dello 0,8% per i trilocali.

 

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha fatto sapere che su tutte le tipologie, per la prima volta, si vede un segnale positivo, attribuibile prevalentemente a una diminuzione dell’offerta immobiliare e a una migliore qualità della stessa.

Chi sceglie l’affitto

Secondo l’indagine, anche nel primo semestre del 2016 molte sono le persone che non riescono ad accedere al mercato del credito, primi fra tutti i giovani, i monoreddito e gli immigrati; a questi si aggiungono gli studenti e i lavoratori fuori sede.

L’analisi demografica di coloro che cercano casa in affitto ha evidenziato che il 38,6% ha un’età compresa tra 18 e 34 anni, il 30,9% ha un’età compresa tra 35 e 44 anni. Il 61,3% è invece rappresentato da single.

Perché si sceglie l’affitto

Secondo quanto emerso dallo studio, il 61,1% di chi opta per l’affitto lo fa per trovare l’abitazione principale, il 35% lo fa in seguito a un trasferimento legato a motivi di lavoro e il 3,9% lo fa in seguito a un trasferimento legato a motivi di studio. Rispetto all’anno precedente, è scesa la percentuale di quest’ultima motivazione, probabilmente in seguito alla minor mobilità dovuta al fatto che gli studenti scelgano università più vicine al luogo di residenza.

Gli immobili più richiesti

La domanda di abitazioni in affitto si concentra soprattutto sui bilocali (40,5%) e sui trilocale (35,6%).

I contratti più utilizzati

Sul fronte dei contratti più utilizzati, l’indagine ha rilevato che ad essere cambiato sensibilmente con il tempo è l’utilizzo del canone concordato, che si è attestato intorno al 22,9%, trovando sempre più consensi tra proprietari e inquilini. In un anno è passato dal 18% al 22,9%.

Le tendenze

Lo studio ha evidenziato che i potenziali locatari sono sempre più esigenti nella ricerca dell’immobile e ha registrato una maggiore facilità di affitto per le soluzioni di “qualità”, non solo relativa allo stato dell’immobile, ma anche all’arredamento, alla presenza di ambienti luminosi e di servizi in zona.

E’ in aumento l’interesse per gli immobili arredati o parzialmente arredati ed è apprezzata la presenza del riscaldamento autonomo, perché consente una riduzione dei costi condominiali. Sul fronte dei proprietari, l’indagine ha rilevato una maggiore attenzione che si traduce in un miglioramento della qualità dell’offerta abitativa in locazione.


Fonte articolo: Idealista.it

Fiaip: innovare significa competere e mettere al centro il cliente

Mettere al centro il cliente, offrire un buon servizio e fare Rete.


Queste sono alcune delle priorità oggi dell’agente immobiliare secondo il presidente nazionale Fiaip, Paolo Righi, intervenuto all’edizione 2016 del Real Estate Innovation Forum.



coMPETERE SUL MERCATO

Paolo Righi ha parlato di assonanze tra il lavoro dell’agente immobiliare e quello dell’amministratore di condominio, due professioni che hanno molti punti di contatto e che saranno influenzate dall’andamento dell’economia. "La domanda che ci dobbiamo fare – ha detto Righi – è se siamo pronti a competere sul mercato".


METTERE AL CENTRO IL CLIENTE

Il Presidente della Fiaip ha sottolineato la necessità di mettere al centro il cliente, perché questo è ciò che viene richiesto. Righi ha spiegato che il servizio è fondamentale ed è importante cercare di capire come si evolverà il mercato delle professioni. "Il mercato immobiliare italiano è vecchio, è da ristrutturare”, ha evidenziato il Presidente nazionale Fiaip. In questa ottica, è di primaria importanza offrire un buon servizio al cliente e fare Rete, ossia condividere i servizi.


IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA

Nel tempo ha preso sempre più piede la tecnologia, ma essa non è da considerare nemica. "La tecnologia è uno strumento per lavorare di più e meglio" ha detto Righi, aggiungendo: "Sono le persone che fanno l’attività. C’è sempre l’uomo al centro, che però deve adattarsi all’innovazione al servizio del cliente".


Fonte articolo: Idealista.it

Norma Airbnb, detrazione su pertinenze e giardini: gli emendamenti del Bilancio

Si chiude questo pomeriggio, alle 16, il tempo utile per presentare in commissione Bilancio alla Camera gli emendamenti al disegno di legge contenente la manovra.


Secondo il calendario indicato martedì 15 saranno decise le ammissibilità e il giorno successivo i ricorsi. Il voto delle correzioni proposte inizierà invece da giovedì pomeriggio con l'obiettivo di chiudere entro martedì 22. La manovra è calendarizzata in Aula a partire dal 24 novembre.

 

AIRBNB, CEDOLARE SECCA AL 21%

Spunta intanto una norma “Airbnb”, che si propone di regolare il mercato degli affitti brevi in strutture “extralberghiere” da parte di privati o di intermediari online. La commissione Finanze della Camera ha approvato un emendamento del Pd alla manovra, che andrà ora sottoposto alla Bilancio, che prevede la cedolare secca al 21% per questo tipo di attività, l'istituzione di un apposito registro all'Agenzia delle Entrate e una clausola antievasione, con la responsabilità “in solido” sul pagamento delle tasse da parte del privato e dell'intermediario.


TORNA DETRAZIONE PER LAVORI SU TAPPETI ERBOSI

Tornano, dopo essere stati bocciati nel corso dell'esame del decreto fiscale, le proposte per inserire anche le ristrutturazioni di pertinenze e giardini, anche di valore storico artistico, compresa la "riqualificazione di tappeti erbosi" tra quelle che possono godere di detrazione fiscale. La proposta di Ap è infatti stata approvata dalla commissione Finanze della Camera nel pacchetto di emendamenti da sottoporre ora alla commissione Bilancio.


TETTO ISEE PER BONUS MAMMA E NIDO 

Spunta un tetto Isee per il bonus mamma e per quello nido, previsti dalla manovra. Due emendamenti presentati dal Pd e approvati dalla commissione Affari sociali della Camera stabiliscono che i nuclei familiari che possono usufruire delle agevolazioni siano solo quelli con un Isee non superiore a 13mila euro annui per il bonus mamma e non superiore a 25mila euro per il bonus nido. Come prevede il regolamento però ora la proposta sarà ulteriormente valutata dalla Bilancio della Camera.


NORMA CONTRO EVASIONE BOLLO AUTO

Gli uffici del dipartimento dei Trasporti e le autofficine autorizzate a fare la revisione dovranno controllare che i proprietari dei veicoli abbiano sempre pagato tassa di proprietà e tassa di circolazione del proprio mezzo, e che non sia sottoposto a fermo amministrativo. Lo prevede un emendamento per contrastare l'evasione del bollo auto approvato dalla commissione Finanze della Camera. Se la verifica darà esito negativo non si potrà circolare finchè non si paga.


IPOTESI AUMENTO A 600 EURO SCONTO SPORT FIGLI

Portare da 210 a 600 euro le detrazioni per le attività sportive dei figli. Lo prevede un emendamento alla manovra, presentato da Ncd anche a firma del Presidente Maurizio Bernardo, che è stato approvato dalla commissione Finanze della Camera. Prevista anche la piena deducibilità delle spese per la manutenzione degli impianti sportivi dati in uso gratuito e l'Iva al 5% sull'iscrizione a piscine e palestre per chi non fa sport agonistico. Il pacchetto costa 250 milioni.


TAX CREDIT GIOVANI ARTISTI ANCHE NEL 2017

Tax credit per le opere musicali di giovani artisti anche nel 2017 (nonché nel 2018 e nel 2019). La novità è contenuta in un emendamento alla manovra approvato in commissione Cultura alla Camera, che come tutti gli altri, ora dovrà passare comunque il vaglio della commissione Bilancio. Nella proposta, oltre alla proroga per il prossimo anno, viene cancellato il tetto per il credito di imposta previsto (30% dei costi sostenuti) e che era fissato a quota 200mila euro. La misura originariamente stanziava risorse per un massimo di 4,5 milioni di euro all'anno per le imprese produttrici di fonogrammi e di videogrammi musicali e per le imprese organizzatrici e produttrici di spettacoli di musica dal vivo, esistenti almeno dal 1 gennaio 2012.


Fonte articolo: Ilsole24ore.com

Addio alla carta per i registri di pubblicità immobiliare: Entrate nell'era digitale

Continua la rivoluzione digitale dell’Agenzia Entrate.


Dopo gli atti di aggiornamento catastale, l’Agenzia conserverà digitalmente anche i documenti di pubblicità immobiliare, quelli cioè che interessano, ad esempio, le trascrizioni e le iscrizioni ipotecarie, le cancellazioni e le altre formalità relative ai beni immobili.

Cosa cambierà per i cittadini?

La conservazione informatica dei registri, avviata nell’ambito del Sistema di Conservazione dei Documenti digitali (SCD), porterà notevoli vantaggi in termini di trasparenza, efficienza e spending review della macchina amministrativa. Addio alla carta per i registri di pubblicità immobiliare infatti. Con il provvedimento interdirigenziale del 20 ottobre 2016, emanato dall’Agenzia delle Entrate di concerto con il Ministero della Giustizia e pubblicato il 31 ottobre nella Gazzetta Ufficiale n. 255, è stato stabilito che i registri immobiliari formati a partire dal 31 ottobre siano conservati esclusivamente su supporti informatici.

Quali saranno gli ambiti burocratici che più di altri verranno coinvolti?

In particolare, la conservazione sostitutiva riguarderà:

  • il registro generale d’ordine;

  • i registri particolari delle trascrizioni, delle iscrizioni e delle annotazioni;

  • il registro delle comunicazioni e le relative comunicazioni di cancellazione.

L’Agenzia del territorio diventa cosi sempre più digitale. L’archiviazione informatica dei documenti di pubblicità immobiliare aggiunge un importante tassello al processo di digitalizzazione che sta interessando le banche dati immobiliari dell’Agenzia. Dallo scorso maggio gli atti di aggiornamento catastale sono conservati digitalmente: ora la conservazione digitale del complesso dei Registri di Pubblicità Immobiliare dà una forte spinta alla modernizzazione dell’intero sistema ipotecario e catastale italiano.  

Fonti articolo: Unionegeometri.com

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