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Il decostruttivismo: architetture all'avanguardia.

Il decostruttivismo in architettura si impone come una ricerca verso forme e strutture liberate dai precetti del moderno e sensibili piuttosto a esasperare in spettacolari incrinature, decentramenti e vistose dissimetrie, le forme di un’architettura considerata come espressione di una sensibilità contemporanea definitivamente instabile.

Per molti esponenti e docenti di questo movimento il "decostruttivismo", ovvero la vera architettura, non era destinata alla costruzione ma piuttosto era confinata alla carta, era una speculazione critica sul suo destino e il suo ruolo in un clima ostile. 

Lanciata nel 1988 in occasione di una mostra tenuta al MoMA (Museum of Modern Art) New York dal 23 giugno al 30 agosto 1988.

Nella mostra, curata da Philip Johnson e Mark Wigley, viene rilanciata una tendenza di segno totalmente opposto, anche se analogamente riconducibile, all'alveo della storia architettonica europea: quella del costruttivismo russo degli anni venti del Novecento che per primi infransero l'unità, l'equilibrio e la gerarchia della composizione classica per creare una geometria instabile con forme pure disarticolate e decomposte.

“…per il nuovo titolo della mostra fu scelto il più neutro ed innocuo De-Constructivist Architecture. Si dovevano esporre soltanto progetti non realizzati ed irrealizzabili. Il titolo De-costruzione fu ricavato principalmente dalle teorie del filosofo francese Jacques Derrida. Occorreva un radicamento storico. Per assonanza di titolo si pensò al Costruttivismo russo: così alcuni lavori dei costruttivisti russi furono anche inseriti nella mostra.”

Diane Ghirardo

Guardiamo da vicino alcuni opere di pazzi visionari del decostruttivismo.

Contemporary Arts Center - Cincinnati di Zaha Hadid 

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Contemporary Arts Center Cincinnati Zaha Hadid Rosenthal Center 05    Contemporary Arts Center Cincinnati Zaha Hadid Rosenthal Center sketch

https://www.inexhibit.com/mymuseum/contemporary-arts-center-rosenthal-center-for-contemporary-art-cincinnati-zaha-hadid/

 

Tra le tante opere e progetti ricordiamo il Contemporary Arts Center di Cincinnati museo di arte contemporanea in Ohio ed è una delle prime istituzioni di arte contemporanea negli Stati Uniti.

Il CAC è un museo non di raccolta che si concentra sui nuovi sviluppi in pittura, scultura, fotografia, architettura, performance art e nuovi media. Concentrandosi sulla programmazione che riflette "l'arte degli ultimi cinque minuti", il CAC ha esposto le opere di molti artisti famosi all'inizio della loro carriera, tra cui Andy Warhol.

 
 
 
Vlado Milunić e Frank Owen Gehry con Le Torri Danzanti

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https://it.habcdn.com/photos/project/big/casa-danzante-di-praga-334233.jpg

Costruita nel 1996, considerata uno dei pilastri dell'architettura moderna praghese. Il progetto è stato elaborato dagli architetti Vlado Milunič a Frank O. Gehry. La concezione dell'edificio é ispirata allo stile di danza della famosa coppia Fred Astaire (torre di pietra) e Ginger Rogers (torre di vetro). Nella Casa Danzante potete visitare la galleria, il ristorante e il bar con terrazza panoramica dal quale potete ammirare una veduta di Praga a 360 gradi.

Il grattacielo DANIEL Libeskind a City Life Milano

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http://www.grupposabatini.eu/portfolio/daniel-libeskind/

Un complesso di tre grattacieli di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind, non solo fuori scala rispetto contesto, ma soprattutto molto più alti dei grattacieli storici di Milano, come il Pirellone, la Velasca o la torre Galfa.

 

All’architetto Mark Wigley è il “portavoce ufficiale” del concetto di decostruttivismo. Dal marzo all’agosto dell’88, Wigley, scrive tre saggi dedicati alla decostruzione, dove argomenta la “diversa sensibilità”

“il sogno di forma pura è stato turbato, la forma non è più da tempo semplicemente pura, è stata contaminata”

Wigley fa seguire l’introduzione di quella che è l’anima stessa della decostruzione: la destabilizzazione che è rivolta proprio a quell’armonia, quell’ordine, e quella stabilità che sono oggetto delle note invarianti derridiane.

La destabilizzazione della purezza formale come tema fondamentale di questa nuova architettura che “guadagna tutta la sua forza nello sfidare i veri valori dell’armonia, dell’unità e della stabilità e nel proporre una diversa visione della struttura secondo la quale le incrinature sono intrinseche alla struttura stessa”.

L’architetto decostruttivista mette in questione le forme pure della tradizione architettonica e identifica i sintomi  di un impurità repressa. L’impurità viene portata alla superficie tramite una combinazione di gentile coazione e violenta rottura.

“La forma è letteralmente interrogata”

 

Le architetture decostruttiviste sono oggetto di turismo e di stupore per chi le guarda. Rimane solo una domanda: 

Vi piacerebbe vivere in una casa decostruttivista?

 
 
 

 

tratto da https://library.weschool.com/lezione/il-decostruttivismo-20592.html https://www.domusweb.it/it/progettisti/zaha-hadid.html  

http://kosmostudio.altervista.org/decostruttivismo.html 

https://www.prague.eu/it/oggetto/luoghi/1643/la-casa-danzante-tancici-dum?back=1

 http://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/italia/una-torre-di-polemiche 

 



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