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La scelta dell'energia elettrica pulita.

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La scelta facile e difficile dell’energia pulita per la casa

 

La scelta dell'energia elettrica per la propria casa sembra difficile. In effetti, c'è una certa pigrizia iniziale, da vincere. 

La transizione energetica verso le rinnovabili è partita. In tutto il mondo i maggiori investimenti sono sulle nuove energie pulite, i giganti dell’hi tech fanno funzionare i loro potentissimi server a energia solare ed eolica – vantandosene pubblicamente – e fioccano i dati dei sorpassi delle fonti pulite su quelle fossili, dalla Scandinavia alla Cina. Tanto è vero che, secondo gli analisti, nemmeno i governi più reazionari e legati al petrolio potranno frenare questo inarrestabile sviluppo.

In Italia i trend sono come al solito altalenanti. Grazie ai vari Conti energia abbiamo il primato europeo per quota di fotovoltaico sui consumi nazionali, però non sfruttiamo appieno l’energia eolica e, se si tratta di mettere al bando le trivellazioni petrolifere nei nostri mari, non riusciamo a pronunciarci con una bella maggioranza schiacciante.

Per sorpassare le indecisioni dei politici, ognuno di noi ha uno strumento a portata di mano. Tagliar via i vecchi fornitori che si basano su impianti termoelettrici che bruciano carbone, pet coke o addirittura oli industriali usati e rifiuti indifferenziati, e dare un messaggio chiaro e netto.

Alcuni credono ancora che servano interventi al contatore, addetti che bussano alla porta, irritanti operatori che telefonano. Quindi, sembra difficile. Invece no. Se si è orientati alla sostenibilità e non si vuole perdere tempo né avere seccature, oggi ci sono formule di adesione rapide, sicure, smart, senza alcuna complicazione per gli utenti. 

Consumare meno energia, incrementare l'efficienza energetica e usare sempre di più le fonti rinnovabili per produrre energia consente di risparmiare denaro e di migliorare la qualità dell’ambiente.

Sistemi di produzione di energia rinnovabili per la casa

L’Europa ha evidenziato l’importanza di ridurre le emissioni di CO2 attraverso politiche finalizzate ad un uso più efficiente dell’energia e all’incremento di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, richiedendo agli Stati membri di conseguire questi obiettivi entro il 2020.
 
Infatti la direttiva Energie rinnovabili, adottata mediante codecisione il 23 aprile 2009 (direttiva 2009/28/CE), ha stabilito che una quota obbligatoria del 20% del consumo energetico dell’UE deve provenire da fonti rinnovabili entro il 2020, obbiettivo ripartito in sotto-obbiettivi vincolanti a livello azionale, tenendo conto delle diverse situazioni di partenza dei paesi.
 
L’UE ha già iniziato la preparazione per il periodo successivo al 2020; l'energia rinnovabile svolge un ruolo fondamentale nella strategia a lungo termine (2050) della Commissione che mira al raggiungimento di una quota di energia rinnovabile pari ad almeno il 30% entro il 2030.
 
Nella comunicazione del 6 giugno 2012 dal titolo «Energie rinnovabili: un ruolo di primo piano nel mercato energetico europeo», la Commissione ha però individuato i settori in cui occorre intensificare gli sforzi entro il 2020 affinché la produzione di energia rinnovabile dell’UE continui ad aumentare fino al 2030 e oltre, e in particolare affinché le tecnologie energetiche rinnovabili divengano meno costose, più competitive e, in ultima analisi, basate sul mercato e affinché vengano incentivati gli investimenti nelle energie rinnovabili. Un settore particolarmente degno d’attenzione è quello civile.

Le Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) stanno assumendo un peso sempre maggiore nella produzione energetica a livello mondiale, grazie alle loro caratteristiche di “inesauribilità” e minimo impatto ambientale, in quanto non producono gas serra né scorie inquinanti.
 
Tra le fonti di energia rinnovabili c’è la radiazione solare, il moto dell’acqua, il vento, le biomasse, il calore presente nelle profondità della terra ecc.
 


Le fonti rinnovabili che si possono usare nella abitazioni sono: 


- impianti solari fotovoltaici (per produrre energia elettrica);
- impianti solari termici (per soddisfare le esigenze di acqua calda);
- impianti geotermici (per produrre calore dal sottosuolo);
- impianti microeolici (per produrre energia elettrica dal movimento del vento).
 

Impianti fotovoltaici

La tecnologia fotovoltaica permette la produzione di energia trasformando le radiazioni solari in elettricità direttamente e senza l’utilizzo di alcun combustibile.

Gli impianti fotovoltaici possono essere isolati (stand-alone), ovvero non collegati alla rete elettrica e perciò dotati di un sistema di batterie che può garantire l’erogazione di corrente anche nelle ore di assenza di luce. Questa tipologia è poco utilizzata per le utenze domestiche e viene maggiormente utilizzata per sistemi di illuminazione pubblica o impianti pubblicitari.
 
Gli impianti collegati alla rete (grid-connected) sono impianti stabilmente collegati alla rete elettrica nazionale e non hanno bisogno di sistemi di batterie in quanto la rete può sopperire alle mancanze del sistema. In più in questa soluzione l’eventuale surplus di energia prodotta dal sistema fotovoltaico viene trasferito alla rete e contabilizzato.

Un impianto fotovoltaico di solito è costituito da un generatore (il cui componente elementare è la cella), da un sistema di condizionamento e controllo della potenza (inverter), da un eventuale sistema di accumulo dell’energia e dalla struttura di sostegno.
 
I moduli fotovoltaici in commercio sono costituiti da un insieme di celle(generalmente 36 celle disposte su 4 file parallele e collegate in serie); più moduli in serie formano un pannello, ovvero una struttura ancorabile al suolo o ad un edificio. Più pannelli collegati in serie costituiscono una stringa e più stringhe costituiscono il generatore fotovoltaico. 
 
I moduli fotovoltaici generalmente sono realizzati in silicio e si distinguono principalmente in:
- moduli in silicio monocristallino;
- moduli in silicio policristallino;
- moduli in silicio amorfo.
 
 

Grazie alle innovazioni tecnologiche degli ultimi anni è possibile anche integrare i moduli fotovoltaici nelle coperture e nelle facciate degli edifici. 

Gli impianti integrati infatti possono essere utilizzati come elementi di rivestimento degli edifici, anche in sostituzione di componenti tradizionali.

 

 

tratto da: https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/la-scelta-facile-e-difficile-dellenergia-pulita-per-la-casa

http://www.edilportale.com/news/2016/05/focus/sistemi-di-produzione-di-energia-pulita-per-la-casa_51982_67.html

https://www.key4biz.it/sos-energia-come-avere-rinnovabili-a-casa-senza-un-nuovo-impianto/121154/



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