Legge di bilancio: potenziati i bonus casa per il 2017


Sisma bonus fino all’85% per i lavori di messa in sicurezza degli appartamenti. Ecobonus fino al 75% esteso anche a condomini e alberghi.


Novità contenute nella manovra finanziaria 2017 licenziata sabato dal Consiglio dei Ministri che ha battezzato la nascita del pacchetto Casa Italia: 4,5 miliardi di finanziamenti sia per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 24 agosto in Centro Italia sia per le azioni legate alla messa in sicurezza sismica degli immobili italiani anche attraverso incentivi ad hoc. 



IL SISMA BONUS

Il sisma bonus parte dal 50%, ma potrà arrivare fino all’85% in caso di miglioramento di 2 classi di rischio. L’agevolazione, che viene stabilizzata per 5 anni fino al 2021, vale sia per i condomini sia per le abitazioni singole con una detrazione in 5 anni anziché in 10. Le percentuali di sconto aumentano al 70% e 80% per le case e al 75% e 85% dei condomini, in caso di miglioramento di una o due classi di rischio. Altra novità l’estensione dello sconto anche alle seconde case e alle attività produttive che si trovano nelle zone sismiche 1 e 2 (ad alta pericolosità), ma anche nella zona 3.



BONUS RISTRUTTURAZIONE

Confermati anche per il 2017 gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie e per l’efficienza energetica. I bonus vengono estesi anche a condomini ed alberghi con una dotazione complessiva di 3 miliardi. Il bonus per le ristrutturazioni resta al 50%. Nelle intenzioni del Governo i bonus dovrebbero spingere il Pil. 


Possono fruire del bonus ristrutturazione:

  • - i proprietari dell’immobile su cui sono effettuati gli interventi;
    - i conduttori dell’immobile (inquilini);
  • - i nudi proprietari;
  • - gli usufruttuari;
  • - i comodatari;
  • - i familiari conviventi (purchè siano loro a sostenere le spese e risultino intestatari di bonifici e fatture).


Gli interventi agevolabili consistono in lavori interni effettuati su immobili esistenti; nel dettaglio, deve trattarsi di opere di:

- manutenzione ordinaria (solo perle  parti comuni dell’edificio);
- manutenzione straordinaria;
- ristrutturazione edilizia;
- recupero e risanamento conservativo.

Sono detraibili non solo le spese necessarie all’esecuzione dei lavori, ma anche i costi di progettazione, le prestazioni professionaliinerenti, le perizie ed i sopralluoghi.


Gli interventi detraibili devono poi riferirsi alle seguenti componenti dell’immobile:

- impianto idraulico ed elettrico;
- inferriate fisse;
- soppalco;
- pareti interne ed esterne;
- scale ed ascensore;
- cablatura;
- porta blindata;
- vetri antisfondamento;
- cassaforte a muro;
- impianto di allarme e sistemi anti-intrusione;
- allargamento porte e finestre;
- pavimentazione esterna;
- facciata ed intonaci esterni;
- canna fumaria;
- citofoni, videocitofoni e telecamere;
- caldaia, caloriferi e condizionatori;
- abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi;
- balconi e verande;
- box auto;
- contenimento dell’inquinamento acustico (isolamento).

L’Agenzia delle entrate, da tempo, ha chiarito che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che possono fruire del bonus ristrutturazione non sono limitati alla «ristrutturazione edilizia» in senso stretto, ma comprendono anche la manutenzione straordinaria, il restauro ed il risanamento conservativo  di singole unità immobiliari residenziali.


Per accedere al bonus sarà necessario, come per l’accesso al bonus 2016, munirsi dei seguenti documenti:

- fattura relativa alle spese sostenute;

- bonifico parlante, indicante la causale del versamento, il numero e la data della fattura, i dati del richiedente la detrazione (che può anche essere diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario.

Per ottenere la detrazione è anche necessaria una dichiarazione di ristrutturazione da cui risulti una data di inizio lavori: può trattarsi di una comunicazione al comune in cui si trova l’immobile, o di un titolo abilitativo comunale. Nel caso in cui questi documenti non siano obbligatori, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.


ECOBONUS 

Quarantamila euro per appartamento, con una detrazione Irpef del 65% che può arrivare al 70% se riguarda l’involucro (il cappotto) dell’edificio e al 75% se viene comprovato con certificazione il miglioramento della prestazione energetica di un immobile. La detrazione, che prevede il recupero in 10 anni, viene stabilizzata fino al 2021. Sulle stesse cifre si sta ragionando anche per gli alberghi. L’ecobonus per i singoli appartamenti resta invece al 65% anche per tutto il prossimo anno.  

La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, sino a un limite massimo di:

  • - 30.000 euro, per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • - 60.000 euro, per le opere di riqualificazione dell’involucro di edifici esistenti, e per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (solare termico);
  • - 100.000 euro, per gli interventi di riqualificazione energetica globale.


Dal 2017, se l’intervento interesserà l’intero involucro dell’edificio, il contribuente potrà ottenere delle detrazioni più alte, pari:

  • - al 70% dei costi, se gli interventi avranno un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’intero edificio;
  • - al 75% dei costi, se il lavoro sarà finalizzato a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva.

Per accedere all’Ecobonus è necessario essere in possesso dei seguenti documenti:

- fattura relativa alle spese sostenute;

- bonifico parlante, indicante la causale del versamento, il numero e la data della fattura, i dati del richiedente la detrazione(che può anche essere diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario.

Per gli interventi più notevoli, come la riqualificazione globale, la coibentazione dell’ involucro e l’isolamento dell’edificio, deve essere trasmessa la seguente ulteriore documentazione all’Enea (Agenzia nazionale per l’efficienza energetica):

- Ape (attestato di prestazione energetica): deve essere redatto da un professionista abilitato e indipendente dalla ditta che esegue i lavori;

- asseverazione: è la certificazione dei produttori necessaria per caldaie, finestre e infissi;

- scheda informativa: è un documento che contiene i dati identificativi del soggetto, dell’immobile e la quantificazione del risparmio energetico conseguente all’intervento.
 

BONUS MOBILI

Prorogato a tutto il 2017 anche il bonus per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici per le abitazioni da ristrutturare, mentre non è stato al momento confermato, per l’anno 2017, il bonus mobili spettante alle giovani coppie (in cui almeno un componente non abbia superato i 35 anni di età) per l’acquisto della prima casa. 
L’agevolazione consiste nella detrazione Irpef del 50% dei costi sostenuti per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici, entro un limite massimo di spesa di 10.000 euro, da ripartire in 10 rate di pari importo; il bonus è cumulabile col bonus ristrutturazione.


Per ottenere il
 bonus mobili connesso alla ristrutturazione della casa è necessario, come per il bonus ristrutturazione, il possesso della fattura e del bonifico parlante, oltre alla dichiarazione di ristrutturazione da cui risulti una data di inizio lavori. Come già esposto, può trattarsi di una comunicazione al comune in cui si trova l’immobile, o di un titolo abilitativo comunale, o di una dichiarazione sostitutiva dell’ atto di notorietà, nel caso in cui questi documenti non siano obbligatori.

Sono inclusi nel bonus i seguenti mobili:

- grandi elettrodomestici (frigorifero, congelatore, lavastoviglie, forno, lavatrice, asciugatrice, tutti di classe non inferiore alla A+, tranne il forno, per il quale è sufficiente la classe A);
- arredi di uso quotidiano (armadi, letti, sedie, tavoli, mensole, cassettiere…);
- componenti della cucina (basi, credenze, etc.) e mobili contenitori per il bagno.


Fonti articolo: Quotidiano.netLaleggepertutti.it



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