La casa fra sogno e realtà: italiani contro resto d'Europa

Giunta ormai alla V edizione, l'indagine di Ing Direct "Case & Mutui" ha analizzato la percezione di 15.000 intervistati appartenenti a 15 diversi Paesi rispetto alla casa.


Per quanto riguarda l'Italia, il 27% di chi ha un mutuo fa fatica a gestire le spese per la rata mentre il 38% degli affittuari non riesce a far fronte al canone mensile. E i nostri connazionali risultano essere tra i meno soddisfatti della propria situazione abitativa.

L'analisi ruota intorno a tre direttrici: livello dei prezzi, capacità di far fronte ai bisogni abitativi e soddisfazione rispetto alla propria situazione. Sia per quanto riguarda l'affitto che il mutuo, gli italiani hanno più problemi rispetto al resto d’Europa, dove solo il 26% dei mutuatari ed il 24% degli affittuari segnalano difficoltà nel far fronte agli impegni mensili.


Gli italiani sono anche tra i meno soddisfatti per la propria situazione abitativa: solo il 68% dei proprietari di casa (contro una media del 77%) si dichiara contenta della propria situazione abitativa, percentuale che scende al 52% (contro una media del 57%) per chi vive in affitto.

 
La percezione sui prezzi degli immobili

Per quanto riguarda i prezzi delle case, il 37% degli intervistati ritiene che i prezzi delle case potrebbero salire nei prossimi 12 mesi, contro una media europea del 56%. Percentuale in salita del 4% rispetto ai livelli del 2015, ma ancora decisamente sotto la media europea del 56%. Allo stesso tempo, però, la metà del campione crede che i valori non possano crollare contro una media europea del 42%.
Quali sono i fattori che hanno maggiore incidenza sul prezzo delle abitazioni? Il primo posto, secondo gli intervistati, c'è il fiscocitato dal 22% degli italiani intervistati, dato doppio rispetto alla media europea dell’11% e pari solo a quello della Spagna.


La situazione del mercato immobiliare ha un importante impatto sulle scelte di vita degli italiani. Il 29% degli intervistati ha infatti dichiarato di non potersi permettere di andare a vivere da solo, mentre il 20% rimanda la decisione di avere i figli a causa delle condizoni abitative, e il 15% è costretto a rinviare il momento della pensione.

La Brexit fa paura ai possessori di casa britannici 

Abbiamo detto che quasi la metà degli intervistati in Italia crede che i prezzi delle case non possano crollare, a fronte di una media europea del 42%. Il Paese con la variazione più sensibile rispetto al 2015 è invece la Gran Bretagna dove la percentuale di coloro che si attendono un rialzo dei prezzi passa dal 70% del 2015 al 57% del 2016 (-13%), dato su cui pesa probabilmente l’effetto della Brexit.


Fonti articolo: Idealista.itFinanza.com



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