Terremoto Centro Italia: sicurezza, incentivi e progetto Casa Italia



La prevenzione è necessaria in un Paese come il nostro ad elevata sismicità. Bisogna perciò conoscere la pericolosità dell’abitazione in cui si vive, cioè il modo in cui può rispondere ad un sisma, ed effettuare i dovuti interventi di adeguamento.


Ad affermarlo, all’indomani del terremoto in Centro Italia, è l’associazione Ingegneria Sismica Italiana (ISI). D’altra parte, sostiene il Consiglio nazionale degli Ingegneri (CNI), ci sono tutte le tecnologie e le competenze per procedere alla messa in sicurezza.

LA PREVENZIONE 

I costruttori richiamano fortemente, inoltre, l’urgenza di un piano per la prevenzione dei rischi derivanti da calamità naturali e per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati. Anche in termini economici il costo della mancata prevenzione, infatti, è altissimo: circa 3,5 miliardi di euro all’anno.


"Un piano di investimenti pubblici mirati per la manutenzione e il miglioramento delle infrastrutture esistenti e l’uso intelligente della leva fiscale, con l’estensione del bonus antisismica del 65% per i lavori di prevenzione e messa in sicurezza statica, indipendentemente dalle condizioni poste ora dalla legge, permetterebbero di salvaguardare le vite umane e tutelare il nostro fragile territorio”, commenta il Pres. dell’Ance, Claudio De Albertis.


Vanno nella direzione delle prevenzione le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni. Come ricordato da ISI, il documento è pronto dal 2015 e sul tavolo del Ministero delle Infrastrutture. Si attende la sua emanazione, che dovrebbe arrivare a breve.
Così il Pres. del Consiglio Nazionale degli Ingegneri: "Occorrono norme semplici che consentano di intervenire nei centri storici. Inoltre, la conoscenza del livello di sicurezza di un edificio deve diventare parte essenziale della sua carta di identità. E’ assurdo constatare come in una compravendita di un immobile venga chiesto il certificato di classe energetica e non un documento che attesti l’adeguamento dello stesso alle norme antisismiche”. 


Non c’è fabbricato che non possa essere migliorato da un punto di vista sismico. Da anni studiamo queste problematiche, siamo all’avanguardia nel mondo e oggi siamo in grado di risolverle anche a costi tutto sommato accettabili”.


Incentivi per la prevenzione antisismica

Nuovi incentivi per gli interventi di adeguamento antisismico e approvazione definitiva delle linee guida sulla classificazione degli edifici. Dopo la pausa estiva, l’attività legislativa riparte dalla prevenzione antisismica. Il terremoto, che nella notte tra il 23 e il 24 agosto ha devastato il centro Italia, potrebbe risvegliare e accelerare l’iter di una serie di norme ferme da anni.


"Ritengo che questo sia possibile a partire da un ampliamento dell’Ecobonus anche in funzione antisismica per le case, gli edifici pubblici e le imprese e che sia necessario farlo dalla Legge di Stabilità" - afferma Realacci, Presidente della Commissione Ambiente della Camera. Al termine dei lavori, assicura Realacci, le Commissioni approveranno un arisoluzione che rilanci, nella prossima legge di bilancio, l'Ecobonus del 65% allargato ai lavori di prevenzione antisismica.


il progetto Casa Italia NELLE ZONE DEL TERREMOTO

Ricostruzione in tempi certi, tutelando l’identità dei borghi storici colpiti e promuovendo la cultura della prevenzione. È l’obiettivo del progetto "Casa Italia" annunciato da Matteo Renzi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri di ieri sera, che ha reso immediatamente spendibili 50 milioni di euro per i primi interventi. “È cruciale che le comunità rimangano comunità, lo dobbiamo alla storia di quei borghi”, ha affermato Matteo Renzi, che anche durante la visita ai luoghi del sisma ha assicurato che per la ricostruzione non si seguirà il modello delle New Town, utilizzato dopo il sisma de L’Aquila. 


A proposito de L'Aquila, il Sindaco, Massimo Cialente, ha affermato: "Sono passati anni da L’Aquila e io trovo incredibile che per una scossa del sesto grado che in altri paesi non provoca danni succeda quanto è successo qui. Le persone che sono morte a L’Aquila erano convinte di vivere in una zona super sicura. Oggi non ci preoccupiamo della qualità quando compriamo una casa, e non sappiamo veramente dove abitiamo. Serve classificare gli edifici ed avere un piano pluriennale di controlli. E tra tante schede tecniche giustamente obbligatorie, quella che manca è proprio quella sismica. Quello che succede è che poi i sindaci si trovano da soli con sciami sismici che durano ore e ore e non puoi certo evacuare un’intera città ogni volta”.


Il progetto "Casa Italia" propone quindi di affermare la cultura della prevenzione e della messa in sicurezza.
Ancora difficile la stima sui tempi della ricostruzione, ma Renzi ha assicurato che l’obiettivo del Governo è “consentire agli sfollati di lasciare le tende il prima possibile per stare vicino al loro territorio, alle proprie radici”.
Il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, adotterà a breve il decreto di differimento dei tributi per i soggetti residenti nei Comuni in cui il terremoto ha provocato danni strutturali di gravità tale da impedire l’assolvimento degli obblighi fiscali. I comuni sono:
 
- nelle Marche Arquata del Tronto (AP), Acquasanta Terme (AP), Montegallo (AP), Montefortino (FM), Montemonaco (AP);
- in Abruzzo Montereale (AQ), Capitignano (AQ), Campotosto (AQ), Valle Castellana (TE), Rocca Santa Maria (TE);
- nel Lazio Accumoli (RI), Amatrice (RI);
- in Umbria Preci (PG), Norcia (PG), Cascia (PG), Monteleone di Spoleto (PG).


LE INIZIATIVE DELL'ABI PER CHI HA PERSO LA CASA

Come fare per chi resta senza una casa o di chi ha subito gravi o lievi danni al suo immobile? Fin dalle prime ore del disastro causato dal terremoto nel Centro Italia, l’Abi ha richiesto ai suoi membri di intervenire tempestivamente a fianco delle popolazioni colpite.


Lo scorso 26 ottobre l’Associazione Bancaria Italiana, insieme alla Protezione Civile e alle Associazioni dei Consumatori, aveva firmato un protocollo d’intesa sul tema degli interventi da parte degli istituti di credito in caso di calamità naturali. Alla luce di ciò l’Abi ha immediatamente iniziato un’attività di sensibilizzazione nei confronti dei suoi membri perché intervenissero subito con sospensioni dei finanziamenti ipotecari sugli immobili, che si trattasse di case, attività commerciali o industriali.


Diversi istituti di credito stanno, uno dopo l’altro, diffondendo le notizie dei loro interventi, sia che si tratti di raccolte di fondi sia che si tratti di rinvio delle rate di mutui e prestiti
- Intesa San Paolo e Unicredit hanno subito stanziato 250 milioni di euro ciascuno come plafond a cui accedere per gli interventi di ripristino sugli immobili danneggiati dal sisma. Unicredit, inoltre, ha predisposto una moratoria da 12 mesi sulle rate dei prestiti ad aziende e privati e sui mutui delle famiglie che hanno subito danni alle loro case.
- Anche Monte dei Paschi di Siena ha predisposto la sospensione dei pagamenti per gli abitanti delle zone colpite e ha garantito il massimo e immediato sostegno per chi dovesse aver smarrito carte, assegni o documenti bancari.
- Segue l’appello dell’Abi anche Deutsche Bank che rinvia i pagamenti da parte di chi ha sottoscritto un finanziamento e vive nell’area terremotata.
- Infine Banca Mediolanum e Gruppo Veneto Banca metteranno a disposizione fondi e finanziamenti per il ripristino di abitazioni e attività.


Fonti articolo: Monitorimmobiliare.itEdilportale.com 1Edilportale.com 2Edilportale.com 3Idealista.it, Immobiliare.it



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